Cellulari spammati, la lista dei cattivi

Cellulari spammati, la lista dei cattivi

Chi spamma paga e, anzi, diventa ufficialmente un bruto. Lo ha formalizzato il Garante americano delle TLC che pubblicherà online i nomi degli spammer
Chi spamma paga e, anzi, diventa ufficialmente un bruto. Lo ha formalizzato il Garante americano delle TLC che pubblicherà online i nomi degli spammer


Roma – Potrà sembrare una misura drastica e di certo rischia di diventare uno strumento a doppio taglio ma presto sarà online la lista dei siti delle aziende statunitensi formalmente accusate di inviare spam sui cellulari, ossia comunicazioni non richieste.

A procedere all’ennesima gogna mediatica, che rispetto ad altre sembra incontrare però il favore del pubblico, è stato il garante americano delle telecomunicazioni, la FCC , che ha operato come previsto dalla legge antispam di cui si sono dotati gli Stati Uniti.

Su questa pagina c’è già un lungo elenco di domini e siti internet, tutti relativi ad attività online che hanno espressamente dichiarati non voler ricevere spam e ai quali, dunque, le aziende del direct marketing non possono rivolgersi via email o via SMS.

“Lo scopo di questo registro – si legge su quella pagina – è proteggere gli utenti di telefonia mobile o di altri servizi di comunicazione mobile pubblici da messaggi elettronici commerciali non richiesti. Per questo i domini Internet di chi invia messaggi commerciali elettronici vengono identificati”.

La pagina offre una serie di informazioni sia agli utenti sia agli spammer. Questi ultimi rischiano grosso: la normativa prevede che ogni azione spammatoria possa essere punita con una sanzione fino a 11mila dollari. Rimane da vedere però quanti di coloro che saranno listati saranno davvero individuati e sanzionati. C’è chi ritiene che la lista non si rivelerà altro se non un deterrente per gli spammer meno aggressivi e attrezzati.

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Pubblicato il 9 feb 2005
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