È un progetto in divenire che promette di conservare e aggiornare la memoria dei defunti quello messo in campo da Elliott Malkin, un inventore che ha trasformato la tomba di un proprio avo. In particolare, ha messo le mani sulla lapide e sul web, creando il prototipo di un link diretto e inusuale tra il mondo fisico e quello web (vedi foto).
L’idea, riporta Dziga.com , è quella di usare un insieme di dispositivi di rete capaci di connettere i luoghi della sepoltura a dei memorial online dedicati ai defunti.
Nel suo progetto, Elliott ha dato al suo avo, di origine ebraica, Hyman Victor di Chicago una presenza online che consiste di documenti genealogici pubblicati su Flickr , di un profilo su Facebook , di un file genealogico e di una descrizione della famiglia ebraica su Gedcom .
In buona sostanza Cemetery 2.0 , così è chiamata la lapide “interattiva”, consiste di una connessione satellitare permanente: in questo modo chi visita fisicamente il luogo della sepoltura su un apposito display può “navigare” tra le pagine della memoria dedicate al defunto. Chi invece si reca online sulle pagine dedicate “vedrà come la propria navigazione sia direttamente associata alla tomba”.