Roma – Dopo sei mesi di lavoro dell’ISTAT, dei Comuni, delle Camere di commercio, dell’Ufficio di statistica dell’Unioncamere e di quello del Ministero dell’interno arrivano i primi risultati dell’ottavo Censimento dell’industria e dei servizi. Si tratta delle anticipazioni dei principali dati raccolti che, nei prossimi mesi, attraverso analisi ed elaborazioni svolte dall’Istat, porteranno a conoscere la struttura economica italiana.
A partire dalle ore 13.00 di giovedì 9 maggio i dati, disaggregati sino al dettaglio comunale, saranno consultabili sul data warehouse disponibile sia sul sito www.censimenti.it , sia sul sito www.istat.it .
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se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
LOL!se lo chiedi a chi fa filesharing ti dice quello che vuole, per dimostrare che il sistema che usa non è da criminalizzare.mi dispiace, perché amo il filesharing ... ma per amor di verità (e di logica) bisognerebbe avere le PROVE.e probabilmente i dati di venduto sono più "prove" delle dichiarazioni di chi scambia.IMHO.AnonimoRe: se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
Certo e se lo chiedi alle Major ti dicono il contrario...5% in meno di vendite in un periodo economico di recessione... non mi sembra una grande perdita...e poi se non ci fosse stato il file sharing quanto sarebbe questa percentuale....se uno scarica e si accontenta di un cd masterizzato, se non ci fosse il file-sharing invece di comprare il cd si farebbe fare la cassetta o la copia del cd.ci vogliono produzioni di qualità, non cd per ragazziniAnonimoRe: se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
Fino a 5 anni fa non avevo un PC e non avevo un lettore CD e naturalmente non è che mi andavo a comprare ogni nuova compilation, semplicemente mi facevo registrare i CD da qualche amico su cassetta!AnonimoRe: se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
> se lo chiedi a chi fa filesharingma a chi vuoi chiederlo ???? ai discografici ???? tanto ogni studio alla fine dice quello che vuole sentire chi paga...AnonimoRe: se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
ma i dati di "venduto" sono inquinati da altri fattori non per ultimo che la musica mainstream fa caxgare, e forse il mainstrem se ne sta accorgendo e compra meno spazzatura poiché ha visto che non si meritano soldi, e se proprio li vuole ascoltare può scaricarseli gratis.la Musica, quella vera, nel senso di arte, e non abortita da sedicenti artisti che altro non sono che facciate per coprire un progetto industriale come un'altro, disegnato a tavolino (lillipop? ...neanche troppo coperto!) (non dimentichiamoci che quella discografica è un'industria e come tale se ne frega dell'arte e del senso del bello: solo moneymoneymoney!!!).....dicevo...la musica, quella vera copre solo una infinitesima fetta del mercato (visto che si misura in dollariquadrati) ma fortunatamente ha al suo interno un diversità inconcepibile per quella massa inutile di neuroni degli industriali della musica, e in quanto tale visto che sono vendute negli stessi scaffali che vendono concime per campi, molti gradiscono ascoltare prima di comprare! (tralasciando il fatto che neanche conosceresti certi artisti senza il filesharing).Infine non tralascerei il fatto che il vero per il vero audiofilo un'mp3 a 128 kbps è come un thumbnails da 2 kappa!concordo nel dire che filesharing, ma come tutti gli altri fenomeni legati alla rete=libertà e conoscenza...e da quando ad un feudatario piace la libertà e la conoscenza....condanniamo sempre il medioevo.... ma non ci rendiamo conto che quello in cui viviamo, e a cui si oppone la rete, altro non è che un medioevo (su scala diversa ma lo è -intanto la natura la realtà la storia sono frattali, e come tali ripropongono le stesse strutture con una certa regolarità!)AnonimoRe: se lo chiedi a chi scambia ... bella roba!!
> mi dispiace, perché amo il filesharing ...> ma per amor di verità (e di logica)> bisognerebbe avere le PROVE.Le prove sono il 5% in meno di vendite nel settore musica contro il 13,3% in meno nel settore auto rispetto all'anno scorso...CiaomarcoAnonimofile sharing = conoscenza
E' semplice. Scambiare musica permette di conoscere autori nuovi e vecchi e di comprare album sapendo cosa si va effettivamente a comprare. E' la consapevolezza di comprare un bel disco. Certo che se le Major vogliono propinarci schifezze come fanno spesso il file sharing le penalizza, se decidono di far uscire autori e artisti veri e non da giornaletti per adolescenti, il file sharing li premia.AnonimoChi diavolo e' Richard Cheese?
Non so voi, ma nel mio caso una sessione di download da Kazaa e' quasi sempre preceduta da simpatiche chiacchierate in ICQ con qualcuno...Grazie a questi qualcuno, ho scoperto artisti straordinari in una miriade di generi musicali: TOM SINATRAascoltate la sua Tarantella poi abbiare il coraggio di dire che non vi e' piaciuta :)RICHARD CHEESENon importa quale sia il vostro genere, lui probabilmente ha fatto la versione "lounge" del vostro pezzo preferito, divertentissimo! JOE SATRIANILo so, e' famosissimo, ciononostante io non lo conoscevo! Poi correte a comprarvi "Surfing with the alien"GIANMARIA TESTA"Le traiettorie delle mongolfiere" e' probabilmente uno dei pezzi piu' belli composti in Italia... in Francia vende come Paolo Conte. In Italia lavora come capostazione a Cuneo!!!WEIRD ALL YANKOVICLo so, fa un po' geek... io pensavo fosse uscito di scena nel 89... in realta' fa ancora una marea di cose ed il suo gruppo suona da dio! Di lui prendete anche i video e poi cominciate a piangere dalle risate...Ok... qualcuno potra' obiettare che ho gusti musicali discutibili, e credo abbia ragione!Ma il bello dello sharing e' proprio questo... nessuno in chat vi consigliera' Jovanotti, Ramazzotti, Pausinotti, etc. (e se lo fanno c'e' sempre la "ignore list"), ma ogniuno puo' ascoltare (e comprare) solo quello che preferisce... non e' fantastico tutto cio'? Se questo alle major da fastidio , personalmente, non me ne puo' fregare di meno...Discorso a parte va fatto per lo sharing dei film col Divx... ma questa e' un'altra storia...CiaomarcoAnonimoRe: Chi diavolo e' Richard Cheese?
> Discorso a parte va fatto per lo sharing dei> film col Divx... ma questa e' un'altra> storia...Perché discorso a parte? Se scarichi, scarichi ...(ps: ognuno non si scrive con la "i")AnonimoRe: Chi diavolo e' Richard Cheese?
- Scritto da: Bac> > Discorso a parte va fatto per lo sharing> dei> > film col Divx... ma questa e' un'altra> > storia...> > Perché discorso a parte? Se scarichi,> scarichi ...Teoricamete si...Tuttavia, anche se un film o un disco hanno molte similitutini per quanto riguarda il fattore intrattenimento, per certi versi e' come paragonare un trattore ad un elicottero...Ind. discografica:- Il protagonista di un disco e' un gruppo o un cantante che il piu' delle volte ha fatto il 98% del lavoro "intellettuale" (parola che per certi elementi andrebbe presa con le pinze... vabe'..)- Nel migliore dei casi, produttori e distributori si mangiano il 95% degli introiti ma se si tratta di "esordienti" la percentuale sale.- Produrre un disco costa relativamente poco... Compresi "promozione" e "video" (quando c'e') in Italia si e' tranquillamente al di sotto del miliardo per la maggioranza dei casi...- Un disco da' lavoro a poche decine di personeInd. cinematografica:- Il protagonista di solito non ha nulla a che fare con la creazione del film che il piu' delle volte e' opera di una equipe composta da molte persone- Produzione e' distribuzione cercano di accaparrarsi (ovviamente) la percentuale piu' alta degli introiti (quando il film non e' un flop) ma per via dell'elevato numero delle persone coinvolte, non si arriva nemmeno lontanamente a commettere furti del 95% come nel caso dell'industria del disco. - Produrre un Film costa una esagerazione, si va dai 7/8 miliardi per produzioncine misere all'italiana (per "il ciclone" ne bastarono "solo" 4), ai kolossal da 200/300 miliardi- Un film fa lavorare migliaia di persone (per rendersene conto basta vedersi tutti i titoli di coda del filmettino piu' scarso). E la maggior parte di questi sono veri e propri artisti nel loro settore (costuni, scene, make-up, fx, etc.)Se poi mettiamo sul piatto anche che DVD e CD entro il prossimo natale avranno praticamente lo stesso prezzo (20Euro) ma che un film te lo puoi godere in una sala con aria condizionata e THX per molto meno, le diferenze sono ancora piu' evidenti...In parole povere quando quando passi un MP3 a qualcuno danneggi un produttore discografico e la SIAE.Se duplichi un DVD dai principalmente un calcio nei gioielli ad almeno un migliaio di artisti...Ma poi alla fine e' tutta questione di coscenza personale...> (ps: ognuno non si scrive con la "i") Certamente, mi correggi anche questo post? :)CiaomarcoAnonimoRe: Chi diavolo e' Richard Cheese?
Questo e' il nocciolo della questione. Vietare il file sharing e' un po' come dire: "Ascoltate la musica che vi vogliamo propinare".Sono tutte stupidagini. Il calo della vendita dei CD puo' essere una cosa fisiologica (o patologica se si vedono i pessimi artisti che ci propinano).Anche la vendita di macchine e' in calo (molto piu' accentuato) e certo la pirateria li non centra. Uno dei titoli piu' venduti del 2001 era un'antologia dei Pink Floyd. Uno dei titoli piu' venduti del 2000 era un'antologia dei Beatles. Chissa' perche'? Non e' che il panorama della musica internazionale sta diventando una sorta di megaSanremo?Cio' che vogliono le case discografiche e' l'omologazione dei gusti, il propinare schifezze senza lasciare un metro di giudizio agli utenti.Il file sharing e' una forma di liberta', e sono convinto che chiunque e' innamorato di un disco lo comprera' nonostante il suo prezzo. Ovvio che gli artisti che ci propinano non valgono neanche lo spazio di un MP3 su un Hard disk.AnonimoRe: Chi diavolo e' Richard Cheese?
GREAT!AnonimoTutte scuse...
... queste ricerche allontanano dal nocciolo del problema... non si può dire ti copio la roba perchè tanto ne vendi di più... O SI PUO' SCARICARE MUSICA GRATIS O NON SI PUO'.Non c'è una via di mezzo. Non ci sarà mai.AnonimoRe: Tutte scuse...
BRA!(che c'hai il cervello a un bit!)AnonimoRe: Tutte scuse...
- Scritto da: ?!> BRA!> (che c'hai il cervello a un bit!)Grazie per il costruttivo intervento, non so, sinceramente, come ce la saremmo cavata senza il tuo splendido ragionamento, complimenti! Continua così e forse potremmo anche ricavare qualche lira dal tuo cervello: rivendendolo, mai usato...Anonimobeh certo con quello che costano i cd!!!
siamo arrivati a livelli assurdi del costo dei cd!Dietro l'autore che fa il pezzo ci sono miriade di gente che ci mangia su! Molto spesso l'artista è quello che ci guadagna di meno (1/10 del costo di vendita) se non ha uno studio di registrazione suo!Spero che presto le cose cambino e si possa acquistare le songs su internet direttamente dagli artisti, daltronde le velocità della rete stanno aumentando e presto scaricare anche i wav da 80 mega, o mp3 a 320 kb sarà veloce e facile :)AnonimoChe scoperta!
Queste statistiche sono già effettuate almeno due anni fa e davano lo stesso risultato. Il filesharing o p2p aiuta le case discografiche.Il processo è abbastanza logico.Scaricare o condividere mp3 è molto facile e permette ad un gran numero di utenti di conoscere canzoni nuove, ma soprattutto permette di conoscerne i titoli e di riconoscerle al momento dell'acquisto.Normalmente chi scarica non ha un masterizzatore, nè ha la più pallida idea da dove si cominci. Il passo successivo è quello di andare in negozio a comprare la musica scaricata da web e ascoltata su pc.Il problema di fondo è che alle case discografiche non bastano mai i soldi e ogni occasione è buona per far valere i copyright, non rendendosi conto che mettere in rete la musica permette una maggiore conoscenza della stessa, avantaggiando soprattutto i piccoli/medi cantanti/gruppi, tanto i big della canzone internazionale (Madonna, MJ, etc...) continueranno a vendere la loro musica in ogni caso.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 06 05 2002
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