Chi piange sul disfacimento di Blu?

Chi piange sul disfacimento di Blu?

Già, perché pare proprio che il destino dell'operatore sia di cedere i diversi pezzi agli operatori concorrenti. Non rimarrà che un ricordo?
Già, perché pare proprio che il destino dell'operatore sia di cedere i diversi pezzi agli operatori concorrenti. Non rimarrà che un ricordo?


Roma – Si complica il destino di Blu, il quarto operatore mobile che da tempo sta cercando senza frutto un acquirente capace di accollarsi sulle spalle gli ingenti debiti, pari ormai ad un terzo del capitale. Si complica, perché se la torta non si digerisce tutta intera forse si digerisce a fette, con la conseguenza che i diversi “assets” di Blu potrebbero essere “distribuiti” a quelli che ancora oggi sono gli operatori concorrenti.

Ad alimentare le indiscrezioni sullo smembramento di Blu, il cui valore è oggi stimato attorno ai 2.300 miliardi, è il quotidiano economico MF, secondo cui Blu potrebbe cedere frequenze, clienti, negozi Blu e rete infrastrutturale in quattro diverse porzioni. Gustose fette alle quali sarebbero interessati Wind ed Omnitel sopra tutti.

Omnitel Vodafone potrebbe infatti trarre importanti frutti sulle frequenze, per ampliare i propri servizi ed evitare congestioni, mentre Wind potrebbe certamente avvantaggiarsi da un’espansione della propria rete infrastrutturale essendo oggi ancora costretta ad appoggiarsi in costoso roaming proprio su Omnitel.

A chi andranno i clienti e i negozi Blu? C’è chi parla di un possibile interessamento di Telefonica, azionista anche di Ipse, ma c’è tempo fino al 28 dicembre per capire come andranno le cose. In quella data si riunisce infatti l’assemblea dei soci di Blu. In quella data si saprà, probabilmente, cosa aspetta il quarto operatore e soprattutto se qualcosa lo aspetta.

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Pubblicato il
19 dic 2001
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