Chiesto il commissariamento dell'ICANN

Chiesto il commissariamento dell'ICANN

Un influente senatore americano chiede che l'ICANN sia maggiormente asservito a Washington, visto che è inconcludente, o che sia cancellato entro l'autunno
Un influente senatore americano chiede che l'ICANN sia maggiormente asservito a Washington, visto che è inconcludente, o che sia cancellato entro l'autunno


Washington (USA) – Il senatore Conrad Burns, un repubblicano del Montana con una notevole influenza nella capitale americana, non ha dubbi: l’attuale impasse in cui si trova l’organo di supervisione sui domini internet, l’ICANN, si può superare. E la soluzione è il suo “commissariamento”.

Difficile definire con un termine diverso, infatti, la soluzione di Burns, che non appare soltanto come una provocazione e che potrebbe ottenere un forte riscontro al Congresso. Secondo la proposta di legge presentata da Burns, infatti, l’ ICANN dovrebbe essere soggetto in modo più diretto al Governo degli Stati Uniti quando si viene alla gestione dei domini, “cuore” dell’attività dell’ICANN.

Burns sostiene che se l’ICANN non fosse disponibile a cooperare in questa direzione allora il prossimo autunno le autorità americane dovrebbero negare il rinnovo del contratto. Come noto, dal 1998 un contratto lega l’ICANN al Ministero del Commercio dal quale ottiene il controllo sul sistema dei domini internet e dal quale avrebbe già dovuto “sganciarsi”, senza però riuscire a farlo per le enormi difficoltà incontrate in questi anni ad affermarsi come organismo internazionale riconosciuto da tutti.

Tra poche ore una sottocommissione del Senato americano dovrà affrontare la delicata questione dello status e del futuro dell’ICANN e non è dunque un caso che l’idea di Burns emerga ora, condita dalle accuse che da molto tempo in tanti rivolgono all’organizzazione: poca trasparenza nelle proprie attività, nessuna vera autorevolezza acquisita presso i player del mercato e le aziende, nessun collegamento diretto con gli utenti internet.

A fronte di una situazione così difficile per l’ICANN, Burns non vede altra soluzione che quella di ricondurre la cosa nelle mani dell’amministrazione USA. Ma proprio la presenza soverchiante degli interessi americani nell’ICANN ha fino ad oggi pregiudicato il sostegno a questo organismo da parte di moltissimi paesi ed operatori, poco inclini ad accettare il fatto che un settore così delicato come i domini internet possa essere condizionato dalle scelte di Washington.

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Pubblicato il
12 giu 2002
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