Il chip DRAM che si piega e lascia passare la luce è stato sviluppato presso la Rice University dal professor James Tour e colleghi, che hanno ottenuto il rimarchevole risultato usando cristalli di silicio.
I ricercatori hanno sfruttato i risultati scientifici ottenuti nel recente passato per la creazione di “canali di cristalli di silicio puri più piccoli di 5 nanometri”, obiettivo raggiunto attraverso l’applicazione di una forte carica elettrica su uno strato di ossido di silicio, tradizionalmente usato come isolante.
Il voltaggio così applicato all’ossido di silicio fa “saltare” gli atomi di idrogeno dai loro legami chimici col silicio, spiegano i ricercatori, mentre voltaggi successivi più leggeri permettono di rompere e riconnettere il circuito per trasformare lo strato in memoria non-volatile perfettamente leggibile.
Lo strato di “DRAM” così ottenuto dai ricercatori statunitensi può essere accatastato in una configurazione 3D su un substrato flessibile, con il risultato finale della memoria flessibile e trasparente.
Alfonso Maruccia