Google aggiorna la situazione per i plugin NPAPI su Chrome, una tecnologia in via di abbandono che da qui a un anno sarà completamente eliminata dal browser di Mountain View. L’azienda conferma la roadmap già anticipata un anno fa , e come giustificazione rivela i dati di utilizzo dei plugin pronti per la tecnologia ormai vecchia di più di 10 anni (chiamata non a caso Netscape Plugin Application Programming Interface ): tutti in caduta libera.
Al momento Chrome supporta l’esecuzione dei plugin NPAPI ma solo se l’utente ne autorizza l’avvio, spiega Google, con una whitelist di componenti caricati senza intervento dell’utente che include Silverlight, Unity, Google Earth, Google Talk e Facebook Video.
Con il passare del tempo e la costante perdita di utenza di detti plugin, e il passaggio delle tecnologie sottostanti a standard maggiormente votati alla portabilità come nel caso di HTML5 e Netflix (da Silverlight), per Mountain View è logico prevedere che entro aprile 2015 il supporto per NPAPI verrà disabilitato e i relativi dettagli tecnici per far girare i plugin su Chrome eliminati dalla documentazione online.
A questo punto sarà ancora possibile caricare i componenti NPAPI attivando temporaneamente il supporto, da browser o policy di amministrazione del sistema, ma a settembre 2015 la scure calerà anche per quest’ultima possibilità: il supporto dei plugin NPAPI risulterà completamente rimosso da Chrome. Gli utenti hanno tutto da guadagnarci, da questa transizione, perché secondo Google niente più tecnologia NPAPI equivale a un Web più sicuro e “mobile-friendly”.
Alfonso Maruccia