Cina, azienda chimica bloccata dagli SMS

Cina, azienda chimica bloccata dagli SMS

Un milione di messaggini di protesta fermano l'attivazione di un impianto chimico. Vincono i cittadini e l'ambiente
Un milione di messaggini di protesta fermano l'attivazione di un impianto chimico. Vincono i cittadini e l'ambiente

Pechino – Se tutta una città rifiuta l’insediamento di una nuova industria chimica, qual è il modo migliore per far sentire la propria voce? Protestare via SMS, tutti quanti. Così è accaduto a Xiamen, importante porto cinese in cui i residenti hanno organizzato una protesta… a misura di telefonino.

Oggetto della contestazione popolare, il cantiere del nuovo stabilimento della Tenglong Aromatic PX, destinato alla produzione di paraxilene, materia prima per la produzione di acido tereftalico purificato (utile, ad esempio, per produrre il PET). “L’amministrazione della città di Xiamen ha deciso la sospensione della costruzione dello stabilimento, prevista nel distretto di Haicang – ha dichiarato Ding Guoyan, in rappresentanza del sindaco – “Abbiamo dato ascolto alle opinioni espresse dalla cittadinanza e deliberato, dopo accurata valutazione, che il progetto debba essere rivisto”.

Le opinioni sono state espresse dalla cittadinanza via messaggi di testo: le autorità municipali hanno ricevuto un milione di SMS , tutti contenenti un messaggio di protesta contro l’avviamento del nuovo impianto della Tenglong Aromatic PX.

Secondo le informazioni fornite dall’ente americano CDC (Centers for Disease Control and Prevention), l’esposizione a breve termine alle esalazioni derivanti dalla produzione di paraxilene possono provocare irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie. Un’esposizione più prolungata può arrivare a colpire nocivamente il sistema nervoso ed essere, in casi estremi, causa di morte. Lo stabilimento doveva essere localizzato a dieci miglia dal centro di Xiamen, ma a solo un miglio di distanza dalle più vicine aree abitate.

Come riferisce l’agenzia di stampa Xinhua, l’indifferenza del governo comunista alle questioni ambientali si è via via trasformata, negli ultimi tempi, in sensibilità. Soprattutto dopo alcuni incidenti che hanno provocato l’inquinamento dei fiumi e, di conseguenza, degli acquedotti di molte città, ma anche degli impianti di irrigazione utilizzati nelle zone agricole.

La sensibilità del governo sembra essere servita da esempio all’amministrazione della città di Xiamen. Che, accogliendo una protesta espressa in un modo così singolare, ha dato dimostrazione di prendere in seria considerazione un’iniziativa popolare, proveniente “dal basso”, ma corposamente sostenuta.

L’iniziativa, invece, potrebbe essere da esempio a tutti coloro che non sanno in che forma organizzare una protesta collettiva. In Italia le opere pubbliche contestate dalle popolazioni che le dovrebbero accogliere sono molte. Potrebbe bastare conoscere il numero a cui mandare gli SMS?

D.B.

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Pubblicato il
1 giu 2007
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