Cina, condanna per due pirati americani

Cina, condanna per due pirati americani

Non s'era mai visto. Le autorità americane e la MPAA indagano e la magistratura cinese provvede, rispondendo per una volta alle pressioni del WTO
Non s'era mai visto. Le autorità americane e la MPAA indagano e la magistratura cinese provvede, rispondendo per una volta alle pressioni del WTO


Shanghai (Cina) – Dura condanna, per molti versi sorprendente, per due cittadini americani giudicati dal tribunale della seconda città cinese. L’accusa è di aver venduto tramite eBay DVD contenenti programmi, giochi e film piratati. I due, con l’aiuto di alcuni soci cinesi, erano riusciti a smerciare in tutto il mondo oltre 180mila DVD contraffatti. Le autorità, nel corso dell’operazione, hanno sequestrato 119mila dischi.

Si tratta di una novità senza precedenti per la Cina. E’ la prima indagine antipirateria conclusasi con l’appoggio delle autorità statunitensi. La MPAA ha infatti contribuito in maniera determinante alla cattura dei due criminali. Negli ultimi periodi, con l’entrata della Cina nella World Trade Organization , la comunità economica internazionale ha espresso crescenti preoccupazioni per l’entità della pirateria nel Regno di Mezzo.

I due condannati, R.H. Guthrie e A.C. Thrush, dopo aver scontato le rispettive condanne di due anni e mezzo ed un anno verranno estradati negli USA.

Il problema ha proporzioni endemiche: molti esperti provenienti da tutto il mondo, Gran Bretagna ed USA in testa, sostengono che la Repubblica Popolare Cinese è l’epicentro della pirateria mondiale, il centro di produzione da cui si sviluppa il grande “mercato nero digitale”.

Secondo una recente inchiesta del Far Eastern Economic Review , la pirateria cinese (visto il numero sempre più alto di cittadini informatizzati) rappresenterebbe un enorme rischio per le maggiori software house occidentali, Microsoft in testa.

Per andare incontro alle richieste degli USA e del WTO, la Cina ora sostiene che inizierà una dura campagna di repressione contro la parte più fiorente dell’economia nazionale: la contraffazione . Che non riguarda soltanto l’informatica. Infatti spazia dall’alta moda alle motociclette.

Dal 20 aprile partiranno operazioni su tutto il territorio nazionale. Basteranno a redimere la Cina di fronte agli osservatori internazionali?

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
20 apr 2005
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