Cina sempre più schizzinosa sul software

Cina sempre più schizzinosa sul software

Piccola e diabolica misura protezionistica quella introdotta da Pechino: sarà preferito solo il software che viene perlopiù prodotto sul territorio cinese. Multinazionali avvertite
Piccola e diabolica misura protezionistica quella introdotta da Pechino: sarà preferito solo il software che viene perlopiù prodotto sul territorio cinese. Multinazionali avvertite


Pechino – Come limitare l’afflusso di software straniero sul proprio territorio? Come impedire che sui computer della pubblica amministrazione ci finiscano programmi prodotti da multinazionali? Come stimolare l’economia interna? A queste domande stanno provando a rispondere ancora una volta i gerarchi di Pechino, introducendo nuove soluzioni “alla cinese”.

Chiave di volta del nuovo sistemino protezionistico che forse potrebbe venire contestato in sede di Organizzazione mondiale del commercio ( WTO ) è la definizione di “Software domestico”. Secondo questa locuzione, infatti, verrà considerato domestico solo il software per sviluppare il quale almeno metà delle risorse sono state impiegate in Cina. Questa stessa definizione si applica ai servizi sul software, che per essere definiti “domestici” devono essere sviluppati almeno al 70 per cento sul territorio cinese.

La definizione diventa fondamentale, perché d’ora in poi le pubbliche amministrazioni cinesi che dovranno scegliere quali software adottare per le proprie infrastrutture avranno tre diverse opzioni. Potranno infatti scegliere software “non domestico” o “non domestico di prima scelta” oppure, appunto, “software domestico”. Quest’ultimo sarà enormemente favorito, in quanto la PA che volesse dotarsi di altro genere di software dovrà ottenere una autorizzazione specifica.

Questa decisione impatterà di certo sulle strategie delle grandi multinazionali del software che ormai da anni stanno spingendosi sul mercato cinese, incontrando talvolta il favore e talvolta l’ostilità delle autorità cinesi, preoccupate di mantenere il più possibile il controllo su quel che circola. Non solo, il mercato cinese continua a crescere rapidamente e gli acquisti della PA cinese, e non solo della PA, possono significare per tutti i produttori grossi profitti. Non stupisce dunque che Pechino voglia far di tutto affinché questi profitti rimangano in Cina…

Tra le altre misure protezionistiche adottate in Cina spicca quella secondo cui il governo acquisterà solo computer che abbiano pre-installati sistemi operativi e software domestici.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
29 nov 2004
Link copiato negli appunti