Cinema, tecnologia digitale. Fase II

Cinema, tecnologia digitale. Fase II

Quel che si è visto finora non è quello che si vedrà domani. Lo promettono i grandi studios di Hollywood, ora uniti in un organismo per gli standard tecnologici. Si punta su interoperabilità e film distribuiti alle sale via fibra ottica
Quel che si è visto finora non è quello che si vedrà domani. Lo promettono i grandi studios di Hollywood, ora uniti in un organismo per gli standard tecnologici. Si punta su interoperabilità e film distribuiti alle sale via fibra ottica


Roma – Da anni vetrina dello sviluppo hi-tech, più recentemente business multimiliardario e ora fondamenta per il futuro del cinema digitale: questa è la tecnologia che ora i grandi studios di Hollywood vogliono rendere standard nel mondo, per ridurre i costi e velocizzarne l’evoluzione.

Disney Corporation, 20th Century Fox, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Sony Pictures Entertainment, Universal Studios e Warner Bros: sono i nomi più grossi di una nuova alleanza che intende spingere su scala planetaria il cinema digitale, formare nuovi standard e accelerare l’abbandono della pellicola.

Sul piano tecnologico, proprio il varo di standard aperti potrebbe trasformare la situazione attuale introducendo una ventata di interoperabilità e compatibilità dei tanti diversi formati con i quali oggi lavorano gli specialisti degli effetti speciali e dell’animazione, due componenti sempre più presenti nel cinema multimiliardario.

Perché le nuove tecnologie degli studios valgano sul mercato lo sforzo che richiedono, però, dovranno essere aggiornati anche i cinema, almeno quelli che ancora non supportano la proiezione digitale nelle proprie sale.

Un processo già avviato sotto la spinta di alcuni grandi produttori, come George Lucas, che diffondono i propri materiali soltanto presso quelle sale che rispondono a determinati requisiti tecnici. Proprio le release cinematografiche di LucasFilm e quelle di altri film destinati ad attirare grande pubblico potranno offrire ai produttori l’occasione per premere sull’acceleratore.

I vantaggi per i diversi operatori di quello che un tempo poteva definirsi il mondo della Celluloide perseguiti dalla nuova alleanza per il Cinema Digitale si riferiscono a tutti i passaggi commerciali di un lungometraggio. Basti pensare al fatto che una copia digitale non si rovina nel tempo, come avviene invece alle pellicole, e può essere riprodotta un’infinità di volte senza problemi di qualità.

Non solo, il futuro parla della diffusione di lungometraggi attraverso cavi in fibra ottica, DVD e persino satelliti: tutto ciò che è necessario, cioè, per abbattere i costi migliorando la qualità complessiva del supporto, almeno a sentire i produttori.

Una piccola ma decisiva rivoluzione, dunque, che coniuga la tecnologia più avanzata con la telematica e con le esigenze di un mercato, quello del cinema, che non solo ha vastissime dimensioni ma anche porta con sé gli imponenti interessi delle multinazionali del settore.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
4 apr 2002
Link copiato negli appunti