Cisco nei guai per lo spamming

Cisco nei guai per lo spamming

L'ezine britannica The Register mette a nudo le contromosse che Cisco avrebbe pensato per combattere lo spamming. La proposta è di reagire con violenza, inviando allo spammatore file enormi e inutili
L'ezine britannica The Register mette a nudo le contromosse che Cisco avrebbe pensato per combattere lo spamming. La proposta è di reagire con violenza, inviando allo spammatore file enormi e inutili


Web – Imbarazzo in Cisco per un servizio dell’ezine britannica The Register che ha scovato, in un manualetto diffuso dall’azienda, i metodi consigliati per reagire allo spamming. Metodi, appunto, imbarazzanti.

Pare infatti che nella “The Easy Guide to Network Security” il problema sia affrontato con grande rilievo, vista anche la frequenza con cui le aziende online, e quindi molti dei clienti Cisco, sono bersagliate da lettere promozionali non richieste, spamming appunto.

Secondo Cisco, chi riceve posta elettronica non gradita e intrusiva da uno spammer, deve reagire rimandando al mittente file inutili e di enormi dimensioni in modo da intasare le linee del “colpevole”. Il booklet, disponibile anche sul sito britannico di Cisco , afferma letteralmente: “Lo spam normalmente non fa danni ma è un fastidio, che toglie tempo e spazio di archiviazione. La soluzione è di colpire gli spammer inviando loro messaggi in quantità, oppure bloccando il loro server con messaggi pesanti e inutili”.

In pratica, come sottolinea giustamente The Register, chi fa arrabbiare un utente Cisco può attendersi una reazione fortissima, “magari un attacco Denial of Service”?

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Pubblicato il
5 apr 2000
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