Clinton: miliardi contro il cyberterrorismo

Clinton: miliardi contro il cyberterrorismo

Il presidente americano avvisa il Congresso che il terrorismo via rete è un rischio effettivo e crescente. E chiede 91 milioni di dollari per combatterlo
Il presidente americano avvisa il Congresso che il terrorismo via rete è un rischio effettivo e crescente. E chiede 91 milioni di dollari per combatterlo


Washington (USA) – Non tutti i parlamentari sembrano d’accordo con la proposta di spesa che Bill Clinton, presidente americano, ha reso nota annunciando la propria intenzione di fare di tutto per contrastare l’emergente terrorismo cyber. Una “lotta” che nella prossima finanziaria americana dovrebbe prevedere, secondo Clinton, una spesa di 91 milioni di dollari.

Se non c’è l’accordo, però, è perché c’è chi pensa che si dovrebbe spendere di più… Clinton nel suo annuncio ha spiegato che occorre “accelerare e allargare” lo sforzo per la sicurezza informatica, una necessità che è stata parzialmente nascosta dal Baco del 2000 ma che ora “emerge con forza”.

Il piano prevede di perseguire quelle che sono linee guida già note, vale a dire sviluppo di nuove tecnologie, una maggiore interazione tra le diverse forze pubbliche e private impegnate sul fronte sicurezza e una formazione più efficace per i cybercops. Ma nel progetto c’è anche posto per Borse di studio sulla sicurezza informatica e per la creazione di “una nuova generazione di specialisti della sicurezza che lavorerà per difendere i computer del nostro paese”.

Va detto che i 91 milioni di dollari non sono che una parte dei 2 miliardi di dollari che l’amministrazione Clinton in questi anni e nei prossimi spera di poter spendere per la sicurezza informatica. “E, ha anche detto Clinton, è essenziale che non si minacci la libertà dei cittadini in nome della libertà. Io spero che lavoreremo insieme per assicurarci che le tecnologie dell’informazione assicurino nel 21esimo secolo una prosperità senza precedenti, in una atmosfera e in un ambiente che rendano tutti gli americani più sicuri”.

Il presidente ha anche ricordato che “non c’è mai stato un tempo come questo, nel quale abbiamo il potere di creare conoscenza o di creare caos, e entrambi questi poteri sono nelle stesse mani. Oggi i nostri sistemi chiave, dalle infrastrutture energetiche al controllo aereo, sono connessi e gestiti da computer. Dobbiamo rendere questi sistemi più sicuri per la sicurezza dell’America”.

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Pubblicato il
10 gen 2000
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