Dall’altra parte dell’oceano arrivano conferme: Psystar non sarebbe una bufala, i cloni Mac esistono e sono in consegna . Una testimonianza forse troppo entusiasta parrebbe assicurare che quanto promesso si è trasformato in realtà. Tutto sembrerebbe rispondere a quanto reclamizzato dall’azienda di Miami: limiti del prodotto compresi.
La “prova” dell’esistenza di Open Computer arriva dalle pagine di Gizmodo : un certo Patrick ha inviato alla redazione della webzine un video , che ritrae il suo nuovo Open Mac nero durante le fasi di accensione. Tutto ok, il sistema sembra essere genuino: il caricamento del sistema sembra anche abbastanza rapido, nonostante qualche lungaggine durante il boot, e il sistema viene identificato dal OS come un Mac Pro.
Lo stesso Patrick si dilunga anche nel racconto di quanto gli è capitato: “Ho ordinato il 10 aprile, molti giorni prima che la notizia esplodesse e questi ragazzi fossero accusati di essere dei truffatori. Ho ricevuto il mio (computer, ndR) oggi ed è fantastico: Leopard preinstallato ed incluso (ancora incellofanato), Core2Duo da 2,66GHz con 4 giga di RAM e GeForce 8600GT. Tutto come pubblicizzato”.
A quanto pare, anche sotto il profilo del customer care quelli di Psystar non se la cavano male: “Ho ricevuto tre telefonate: la prima per informarmi dell’avvenuta spedizione, la seconda per informarmi che la consegna aveva un giorno di anticipo, ed infine una chiamata per essere sicuri che avessi ricevuto tutto e che fossi soddisfatto”.
Patrick si dice contento delle prestazioni e dell’affidabilità della macchina. L’unica cosa che non funziona , ma era prevedibile, è l’ aggiornamento automatico del sistema operativo : per apportare le ultime modifiche al sistema occorre eseguire una procedura un po’ più complessa del paio di clic a cui gli utenti di Mac OS X sono abituati, da svolgersi interamente via terminale.
Per ogni evenienza, comunque, Psystar ha previsto una procedura di rientro per il ripristino del sistema operativo: bastano 50 dollari e molta pazienza per veder tornare il proprio clone come nuovo. ( L.A. )