Come usare Claude per smettere di procrastinare, 9 prompt

Come usare Claude per smettere di procrastinare in 9 prompt

Produttività non è seguire programmi rigidi, ma tarati sui propri ritmi. Ecco come usare Claude per smettere di rimandare ed essere più efficienti.
Come usare Claude per smettere di procrastinare in 9 prompt
Produttività non è seguire programmi rigidi, ma tarati sui propri ritmi. Ecco come usare Claude per smettere di rimandare ed essere più efficienti.

Le to-do list hanno un grosso un difetto, a fine giornata sono più lunghe di prima. Quella soddisfazione di aver fatto tutto resta un’utopia, mentre le voci si accumulano come piatti nel lavandino dopo una cena con troppi amici. Piani a prova di bomba che crollano al primo imprevisto. Progetti fermi al palo. E il tempo sparisce in un buco nero di imprevisti e distrazioni. Le buone intenzioni? Collassano insieme alla motivazione.

Nove prompt per Claude che trasformano il caos quotidiano in produttività concreta

Claude Opus 4.1, l’ultimo modello di Anthropic, può agire come un vero e proprio coach personale. Non risolve magicamente tutti i problemi, ma con i prompt giusti porta ordine nel caos, chiarezza nella confusione e strategie dove prima c’era solo procrastinazione. Ecco nove prompt pensati per affrontare i blocchi più comuni della produttività.

1. Creare un programma giornaliero che funzioni davvero

I programmi rigidi sono bellissimi sulla carta. Nella pratica, durano circa venti minuti prima che una telefonata imprevista, una richiesta urgente o semplicemente la necessità di andare in bagno facciano saltare tutto all’aria.

Ecco il prompt per creare un programma realistico: Aiutami a creare un programma giornaliero realistico che includa [compiti principali] tenendo conto delle pause e delle interruzioni impreviste. Includi una stima del tempo necessario per ogni attività.

La chiave è essere specifici. Servono compiti concreti, come scrivere report trimestrale, rispondere alle email dei clienti, riunione con il team marketing. Più dettagli si forniscono, più il programma generato sarà utilizzabile.

Claude non ragiona come un algoritmo ossessionato dall’efficienza. Nei suoi piani ci sono pause vere, spazi di respiro, margini per quando la giornata non va come previsto. Capisce che non siamo robot, ci serve tempo per cambiare marcia, riorganizzare la mente e riprendere il filo. Il risultato è un piano con blocchi di tempo flessibili. Quando arriva l’inevitabile interruzione, il programma non sfuma completamente. Si aggiusta.

2. Decidere cosa merita davvero attenzione

Quando tutto sembra urgente, paradossalmente si tende a fare meno. Paralizzati dall’indecisione su cosa affrontare prima, si finisce per rimandare tutto e rifugiarsi in compiti facili ma di poco conto.

Il prompt per stabilire delle priorità sensate: Ho questi compiti da completare: [elencare compiti]. Aiutami a stabilire le priorità in base all’urgenza e all’importanza e suggerisci quali dovrei affrontare per primi, delegare o eventualmente eliminare.

Claude applica la matrice di Eisenhower, quello strumento di gestione del tempo che divide compiti in quattro categorie: urgente e importante, importante ma non urgente, urgente ma non importante, né urgente né importante.

Il vero valore non sta tanto nella categorizzazione teorica. Ma nel vedere esplicitamente quali voci della lista potrebbero essere delegate ad altri o addirittura eliminate completamente. Spesso si scopre che metà dei compiti che sembravano essenziali non lo sono affatto!

Usarlo all’inizio della giornata lavorativa o quando la lista diventa opprimente produce un effetto liberatorio. Improvvisamente, dieci compiti diventano tre davvero prioritari, quattro che si possono delegare, tre da cancellare. Molto più gestibile.

3. Suddividere i progetti in più step

I progetti, più sono ambiziosi, più paralizzano. Guardare un obiettivo importante, come lanciare un sito web, scrivere una relazione complessa, organizzare un evento, produce un blocco immediato. Da dove si inizia? Quanto tempo servirà? Quali sono i passaggi necessari?

Il prompt che dirada la nebbia mentale: Ho bisogno di [descrivere progetto]. Suddividilo in passaggi più piccoli e realizzabili con traguardi e scadenze chiari. Rendi ogni passaggio abbastanza specifico da farmi capire esattamente cosa fare dopo.

Claude trasforma il vago in concreto. Lanciare un sito web diventa: definire obiettivi e pubblico target, scegliere la piattaforma, registrare un dominio, creare una struttura dei contenuti, scrivere i testi delle pagine principali, selezionare le immagini, impostare l’hosting, testare le funzionalità, pubblicare.

Ognuno di questi passaggi si può completare in un lasso di tempo ragionevole. Invece di una montagna da scalare, una scala da salire un gradino alla volta. La percezione a livello psicologico cambia completamente.

Naturalmente, funziona benissimo anche al di fuori dell’ambito lavorativo. Organizzare un mercatino dell’usato? Claude lo scompone in: inventario oggetti, ricerca location, permessi necessari, pubblicità evento, preparazione banconi, gestione logistica giorno evento, pulizia finale. Improvvisamente diventa tutto fattibile.

4. Combattere la procrastinazione con un piccolo primo passo

Procrastinazione: quel compito che continui a rimandare per giorni, settimane, a volte mesi. Tutti ne hanno almeno uno. Pensarci produce ansia immediata seguita da fuga verso qualsiasi attività alternativa, anche stirare o togliere la polvere…

Il prompt per sbloccare la paralisi: Ho evitato [descrivere compito specifico] perché [indicare il motivo, se c’è]. Aiutami a identificare cosa rende difficile questo compito e a creare una strategia per iniziare, compreso il primo piccolo passo possibile.

Claude non fa prediche morali. Non dice Ehi, smetti di essere pigro. Analizza razionalmente gli ostacoli: il compito è troppo vago? Richiede decisioni difficili? Mancano informazioni necessarie? Comporta interazioni sociali stressanti?

Poi suggerisce il primo passo. Non dice scrivi la relazione ma apri il documento e scrivi il titolo. Non dice chiama il cliente ma trova il numero di telefono e aprilo sul telefono.

Spesso scopre ostacoli mentali invisibili. Magari che si sta evitando qualcosa perché richiede decisioni su cui non si hanno abbastanza informazioni. Quindi suggerisce di identificare quali informazioni mancano e chi può fornirle.

5. Lavorare quando il cervello funziona meglio

Non tutti sono produttivi alle stesse ore. C’è chi è lucidissimo alle sei del mattino e chi alle sei del mattino è tecnicamente sveglio, ma del tutto inutile come un ciondolo. Ignorare questi ritmi naturali significa sprecare le ore migliori in compiti banali e affrontare un lavoro complesso quando il cervello è scarico.

Il prompt per allineare compiti ed energia: In base ai miei ritmi di energia [descrivere quando ci si sente più/meno energici], aiutami a progettare una routine quotidiana che abbini i compiti che richiedono alta concentrazione alle mie ore di picco e i compiti più leggeri ai periodi di bassa energia.

Claude costruisce un programma che rispetta la biologia. Per chi è produttivo al mattino, consiglierà analisi complesse, scrittura creativa, decisioni strategiche nelle prime ore. Email, telefonate, organizzazione nel pomeriggio quando l’energia cala. E viceversa. Forzare il lavoro complesso quando il cervello non collabora produce risultati mediocri, e si rischia solo di sprecare il tempo.

6. Elimina definitivamente le distrazioni

Social media. Notifiche. Email che arrivano continuamente. Ogni distrazione sembra innocua, “solo un minuto”, ma i minuti si accumulano e diventano ore. E alla fine della giornata arriva il conto.

Per difendersi dalle distrazioni: Quando lavoro, mi distraggo con [distrazioni specifiche come social media, notifiche, ecc.]. Crea un piano personalizzato per ridurre al minimo queste interruzioni e mantenere la concentrazione durante le sessioni di lavoro.

Claude analizza le distrazioni specifiche e suggerisce contromisure mirate. Per i social media, bloccare le app durante gli orari lavorativi, timer per pause controllate. Per le notifiche: modalità Focus, con eccezioni solo per contatti urgenti. Per le email: controllo a orari fissi invece che apertura costante.

Può includere anche modifiche ambientali. Se il rumore distrae, può suggerire di indossare delle cuffie con rumore bianco. Se la vista dalla finestra attrae, di orientare la scrivania diversamente. Se la fame interrompe, snack preparati in anticipo.

7. Imparare cosa funziona davvero

Produttività non è trovare il sistema perfetto una volta per tutte. È un ciclo continuo di sperimentazione, valutazione, e aggiustamento. Cosa ha funzionato questa settimana? Cosa no? Quali schemi si ripetono?

Il prompt per una riflessione strutturata settimanale: Aiutami a creare un modello di revisione settimanale che valuti ciò che ho realizzato, cosa non ha funzionato e come migliorare la settimana successiva. Includi domande per riflettere sui modelli di produttività e fissare obiettivi realistici.

Claude genera template con domande specifiche: Quali, dei tre obiettivi principali, hai raggiunto? Quali compiti hai rimandato ripetutamente e perché? In quali momenti ti sei sentito più produttivo? Quali distrazioni hanno causato più interruzioni? Cosa cambieresti nel programma della prossima settimana Rispondere regolarmente a queste domande rivela pattern invisibili giorno per giorno.

8. Stabilire un budget

Stabilire un budget mensile e poi rispettarlo, non è così facile come sembra. Soldi che spariscono senza capire dove, difficoltà a risparmiare, sensazione costante di spendere troppo senza capire perché.

Il prompt per fare chiarezza: Crea un budget per tenere traccia delle mie finanze. Voglio essere in grado di risparmiare il più possibile, mantenendo comunque [inserire importo] da spendere per me stesso. Ho [inserire importo] a disposizione ogni mese e queste sono le mie spese necessarie [inserire le voci di spesa]. Aiutami a creare un budget e a trovare le aree in cui posso risparmiare.

Claude non fa miracoli, non moltiplica i soldi disponibili (magari!). Ma categorizza le spese, identifica aree dove piccoli tagli non impattano sulla qualità di vita, suggerisce percentuali realistiche di risparmio. Spesso non si sa precisamente dove vanno i soldi. Vedere numeri organizzati rivela sprechi invisibili e opportunità concrete di risparmio.

9. Sbloccare la creatività

Tutti, prima o poi, devono fare i conti con il blocco creativo. L’idea è lì, nebulosa, ma acciuffarla e trasformarla in qualcosa di concreto sembra impossibile.

Il prompt: Sto cercando di sviluppare un’idea, ma sono bloccato. Puoi aiutarmi a fare brainstorming per [inserire area]. Ho bisogno di un punto di partenza e di un po’ di ispirazione per andare avanti.

Non si chiede a Claude di fare tutto il lavoro. Il chatbot dà solo degli input, alcuni saranno inutili, altre interessanti, qualcuno potrebbe essere esattamente la scintilla necessaria. L’importante è rompere la paralisi iniziale. Una volta che il processo creativo è avviato, il cervello umano può prendere il controllo e camminare con le proprie gambe. Ma quel primo impulso, quando si è completamente bloccati, può venire da suggerimenti esterni.

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Pubblicato il
31 ott 2025
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