Come uscire dal tunnel del BlackBerry

Come uscire dal tunnel del BlackBerry

In un hotel di Chicago il direttore si offre di mettere sottochiave i PDA-phone degli ospiti durante il loro soggiorno, affinché si possano disintossicare in santa pace
In un hotel di Chicago il direttore si offre di mettere sottochiave i PDA-phone degli ospiti durante il loro soggiorno, affinché si possano disintossicare in santa pace

Chicago – La dipendenza da BlackBerry è un problema? Evidentemente sì, se il direttore generale dello Sheraton Chicago Hotel ha pensato di offrire un servizio di custodia di strumenti di comunicazione e altri dispositivi simili, per tenerli lontani dagli ospiti intenzionati a disintossicarsi.

L’offerta vale quindi per tutti i telefonini, smartphone e similari. Ma Rick Ueno, il direttore dell’hotel, ha virtualmente “dedicato” l’iniziativa proprio al BlackBerry in seguito alla sua vicenda personale di dipendenza dal PDA-phone di RIM e alla terapia da lui seguita, che lo sta disintossicando e convincendo a migrare ad un tradizionale cellulare.

“Ero veramente dipendente dal mio BlackBerry. Ero ossessionato dalle e-mail”, ha riferito in un’intervista a Reuters . “Mattina e sera. Ad un certo punto ho capito che non era salutare… e mi sono fermato”.

Il servizio di custodia offerto personalmente dal direttore è gratuito. Rick Ueno è convinto che gli ospiti dell’hotel possano voler provare la stessa sensazione, magari per un giorno o due, per potersi concentrare sui propri affari, sugli incontri di lavoro, sui momenti di socializzazione in albergo. Ueno ritiene che la scelta di disintossicarsi dal BlackBerry sia stata estremamente positiva: “Gestisco un hotel con oltre 900 addetti e migliaia di ospiti. Mi sento meglio, più efficiente, dormo meglio. E la mia famiglia ne è contenta”.

Anche se il caso specifico più sembrare descritto in toni pittoreschi, non è la prima volta che si sente parlare di dipendenza dal cellulare o altri strumenti di comunicazione. L’iniziativa del direttore dello Sheraton di Chicago sembra inoltre confermare le teorie dell’esperto americano di comunicazione Bill Lampton , convinto che un uso accanito della posta elettronica sia foriero delle medesime insidie.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
12 giu 2006
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