Con SGI e SuSE Linux è supercluster

Con SGI e SuSE Linux è supercluster

SGI adotterà SuSE Linux sui server Altix 3000 e collaborerà con il distributore tedesco per consentire a Linux di scalare fino a 128 processori. Presto SGI sfornerà supercluster Linux da 512 CPU
SGI adotterà SuSE Linux sui server Altix 3000 e collaborerà con il distributore tedesco per consentire a Linux di scalare fino a 128 processori. Presto SGI sfornerà supercluster Linux da 512 CPU

Norimberga – SGI e SuSE Linux hanno annunciato una partnership che porterà SuSE Linux Enterprise Server sulla famiglia di supercomputer Altix 3000 , serveroni attualmente capaci di supportare fino a 64 CPU Itanium 2.

Fino ad oggi SGI faceva girare sugli Altix 3000 una versione modificata di Red Hat Linux 7.2, chiamata SGI Linux Environment 7.2, che include il supporto al file-system XFS, alla global shared memory, a NUMA (Non Uniform Memory Access) e ad altre tecnologie open source sviluppate in seno al progetto Linux Scalability Effort .

In base all’accordo fra le due partner, SuSE collaborerà con SGI per accelerare e ampliare quel progetto di sviluppo che porterà all’implementazione di Linux su piattaforme a 128 processori per singolo nodo, una meta che dovrebbe essere raggiunta entro il prossimo anno.

SGI Altix 3000 Nel frattempo SGI e SuSE offriranno sistemi fino a 64 vie e svilupperanno nuovi prodotti in grado di rispondere alle esigenze di quegli utenti le cui applicazioni tecniche e scientifiche interagiscono con database di grandi dimensioni e applicazioni software di classe enterprise.

“Oracle dà il benvenuto all’alleanza tra SGI e SuSE in quanto permetterà, ai clienti Oracle che utilizzeranno il nuovo sistema, di usufruire del supporto completo di Oracle per Linux” ha dichiarato Dave Dargo, vice president, Platform Partners, Linux e Performance di Oracle. “I server SGI, abbinati alle soluzioni basate su Oracle Database e SuSE Linux Enterprise Server, daranno ai clienti una scelta più ampia per le loro applicazioni Linux Enterprise”.

Gli Altix 3000, che riprendono molte delle caratteristiche della nota linea di server Origin 3000 di SGI , sono indirizzati ad un’ampia gamma di mercati, dal settore scientifico, quale la bio-informatica, a quello ingegneristico, quale il design e la produzione di automobili.

“Insieme, SuSE e SGI possono fornire sistemi ad alte prestazioni in ambiente Linux in grado di gestire un grosso carico di lavoro su un unico sistema, garantendo la possibilità di scalare in termini di memoria, throughput e capacità di calcolo”, ha affermato Uwe Heine, chief alliance di SuSE.

Dal suo annuncio, il supercluster SGI Altix è stato riconosciuto come il primo cluster Linux in grado di scalare fino a 64 processori all’interno di un singolo nodo e il primo cluster che permette un accesso globale alla memoria condivisa tra i diversi nodi. SGI afferma siano già più di 60 le applicazioni ad alte prestazioni dei settori manifatturiero, ambientale, delle scienze e dell’energia che sono state portate dai loro sviluppatori in ambiente Linux a 64 bit.

SuSE Linux Enterprise Server 8 sarà disponibile sui sistemi Altix 3000 nel prossimo mese di ottobre e girerà sui server e i supercluster di SGI da 64 processori per singolo nodo e in configurazioni fino a 128 CPU. SGI prevede di supportare configurazioni cluster fino a 256 processori per la fine di settembre e fino a 512 processori per il mese di ottobre.

Lo scorso mese SuSE ha stretto una partnership anche con Sun, altro colosso dei server Unix che, a differenza di SGI, adotterà la distribuzione Linux della società tedesca all’interno della propria famiglia di server entry-level.

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Pubblicato il
11 set 2003
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