Con UMB cellulari a 300 Mbit

Con UMB cellulari a 300 Mbit

Si chiamerà Ultra Mobile Broadband, per gli amici UMB, la tecnologia che permetterà ai cellulari un data transfer che darà una pista anche alle tecnologie 4G
Si chiamerà Ultra Mobile Broadband, per gli amici UMB, la tecnologia che permetterà ai cellulari un data transfer che darà una pista anche alle tecnologie 4G

Roma – CDMA2000 1xEV-DO Revision C potrebbe risultare una sigla troppo lunga e contorta per identificare la tecnologia broadband in grado di offrire downstream con una velocità di punta di 280 Mbps in mobilità. Gli sviluppatori hanno così pensato a qualcosa di più orecchiabile: UMB, acronimo di Ultra Mobile Broadband .

È però ancora lontana l’applicazione di questa tecnologia, che ha origine dal sistema EVDO (EVolution Data Optimized), la cui velocità di punta si attesta su valori simili a quelli di una ADSL entry-level nostrana (oltre 700 kbps). Lo sviluppo dello standard UMB non sarà ultimato prima del prossimo anno e l’eventuale disponibilità commerciale potrebbe arrivare per il 2009.

Il CDMA Development Group (CDG), il gruppo di sviluppo della tecnologia (di cui fanno parte moltissime telco ) spiega che UMB avrà una velocità di trasferimento dati assolutamente superiore a qualunque tecnologia oggi disponibile. La prima versione (CDMA2000 1xEV-DO Revision A), oggi supportata negli States da operatori come Sprint Nextel e Verizon , può arrivare a 450-800Kbps in condizioni statiche (non in mobilità).

Dalla seconda versione (CDMA2000 1xEV-DO Revision B), che vedrà la luce commerciale nel 2008, ci si aspetta già molto di più: un picco di 46,5 Mbps. Dalla la terza generazione, UMB appunto, ci si aspetta ciò che oggi è inverosimile. E questo, secondo il CDG, è possibile in virtù di tempi di latenza ridottissimi e di un più efficiente utilizzo delle frequenze.

“Questi fattori di miglioramento – spiegano gli sviluppatori – porteranno i telefoni cellulari ad una maggiore efficienza anche delle batterie, con autonomie di utilizzo superiori”. UMB, assicurano infine, non presenterà inoltre lo sgradevole inconveniente del degrado di segnale nelle aree più lontane dalle antenne di trasmissione.

D.B.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
7 dic 2006
Link copiato negli appunti