Tutelare al massimo principi fondamentali come il libero accesso all’informazione e il diritto al rispetto della privacy di milioni di netizen nel Vecchio Continente. I membri del Consiglio d’Europa hanno così diramato due diverse raccomandazioni per la protezione dei diritti umani su motori di ricerca e piattaforme di social networking .
Il primo pacchetto di linee guida riguarda tutti quegli operatori web che forniscono agli utenti servizi di ricerca. In particolare, i vari search engine dovrebbero aumentare il livello di trasparenza nel modo in cui viene garantito l’accesso alle informazioni attraverso le cosiddette query .
Quali sono gli effettivi criteri adottati per il ranking dei risultati di ricerca? E ancora, su quali basi un motore di ricerca stabilisce la rimozione di un determinato link? Interrogativi cruciali – almeno secondo il Consiglio d’Europa – per la tutela del libero accesso alle informazioni su Internet.
Ma c’è anche la delicata questione della privacy. La Commissione dei Ministri d’Europa ha inviato tutti gli stati membri a rispettare i diritti degli utenti nella gestione dei dati personali. Con maggiore trasparenza per quanto concerne lo sfruttamento dei cookie, degli indirizzi IP, delle varie cronologie di ricerca .
Nella seconda raccomandazione , il coinvolgimento dei social network. Strasburgo ha invitato gli stati membri a collaborare attivamente con le varie piattaforme di condivisione, per una efficace campagna informativa sui rischi per la privacy. E sempre utilizzando un linguaggio chiaro nelle policy a disposizione degli utenti .
Particolare attenzione dovrà poi essere posta sui minori, per evitare ogni contatto con contenuti e persone pericolose. I social network dovrebbero garantire meccanismi automatici per la segnalazione di materiale inappropriato, tutelando gli iscritti con opzioni chiare ed immediate per la gestione della propria identità virtuale .
Mauro Vecchio