Roma – Mi colpisce un passaggio di una intervista che Giuseppe Turani ha fatto pochi giorni fa a Marco Zamperini, pubblicata sull’inserto del lunedi di Repubblica “Affari e Finanza”. Afferma Zamperini – guru ed evangelista internet di Etnoteam (non arrabbiatevi per i termini usati, le definizioni non sono mie) alludendo alle possibilità di accesso e interazione aziendale legate alla banda larga wireless:
“In effetti con l’invenzione della seconda scrivania l’azienda riesce a sfruttare il tempo in cui ‘la risorsà è assente perchè in trasferimento o perchè è impegnata in una attività esterna”.
La risorsa – cioè ognuno di noi – a questo punto sobbalza sulla sua sedia (la sua prima sedia, di fronte alla sua prima scrivania entrambe per nulla virtuali) non tanto perchè la frase esprima chissà quale novità, quanto perchè descrive invece benissimo una sensazione che ci capita di provare ogni giorno più forte. Il guaio della tecnologia lasciata nelle mani dei tecnologi.
Zamperini vice presidente di EtnoTeam con un bel gruzzolo di pronomi del tipo ” Chief Technology Officer per la Direzione Generale Telecomunicazioni e Media ” o anche ” Direttore delle Attività di Ricerca e Sviluppo e Responsabile delle Attività di Evangelizzazione Tecnologica ” non ne ha ovviamente nessuna colpa. Non è colpa sua se vive in un mondo bacato nel quale fra innovazione tecnologica e suoi utilizzi pratici si sta scavando ogni giorno di più un baratro.
Da una parte c’è la tecnologia, con il suo sviluppo forsennato, le aspettative che induce, le rivoluzione e i condizionamenti sulla società che crea, dall’altra, a mille miglia di distanza, la comprensione e l’elaborazione intellettuale di tutto ciò da parte di ciascuno di noi. Che tecnologi non siamo, che guru non vorremmo essere ed evangelisti neppure.
Si tratta di due macchine che vanno a velocità diversissime e che spesso per tale ragione rischiano lo scontro catastrofico. La frase che cito oggi è indicativa di questa schizofrenia. Abbiamo alle spalle qualche centinaio di anni di lotte per i diritti dei lavoratori ed in molte parti del mondo tali conquiste di dignità minima sono ancora di là da venire. Eppure oggi la tecnologia ci consente – se lo desideriamo – non solo le mille meraviglie che sappiamo ma anche giganteschi passi indietro, per esempio nella elaborazione del nostro universo lavorativo, scorporato dal tempo e dalla presenza. Possiamo permetterci di tornare – come dice con felice e involontaria espressione Zamperini – semplice risorsa esattamente come un bambino lavoratore nelle miniere sullo Zambesi? Evidentemente sì e con entusiasmo perfino, lavorando sul taxi, nella sala di attesa di un aeroporto o in qualsiasi altro posto in cui mamma azienda deciderà di ottimizzare le risorse di cui è legittima proprietaria.
La tecnologia certo lo consente e ciò di per se basta. E il tecnologo è il suo acritico profeta. E il giornalista il suo sciocco propalatore. E cosi proseguendo, fino a rendere il mondo – il nostro mondo tecnologico – un posto peggiore di quello che era solo pochi anni fa. Sempre continuando a ripeterci che la tecnologia è in sè neutra e che sono i suoi utilizzi ad esserlo spesso assai meno. E del resto quello del lavoro è solo uno dei possibili esempi in questo senso.
Qui non si tratta di dare libero sfogo a rigurgiti tecnofobici nè ad aneliti luddisti fino ad oggi trattenuti a stento. Si tratta invece di comprendere che l’innovazione tecnologica va declinata, indirizzata e capita . Lasciata libera di correre – può avere effetti più devastanti di una bomba atomica. Abbiamo davanti a noi un grande esempio di questo infantilismo culturale secondo il quale tutto ciò che è nuovo è bello e fa bene. Il doloroso tonfo della new economy.
Qualche anno fa qualcuno si risentì quando nel pieno boom della nuova economia mi permisi di canzonare un poco E-Tree (casualmente una società del gruppo EtnoTeam) travolta da una estetica giovanilista tutta webdesign, rapporti informali e ping pong aziendali. E-Tree assumeva allora le proprie risorse ad un happening in un wine bar. Ci andò talmente tanta gente a questa allegra selezione nel centro di Roma che dovettero chiamare i vigili urbani.
È notizia di questi giorni la quasi chiusura della sede romana della società trevigiana. Le risorse – tranquillizza l’ufficio stampa di E-tree – verranno semplicemente spostate ad altra sede . Oppure le si potrebbe dotare anch’esse – e perchè no? – di una seconda o terza scrivania per poter finalmente lavorare sempre e ovunque anche in taxi o in autobus o su una panchina al parco. Visto che l’ufficio non c’è più. Sempre, naturalmente, al bisogno .
I tecnologi come Zamperini hanno a portata di mano una soluzione pronto uso per chiunque, anche per quelli – sono parole sue – “che avevano solo una valigetta piena di carte, qualche volta magari un po’ vecchia” . Ecco un’altra fortunata espressione: la ristrutturazione della vecchia valigia da rappresentante triste è oggi una bella metafora del mondo che ci aspetta. Prima di partire per questo viaggio meraviglioso sarà però il caso che qualcuno – in questa benedetta valigia – ci cominci a guardare dentro con un po’ di attenzione.
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Conflitto di interessi?
Stanca (ex IBM) non può che fare un favore alla comunità informatica se (almeno sul fronte del SW) seguisse le politiche di Big Blue che puntano molto su Linux e Open Source. Per il ferro si vedrà.AnonimoRe: Conflitto di interessi?
> Stanca (ex IBM)credo che in questo caso il conflitto di interessi non si possa neppure lontanamente sostenere, e questo:(1) a causa di quell'"ex";(2) perché in virtù della licenza GNU/GPL Linux (di fatto è di queso che si parla) non è ne' della IBM, che legittimamente lo distribuisce, ne' del ministro Stanca. La licenza GPL è intrinsecamente sicura anche sotto il profilo politico, e rende liberi coloro che se ne avvalgono.AnonimoRe: Conflitto di interessi?
- Scritto da: pi_n@> > Stanca (ex IBM)> > credo che in questo caso il conflitto di> interessi non si possa neppure lontanamente> sostenere, e questo:> > (1) a causa di quell'"ex";Beata ingenuità.....AnonimoRe: Conflitto di interessi?
Scusate la mia ingenuità: quale vantaggio verrebbe alla IBM o a Stanca, ad esempio, se su tutti i pc della PA fosse installato OpenOffice anzichè l'altra nota suite per ufficio?Forse la IBM ha cambiato nome e adesso si chiama Open Source? Se è così ditemelo.GrazieAnonimoRe: Conflitto di interessi?
> - Scritto da: pi_n@> > > Stanca (ex IBM)> > > > credo che in questo caso il conflitto di> > interessi non si possa neppure> lontanamente> > sostenere, e questo:> > > > (1) a causa di quell'"ex";> > Beata ingenuità.....parlando con persone che vivono nei vertici IBM mi è stato più volte confermato che oggi non esiste più nessun rapporto tra Stanca e IBM, neanche una mezza azione.Poi certo che se Stanca quando era in IBM credeva in certe scelte, le riproporrà anche oggi da Ministro.Ma ricordatevi una cosa.IBM non vuol dire Open SourceAnonimoRe: Conflitto di interessi? Berlusconi, forse
- Scritto da: Crauto> Stanca (ex IBM) non può che fare un favorec'è di più: il Pres. del Cons. Berlusconi (tuttora proprietario della Mondadori, noto riferimento editoriale del monopolio microsoft in Italia) potrebbe non vedere di buon occhio le iniziative di Stanca contro l'aberrante situazione di dipendenza informatica che attanaglia il Paese. Personalmente mi attendo un altolà dato in una qualche forma.Del resto che l'Open Source sia un territorio comune (tranne di chi, come microsoft non ha alcun interesse a investire) e equidistante (tranne per chi, come microsoft ha tutto l'interesse a mantenersene a distnza infinita) è ben chiaro, data la natura aperta della tecnologia che offre.Tutto ciò non può che impensierire chi ha a cuore la propria fortuna costruita su un metodo di sviluppo che sta mostrando la corda (senza contare le malefatte condannate del monopolio microsoft che da quasi un decennio impedisce una vera innovazione nel settore software PC), come non può che impensierire chi questi "fotrunelli" ha appoggiato e con cui ha fatto affari (vedi Berlusconi e la Mondadori, che da anni è il "braccio" editoriale del monopoio microsoft in Italia)Riassumendo, il conflitto di interessi si manifesterà quando il proprietario-presidente-del-consiglio dovesse bloccare iniziative contrarie ai suoi compagni d'affari d'oltreoceano monopolisti.Io temo che si manifesterà, anche in forma di insabbiamento, ma si manifesterà.AnonimoRe: Conflitto di interessi? Berlusconi, forse
1- sai che ci vuole a inserire una linea di manualistica Linux ?2- non si sta proponendo di mettere opensource in tutte le case, ma solo nella PA, perchè il mercato editoriale di massa dovrebbe risentirne ?3- pensi che qualcusa al governo accada senza che il grande vecchio Silvio non ne sia a conoscenza ?AnonimoRe: Conflitto di interessi? Berlusconi, forse
- Scritto da: Francis> 1- sai che ci vuole a inserire una linea di> manualistica Linux ?di mondadori? già c'è, seppur minima.MA:a) noterai (appena ti degnerai di andare in libreria) che è stracostosa (sui 50 ? a volume), quindi fuori mercato.b) non è dotata dell'"esclusivo" marchio del produttore (il monopolio microsoft), ciò che dà il "plus" ricercato da tutti coloro che vogliono eccellere sul mercato.> 2- non si sta proponendo di mettere> opensource in tutte le case, ma solo nella> PA, perchè il mercato editoriale di massa> dovrebbe risentirne ?perché quando la PA usasse documenti in formato OpenOffice (dichiarazione dei redditi, modulistica varia, fogli elettronici per il computo fiscale...), anche a casa ci si dovrebbe attrezzare per farlo, INSTALLANDO OpenOffice con evidente perdita di centralità dell'attuale monopolio microsoft. Da qui, l'editoria specializzata che avesse raggiunto importanti accordi di esclusività con il suddetto monopolio perderebbe sicuramente il proprio "vantaggio competitivo" sul mercato dopo averci investito molte risosrse (microsoft non ti darà mai nulla per nulla)Quando un gruppo industrial-comunicativo-economico ha le mani su TUTTO, _tutto_ lo riguarda.> 3- pensi che qualcosa al governo accada> senza che il grande vecchio Silvio non ne> sia a conoscenza ?e tu pensi che si possa sempre fermare il mare che monta in marea? In effetti io credo che finora il Pres.Cons abbia agito per frenare e che non possa fare altro se non esautorare il ministro. Ma di ministri ne sono stati già esautorati 2. 1 in +, 1 in - ....Il rimpasto governativo è un'arte. E' come in cucina: va fatto nel momento opportuno.AnonimoRe: Conflitto di interessi? Berlusconi, forse
Concordo!!!Svanira' tutto in una bolla di sapone, altro che open source!!Ci pensera' Silviuccio BerlusconuccioGuidati da uno che dice di spendere x risollevare l'econimia, quando l'inflazione e' al 2.7% (quella reale non ne parliamo) e il mio stipendio e' sempre uguale. E mandano pure la pubblicita' tv. Non so' se vi siete accorti ma ci siamo finiti pure la frutta..... santi numi!!!Ave LBAnonimoRe: Conflitto di interessi?
- Scritto da: Crauto> Stanca (ex IBM) non può che fare un favore> alla comunità informatica se (almeno sul> fronte del SW) seguisse le politiche di Big> Blue che puntano molto su Linux e Open> Source. Per il ferro si vedrà.E cos'è, una novità?Chi favoreggia Windows è pagato da Ms e chi favoreggia Linux è pagato da Ibm, o qualcun altro.Secondo te perchè è obbligatorio mettere il casco in moto? Perchè i produttori di caschi hanno fatto pressione. Solo per questo è sbagliato? No, magari è triste, ma non è sbagliato.AnonimoRe: Conflitto di interessi?
> Chi favoreggia Windows è pagato da Ms e chi> favoreggia Linux è pagato da Ibm, o qualcun> altro.> > Secondo te perchè è obbligatorio mettere il> casco in moto? Perchè i produttori di caschi> hanno fatto pressione. Solo per questo è> sbagliato? No, magari è triste, ma non è> sbagliato.guarda che il discorso e' un altroliberarsi da IBM e dalle sue politiche e' piu' difficile che liberarsi di Microsoftaspetta che ipazzino qualche mainframe con linux...poi voglio vedere se qualcuno avra' il coraggio di toglierli e rimpiazzarli..AnonimoRe: Conflitto di interessi? ipotetici,indimostrati
- Scritto da: maks> liberarsi da IBM e dalle sue politiche e'> piu' difficile che liberarsi di Microsoft> aspetta che ipazzino qualche mainframe con> linux...> poi voglio vedere se qualcuno avra' il> coraggio di toglierli e rimpiazzarli..per ora le tue sono solo illazioni condite con tanti condizionali.Quello che è INDICATIVO PRESENTE è l'ATTUALE situazione di MONOPOLIO nel settore desktop, da cui ogni normale mercato che tenda ad essere LIBERO e mantenuto tale dovrebbe essere affrancato (soprattutto alla luce della condizione di pre-giudicato del monopolio microsoft, che ne mette in luce la natura soffocatrice della concorrenza e dell'innovazione).Quando si venisse a determinare una condizione di monopolio DIVERSA avrai tutti i diritti di lamentartene.Finora questa condizione che paventi NON ESISTEAnonimoE' incredibile !
Già... è incredibile come i nerds brufolosi riescano a lamentarsi (vedendo cospirazioni fantapolitiche alla x-files) anche di fronte a eventi che loro per primi caldeggiavano.AnonimoRe: E' incredibile !
E chi si lamenta? Siamo tutti contenti!!!!Io ho già ordinato un s390 per gestire la macchina del caffè con Linux! Pensa il programma è open source!AnonimoRe: E' incredibile !
- Scritto da: nerds brufoloso> E chi si lamenta? Siamo tutti contenti!!!!> Io ho già ordinato un s390 per gestire la> macchina del caffè con Linux!come amministratore sei un po' scialacqualtore.per questo lavoro basta un 486 +.Per implementare il tutto volendo far da soli può essere utile la lettura del noto Coffee-HowTohttp://www.pluto.linux.it/ildp/HOWTO/mini/Coffee.html> Pensa il> programma è open source!puoi giurarci, ma ricorda: non devi comprarti un mainframe: basta un 486.AnonimoTutto bello tutto interessante ma .......
Con il close source tu hai le funzionalita che ti servono, l'openaro riferendosi ad applicazioni come office dirà: anche troppe funzionalità spesso inutili ma pagate.Con l'open in genere però tutte le funzionalità non ci sono e quindi bisogna svilupparsele in casa, oppure affidarsi a sw house.Ma a questo punto il gioco vale la candela, l'openaro sfegatato dirà di si, io invece avrei qualche dubbio.AnonimoRe: WOW!
- Scritto da: dubbi> Con l'open in genere però tutte le> funzionalità non ci sono e quindi bisogna> svilupparsele in casa, oppure affidarsi a sw> house.Ti basi su un presupposto: un software open source è necessariamente meno dotato di uno closed. Sei sicuro che sia un presupposto sempre valido e dipendente dalla natura chiusa o aperta del software?Il punto non solo le funzionalità del software, che comunque possono essere scarse anche sul software chiuso, ma che cosa ti permette l'apertura del codice:- accesso a standard ufficiali o di fatto aperti- indipendenza da uno specifico fornitore- riduzione dei costi di licenza e di eventuale sviluppo (questi ultimi condivisi con la comunità)- ecc ecc...AnonimoRe: Tutto bello è tutto interessante. Era ora
- Scritto da: dubbi> Con il close source tu hai le funzionalita> che ti servono,non è così: le leggi richiedono trasparenza nella gestione dei dati del cittadino. Questa è una funzionalità irrinunciabile, dal peso determinante rispetto alle altre che, pure, sono gradite.Il privato farà quel che vuole, ma l'amministrazione pubblica ha il dovere di garantire la trasparenza MASSIMA.Oggi questa trasparenza MASSIMA è garantibile anche sul fronte del software utilizzando quello rilasciato sotto licenze libere.Con queste licenze è garantita all'amministrazione pubblica anche il suo intervento diretto sul codice, indipendentemente dal produttore, inserendo la PA nel circolo virtuoso del mercato LIBERO da monopoli> Con l'open in genere però tutte le> funzionalità non ci sono sei generico> e quindi bisogna> svilupparsele in casa, oppure affidarsi a sw> house.almeno in questo caso ti puoi affidare a PIU' sw house, invece che a UNA sola (quella che detiene il diritto esclusivo in virtù della licenza closed)AnonimoRe:
- Scritto da: credereobedireopen > ti ribadisco la customizzazione del sw open> chi la farà, secondo te una sw house vi fara> le modifiche sapendo di dover rilasciare> anche i sorgenti della modifica.si, soprattutto quando si tratta di lavoro svolto per la PA che notoriamente è un cliente SICURO, che PAGA.E se prefiguri che questo non avverrà, che TUTTE le sw-house si ribelleranno e faranno muro alle nuove esigenze della PA, spero ti venga anche in mente una semplice legge di mercato, secondo cui un VUOTO di mercato viene SUBITO riempito. Con codice LIBERO.So che questo cambio di "regime" darà fastidio alle élite (che doveranno adattarsi), ma anche loro si accorgeranno che l'epoca della vacche grasse se ne è andata da un pezzo e che i contratti sicuri non esistono più da nessuna parte.AnonimoRe:
- Scritto da: zap> si, soprattutto quando si tratta di lavoro> svolto per la PA che notoriamente è un> cliente SICURO, che PAGA.Questo e' un luogo comune. Soprattutto la PApaga a scadenze lunghe (minimo 90gg). Per questo tante grosse aziende dell'informatica,specialmente i produttori HW come Dell oCompaq) la PA non se la filano troppo.AnonimoRe: a zioopen: nessun favore
> infatti. per effettuare le opportune> personalizzazioni e adattamenti alle> caratteristiche peculiari di QUELLA> amministrazione, avendo la certezza di> potersi ruvolgere agli> operatori/sviluppatori di un mercato PIU'> ampio.piu' ampio di quale?io direi semplicemente diversochi lavora su unix non ha nessuna idea di come programmare per windows e viceversa (di solito).Solo che la programmazione windows si impara piu' velocemente, costa meno e ci sono strumenti generalmente migliori.AnonimoRe: a zioopen: nessun favore
- Scritto da: maks> > infatti. per effettuare le opportune> > personalizzazioni e adattamenti alle> > caratteristiche peculiari di QUELLA> > amministrazione, avendo la certezza di> > potersi ruvolgere agli> > operatori/sviluppatori di un mercato PIU'> > ampio.> piu' ampio di quale?> io direi semplicemente diverso> chi lavora su unix non ha nessuna idea di> come programmare per windows e viceversa (di> solito).> Solo che la programmazione windows si impara> piu' velocemente, Alludi ad imparare tutte quelle chiamate fuori standard ANSI ??? Se uno conosce gia il C standard sa gia' programmare su Unix e non sa programmare sotto Windows.> costa meno e ci sono> strumenti generalmente migliori.Tipo Visual Studio ? Che quando crasha in debug si porta giu' tutto il sistema operativo ????(Ammetto che con Win 2000 la situazione migliora leggermente.)AnonimoRe: nessun favore
- Scritto da: maks> > infatti. per effettuare le opportune> > personalizzazioni e adattamenti alle> > caratteristiche peculiari di QUELLA> > amministrazione, avendo la certezza di> > potersi ruvolgere agli> > operatori/sviluppatori di un mercato PIU'> > ampio.> > piu' ampio di quale?di quello che avrebbe se dovesse affidarsi SOLO al produttore del software iniziale (magari in licenza chiusa)> io direi semplicemente diversoanche> chi lavora su unix non ha nessuna idea di> come programmare per windows e viceversa (di> solito).prima affermazione categorica> Solo che la programmazione windows si impara> piu' velocemente, seconda> costa menoterza > e ci sono> strumenti generalmente migliori.e quattro.tutto da dimostrareLe tue affermazioni sono sempre più vaghe e al contempo categoriche, ma non sono supportate da alcun dato. Molti luoghi comuni, questo è certo.AnonimoRe: Zap sei fuoriTutto bello è tutto interessante.
La trasperenza dei trattamenti non dipende dal codice aperto o meno del software ma da altri fattori.Prima di parlare impara a conoscere rinoAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
te la do' buona. In effetti in OpenOffice non c'e' (o non ho trovato) il comodissimo outline editor che c'è viceversa in word. Bene. Come piccola swhouse non mi metto a scrivere sw per openoffice che non ho tempo per farlo. Viceversa, un ente (prov, comune, regione) di 1000(?) dipendenti magari decide che il "giuoco" vale la candela. paga una swhouse che gli fa per XX.000 Evros la modifica. ma openoffice è gpl... quindi anche "openoffice-con-outline-editor" lo è... e quindi il comune lo puo' passare a chiunque. Magari si fa pagare in modo equo la cosa (1000 evros per ogni altro comune? non a client :)Morale: - hai fatto lavorare una swhouse (magari italiana... che paga le tasse con cui paghiamo le macchine blu dei parlamentari...)- hai la tua modifica- hai ancora sw open- (XX.000 +1000 per comune) evros sono nulla rispetto al costo delle licenze di Office di tutti i comuni che aderiscono alla cosa.peaceAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
> Morale: > - hai fatto lavorare una swhouse... e ne hai fatte chiudere altre 5....> (magari> italiana... che paga le tasse con cui> paghiamo le macchine blu dei> parlamentari...)sicuro?> - hai la tua modifica....> - hai ancora sw openQuesta è l'innovazione, anche se molto dell' imprenditoria IT attuale dovrebbe avere la capacità di cambiare visione rispetto al proprio business> - (XX.000 +1000 per comune) evros sono nulla> rispetto al costo delle licenze di Office di> tutti i comuni che aderiscono alla cosa.In questo sono d'accordo, ci sono certi personaggi in giro.....> > peace...speriamoAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante e .......
- Scritto da: tristemente_famoso> > > > Morale: > > - hai fatto lavorare una swhouse> > ... e ne hai fatte chiudere altre 5....quindi prima lo stato ne pagava 5 o 6 per avere il lavoro di UNA sola?Allora da cittadino ci sto guadagnando. E grazie della segnalazione> > (magari> > italiana... che paga le tasse con cui> > paghiamo le macchine blu dei> > parlamentari...)> > sicuro?è possibile, perchè ora non ci sarebbe + il monopolio di un soggetto extra-comunitario monopolistico come microsoft > > - hai la tua modifica> ....> > > - hai ancora sw open> > Questa è l'innovazione, riconosciuta anche dal Ministro dell'Innovazione, infatti, con l'Istituzione della Commissione> anche se molto dell'> imprenditoria IT attuale dovrebbe avere la> capacità di cambiare visione rispetto al> proprio businessniente di nuovo: anche con l'introduzione del PC l'IT ha visto l'introduzione di nuovi paradigmi managerialinon è questo un motivo per non passare alla fase Open SourceAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
- Scritto da: tristemente_famoso> > > ... e ne hai fatte chiudere altre 5....come è stato detto in un altro post, se una puo' fare il lavoro di 5... Come cittadino, mi urta sapere che i miei soldi sono sprecati per pagare aziende che non fanno nulla di veramente utile.Come imprenditore, se non sono in grado di fornire servizi all'altezza non posso far altro che lamentarmi con me stesso. D'altra parte sviluppo sw non progetto palazzi dato che non lo so fare. Se uno è buono solo a fare il venditore di licenze... beh peccato! nel lungo periodo cambierà lavoro.> > > (magari> > italiana... che paga le tasse con cui> > paghiamo le macchine blu dei> > parlamentari...)> > sicuro?quando lavori con le PA o con società di un certo livello ti fanno fatturare tutto tutto. e lo so per esperienza personale.> Questa è l'innovazione, anche se molto dell'> imprenditoria IT attuale dovrebbe avere la> capacità di cambiare visione rispetto al> proprio businessEsattamente qui ti volevo! E' questa la speranza e la strada che dobbiamo seguire. Chi sta al passo bene, gli altri... in fondo se il mestiere del ciabattino sta scomparendo ci sarà un motivo...> In questo sono d'accordo, ci sono certi> personaggi in giro.....glissiamo :DpeaceAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
- Scritto da: max> te la do' buona. In effetti in OpenOffice> non c'e' (o non ho trovato) il comodissimo> outline editor che c'è viceversa in word. onestamente non stiamo parlando solo di office, ma fogli elettronici database, progr. d'immissione dATI ECC... > Bene. Come piccola swhouse non mi metto a> scrivere sw per openoffice che non ho tempo> per farlo. > Viceversa, un ente (prov, comune, regione)> di 1000(?) dipendenti magari decide che il> "giuoco" vale la candela. paga una swhouse> che gli fa per XX.000 Evros la modifica. > ma openoffice è gpl... quindi anche> "openoffice-con-outline-editor" lo è... e> quindi il comune lo puo' passare a chiunque.> Magari si fa pagare in modo equo la cosa> (1000 evros per ogni altro comune? non a> client :)e qui erri secondo te una sw house realizzerebbe questa modifica sapendo di doverla distribuire a tutti compresa di sorgente, io ho dei dubbi.comunque l'importante e crederci. > > Morale: > - hai fatto lavorare una swhouse (magari> italiana... che paga le tasse con cui> paghiamo le macchine blu dei> parlamentari...)> - hai la tua modifica> - hai ancora sw open> - (XX.000 +1000 per comune) evros sono nulla> rispetto al costo delle licenze di Office di> tutti i comuni che aderiscono alla cosa.> > peacepeccato che nessuna sw house italiana lavora cosi questi sono i metodi di lavoro delle comunità open, e non e detto che loro reputino interessante farti una modifica ad un sw open per risolvere un tuo problema puntuale, e in particolare poi manutenderlo (fase tra le più costose), quindi che dire e bello questo modo di lavorare, ma funziona se hai un team di sviluppatori, e non credo che il comune di cernusco se ne voglia dotare per gestire una cosa che fa tranquillamente in access.AnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
> onestamente non stiamo parlando solo di> office, ma fogli elettronici database,> progr. d'immissione dATI ECC... openoffice è un esempio, ma il discorso è valido per qualsiasi sw. no?> e qui erri secondo te una sw house> realizzerebbe questa modifica sapendo di> doverla distribuire a tutti compresa di> sorgente, io ho dei dubbi.io no. capita (e non spesso) che il cliente chieda che la proprietà di un sw personalizzato sia ceduta al cliente. quindi se l'ente determina che o il codice è ceduto sotto licenza GPL oppure vai a lavorare per qualcun'altro, magari il codice lo rilasci come da specifiche...in pratica lavori con la stessa logica di (p.e.) un idraulico: se ho bisogno di fare un'aggiunta alle tubature, lui me la fa, ma:1. non mi chiede tutti gli anni una gabella2. posso chiamare un altro idraulico3. il modello di posa in opera della tubatura è "free" :D> peccato che nessuna sw house italiana lavora> cosi questi sono i metodi di lavoro delle> comunità open, e non e detto che loro> reputino interessante farti una modifica ad> un sw open per risolvere un tuo problema> puntuale, e in particolare poi manutenderlo> (fase tra le più costose), quindi che dire e> bello questo modo di lavorare, ma funziona> se hai un team di sviluppatori, e non credo> che il comune di cernusco se ne voglia> dotare per gestire una cosa che fa> tranquillamente in access.ma, quando si da una persona al cliente, credi che tutto il sw che sviluppa sia della swhouse? ovviamente no, è del cliente.se lui la vuol mettere GPL fatti suoi.E comunque se ti viene richiesto software sotto licenza GPL, o lavori cosi' o cambi mestiere.Credo che sia giusto pagare l'ingegno di una persona (o di un team, o di una società che gestisce team) e non permettere di lucrare oltre il lecito. peaceAnonimoRe: Tutto bello tutto interessante ma .......
- Scritto da: maoooooo> peccato che nessuna sw house italiana lavora> cosi questi sono i metodi di lavoro delle> comunità openEppure e` la direzione in cui il mercato si sta evolvendo. Sono sempre di piu` i clienti che preferiscono una soluzione personalizzata a un software con 1000 funzionalita` e molte aziende (anche medio-grosse) si stanno muovendo in questa direzione, dal "product developement" al "solution developement". In quest'ottica non e` difficile comprendere che l'Open Source presenta dei vantaggi.AnonimoTopo condiviso
Spero che si rendano conto che Shared Source non è Open Source, ma uno specchietto per le allodole... pardon, per i PECORONI.AnonimoRe: Topo condiviso
> Spero che si rendano conto che Shared Source> non è Open Source, ma uno specchietto per le> allodole... pardon, per i PECORONI.spero che ti renda conto che non a tutti interessa potersi modificare il codicea molti basta solo poterlo guardare...utonti, pecoronie voi sareste quelli di mentalita' aperta?fate ridereAnonimoRe: Topo condiviso
> spero che ti renda conto che non a tutti> interessa potersi modificare il codice> a molti basta solo poterlo guardare...> utonti, pecoroni> e voi sareste quelli di mentalita' aperta?> fate ridereFai ridere tu che puoi avere la proprietà del sorgente e ti accontenti di leggerlo, per giunta pagando anche.AnonimoRe: Topo condiviso
> > spero che ti renda conto che non a tutti> > interessa potersi modificare il codice> > a molti basta solo poterlo guardare...> > utonti, pecoroni> > e voi sareste quelli di mentalita' aperta?> > fate ridere> > Fai ridere tu che puoi avere la proprietà> del sorgente e ti accontenti di leggerlo,> per giunta pagando anche.bell'esempio di rispetto delle opinioni altrui :)ciao ciAnonimoRe: Topo condiviso
- Scritto da: maks > spero che ti renda conto che non a tutti> interessa potersi modificare il codice> a molti basta solo poterlo guardare...e che ci faccio , me lo incornicio ?AnonimoRe: Topo condiviso
> > spero che ti renda conto che non a tutti> > interessa potersi modificare il codice> > a molti basta solo poterlo guardare...> e che ci faccio , me lo incornicio ? lo controlli!non ti basta?AnonimoRe: Topo Condiviso
- Scritto da: maks> spero che ti renda conto che non a tutti> interessa potersi modificare il codice> a molti basta solo poterlo guardare...> utonti, pecoroni> e voi sareste quelli di mentalita' aperta?> fate ridereOh, quì abbiamo una pecorella che vuole fare l'ariete. Con l'idea di caricare, è partita in quarta belando come un'ossessa... MBEEEEEE... MBEEEEEE... MBEEEEEE... MBEEEEEE...Poi ha trovato il vuoto. Perché? Perché come tutte le pecorelle pensa solo a belare.Dunque, io ho detto che spero che questi della commissione non confondano Open Source con Shared Source, e non che l'uno è meglio dell'altro (anche se lo penso). Perché ho detto ciò? Perché sono evidentemente due cose differenti! E purtroppo c'è chi crede il contrario o chi vuol far credere che le differenze siano poche. Shared source vuol dire: ti faccio vedere i miei sorgenti, che comunque rimangono miei, idee ivi espresse incluse, e tu ti fai il debugging e mi fai il debugging. Se vogliamo confrontarlo con l'Open Source è evidente che mancano una serie di benefici. Intanto, non pensate di poter studiare i sorgenti MS e di trarne idee buone: sono protette dal copyright e MS non ha intenzione di condividerle con voi. Al contrario l'Open Source è si protetto dal copyright, ma pensato per condividere e riutilizzare le idee. E questa è una **GROSSA** differenza.AnonimoRipetere gli stessi errori del passato.
Girate un qualunque ufficio pubblico evedrete mille sistemi diversi, open o closed non fa differenza, guardacasoincompatibili, guardacaso non interoperanti.Non so a voi, ma a me e' capitato parecchievolte di sentirsi rispondere "non posso avereo mandare quei dati all'ufficio X perche' isistemi sono diversi. Ce li porti o prenda lei".A questo punto sarebbe stato piu' utile unacommissione che uniformasse tutto il sistemasulla base di una piattaforma di servizio unica.Si dira' "con l'open tutti vedono isorgenti dei sistemi e possono scrivere i modulidi interscambio dati". Ok, rispondo io, ma chilo fa? Chi lo paga? Viene fatto gratis?AnonimoRe: NON Ripeteremo gli stessi errori del passato
- Scritto da: ..ooOOOoo..> A questo punto sarebbe stato piu' utile una> commissione che uniformasse tutto il sistema> sulla base di una piattaforma di servizio> unica.ottima idea. Oppure vincolare il produttore a garantire (come prerequisito) l'interoperabilità> Si dira' "con l'open tutti vedono i> sorgenti dei sistemi e possono scrivere i> moduli> di interscambio dati". Ok, rispondo io, ma> chi> lo fa? CHIUNQUE, nel caso del software Open Source (invece, nel caso di closed source, solo il primo produttore potrebbe farlo, in condizione di monopolio)> Chi lo paga? Lo stesso soggetto che già paga il software closed source e le necessarie personalizzazione del codice: la PA. Con la differenza che ORA è + libero dall'accentramento monopolistico tipico dell gestione esclusivamente closed source> Viene fatto gratis?e il produttore closed, ti fa qualche personalizzazione o variazione senza farsi pagare?Ora almeno per la PA si apre la possibilità di un VERO MERCATO, in cui TUTTI possono gareggiare, invece che dover ricorrere praticamente sempre a chi detiene il codice legacyCon il software open source è il CLIENTE ad avere i migliori vantaggi, costringendo i produttori a ABBASSARE il prezzo dei loro interventi, non più in regime di monopolio tipico del closed source.in questo caso particolare, il cliente è la PA, cioè NOIAnonimoRe: NON Ripeteremo gli stessi errori del passato
Non ci siamo capiti, purtroppo. L'interoperabilita' non e' un qualcosa chescenda magicamente dall'alto.Oggi ci sono 1000 sistemi diversi e poisi inizia a patchare a destra ed a manca perpermettere ai sistemi di comunicare. Il risultato e' un macello e questo modo di procedere hapoco a che fare con la questione open o closed. Quello che e' piu' interessante sarebbe stabilireA PRIORI l'architettura generale del sistemacompleto, come ogni tessello si debba inserirenel puzzle, come ogni tassello possa riceveree fornire dati. POI, e ripeto POI, si passaalla scelta del pacchetto X al posto diquello Y per una specifica funzione.E' solo in questo momento che si dovrebbe introdurre la questione open o closed, insieme atutte le altre scelte di dettaglio.AnonimoRe: NON Ripeteremo gli errori anti-MERCATO
- Scritto da: ..ooOOOoo..> E' solo in questo momento che si dovrebbe> introdurre la questione open o closed,> insieme a> tutte le altre scelte di dettaglio.affatto. la questione open e closed è PRIORITARIA e va presentata come PREREQUISITO per ogni appalto pubblico, proprio perché attesta la quantità maggiore o minore di 1-TRASPARENZA (e le leggi in materia di trasparenza richiedono che di trasparenza ce ne sia il MASSIMO possibile, garantibile solo con l'apertura del codice), 2-indipendenza della PA dal singolo produttore (nella maggior parte dei casi straniero) e è auspicabile che lo Stato non rimanga dipendente di tecnologia straniera, quando PUO' farne a menocon la trasparenza del codice e la libertà di intervento che viene assicurata dalla licenza GPL, le altre questioni sono affrontabili in maniera più ampia e più LIBERA (dai condizionamenti di UN solo soggetto monopolistico)Nel tuo intervento, mirato solo a trattare di questione puramente tecnica, non tieni conto che la questione della LIBERTA' del MERCATO non è secondaria, soprattutto ora che è acclarata l'attività illecita anti-concorrenziale di un monopolio privato extra-comunitario (microsoft).la PA deve anche proteggersi dalle ingerenze di un monopolio che ha già dimostrato poco scrupolo nel distruggere a) concorrenti b) possibilità di immettere sul mercato prodotti innovativi e alternativiIntrodurre l'utilizzo del codice aperto sotto licenza GPL non può che far del bene al MERCATO, poiché tutti i soggetti gareggerebbero allo scoperto e alla pari, ripristinando quella condizione di equilibrio che deve essere mantenuta per favorire la competitivitàAnonimoRe: NON Ripeteremo gli stessi errori del passato
> E' solo in questo momento che si dovrebbe> introdurre la questione open o closed,> insieme a> tutte le altre scelte di dettaglio.ma tu vai a spiegare aspetti di design del software e di progettazione a zap che di mestiere fa l'oratore?ma lui che ne sa che li vero problema del software nelle PA e' che nno e' progettato o e' progettato male?che ne sa che i problemi prescindono dall'OS usato?per lui basta che metti linux e i problemi si risolvono da solicome se mettendo linux l'ingegnere che c'ha "gli amici" non progetti ugualmente a costi esorbitanti una cosa che non funziona...ciaoAnonimoRe: Ripetere gli stessi errori del passato.
- Scritto da: ..ooOOOoo..> > [snip]> chi lo fa? Chi lo paga? Viene fatto gratis?Viene fatto dopo aver indetto un regolare concorsoper l'assegnazione di un appalto, concorso al qualepossono partecipare tutti coloro che hanno lecompetenze necessare. Ovviamente non viene fattogratis ma, almeno in teoria, il concorso garantisceche il costo sia quello minimo ottenibile dalmercato. L'importanza dell'Open Source e' che NON predicacose MIRACOLOSE (e quindi impossibili), ma solocose NORMALI.OscaroAnonimoMorale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGLIO
Le prime proposte di legge per l'utilizzo dell'Open Source sono venute dalla sinistra parlamentare con TRE DDL: Cortiana-Verdi, http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/16976.htmFolena-DS, http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/17207.htmCima-Misto/Verdi, http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18248.htmfin dall'anno scorso.Da subito il FUD filo-monopolista(microsoft) ha cercato di utilizzare il classico sistema del DIVIDI-ET-IMPERA: mettere una fazione del mondo open source contro l'altra.Così han creduto di poter fare, relegando l'Open SOurce a un fenomeno esclusivamente desiderato dall'ala progressista o sinistra del Paese.Ma la mazzata a questi "piccoli machiavelli" è arrivata dall'accettazione del valore dell'Open Source anche da parte della destra, nella figura autorevole del Ministro per l'INNOVAZIONE (parola molto evocativa, quest'ultima).Anche se un po' tardiva (rispetto ai passi mossi da altri partner europei come Francia, Germania, Regno Unito) questa mossa svela quello che molti andavano dicendo da anni e cioè che l'Open Sourcee DI TUTTI, è RES PUBLICA, un bene di tutti (o almeno di tutti coloro che non abbiano a cuore SOLO interessi di singoli monopoli)Dove sono, ora, coloro che parlavano di LINUX come di fenomeno da Centro Sociale, bollandolo come "sinistro" tout-court ?Che commentino quel che compare su questo sito ministeriale, se ne hanno la faccia:http://www.mininnovazione.it/ita/comunicati/2002_11_08.shtmlIl Ministro (non un oscuro portaborse) di un governo di Centro-Destra vuole introdurre l'Open Source nell'Amministrazione Pubblica, riconoscendone i vantaggi e smentendo le menzogne che i soliti int?r?$$ati credevano di poter vendere (insieme alle loro licenze)Qui muoiono tutte le loro argomentazioni che miravano a bollare come DI PARTE gli argomenti pro-Open-Source.O meglio: se l'Open Source è DI PARTE, è solo perché costoro non hanno a cuore la RES PUBLICA, ma solo la RES LOROAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGLIO
Mai pensato di curarti?Rilassati!Il pc è una macchina, una cosa. Il sistema operativo è un mezzo per utilizzare questa cosa.Non una divinità da riverire.Ben venga l'opensource, ma...rilasssati un pochettino!AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è OK !
- Scritto da: dottore> > Mai pensato di curarti?sei lo stesso medico che Stalin usava per dare del folle ai dissidenti sovietici e li mandava a Gorkij?Lo dico perché è la stessa tecnica da purga staliniana: dare del disturbato e dell'alienato all'avversario per aver modo di non trattare delle sue TESI e dei suoi ARGOMENTI.Hai mai pensato di non dare del folle a chi esprime le proprie opinioni ma di discuterle in modo civile senza atteggiarti (pur bonariamente e paternalisticamente, come sembri voler fare) a tutore del tuo interlocutore?In breve: hai qualcosa da dire in merito alla mia principale TESI, secondo cui L'Open Source non ha una paternità politica destra o sinistra ma è DI TUTTI ?AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è OK !
- Scritto da: zap> > > - Scritto da: dottore> > > > Mai pensato di curarti?> > sei lo stesso medico che Stalin usava per> dare del folle ai dissidenti sovietici e li> mandava a Gorkij?> > Lo dico perché è la stessa tecnica da purga> staliniana: dare del disturbato e> dell'alienato all'avversario per aver modo> di non trattare delle sue TESI e dei suoi> ARGOMENTI.> > Hai mai pensato di non dare del folle a chi> esprime le proprie opinioni ma di discuterle> in modo civile senza atteggiarti (pur> bonariamente e paternalisticamente, come> sembri voler fare) a tutore del tuo> interlocutore?> > In breve: hai qualcosa da dire in merito> alla mia principale TESI, secondo cui L'Open> Source non ha una paternità politica destra> o sinistra ma è DI TUTTI ?Ti invitavo solo a rilassarti.Dai tuoi messaggi sembri sempre sul piede di guerra.Ti consigliavo solo di usare toni +pacati per il tuo bene.Se non ti va di seguire questo consiglio, fatti tuoi, sai a me cosa me ne frega.Se poi quando una ti da un consiglio lo accusi di pratiche staliniane, vuol dire che l'aiuto offerto è arrivato tropo tardi.P.S. Non so se hai letto/capito quello che ho scritto, ma i contenuti gli approvo, disapprovavo la forma.AnonimoTROLL
No, non è capace di rispondere e di dialogare...perché come tutti i linux-fanatici appena gli fai notare qualcosa ti dicono "TROLL TROLL" sai come i bimbi all'asilo? (senza volerli offendere)...si dice che alcuni quando iniziano a dire TROLL TROLL alla fine sbavino anche un po' ed inizino a sudare... vabbe'... problemi loro...certo che è proprio comico che gli stessi sostenitori di linux oggi fossero gli stessi di os/2... propensione ad essere perdenti?AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
- Scritto da: dottore> > Mai pensato di curarti?> Rilassati!non mi sembrava agitato o ammalato> Il pc è una macchina, una cosa. Il sistema> operativo è un mezzo per utilizzare questa> cosa.> Non una divinità da riverire.> > Ben venga l'opensource, ma...> rilasssati un pochettino!http://www.gnu.org/gnu/thegnuproject.it.htmlAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
> http://www.gnu.org/gnu/thegnuproject.it.htmlroba da spaccare il culo a picconate!AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
> Così han creduto di poter fare, relegando> l'Open SOurce a un fenomeno esclusivamente> desiderato dall'ala progressista o sinistra> del Paese.> male per chi ci e' cascatoe poi un DDL non vuol dire nullabisogna vedere ni concreto cosa e come proponeproporre open source in generale non significa nulla> > Ma la mazzata a questi "piccoli machiavelli"> è arrivata dall'accettazione del valore> dell'Open Source anche da parte della> destra, nella figura autorevole del Ministro> per l'INNOVAZIONE (parola molto evocativa,> quest'ultima).vedo che l'hai studiato bene machiavelliscommeto che sei uno di quelli che crede che machiavelli abbia coniato"il fine giustifica i mezzi"> Anche se un po' tardiva (rispetto ai passi> mossi da altri partner europei come Francia,> Germania, Regno Unito) questa mossa svela> quello che molti andavano dicendo da anni e> cioè che l'Open Source> e DI TUTTI, è RES PUBLICA, un bene di tutti> (o almeno di tutti coloro che non abbiano a> cuore SOLO interessi di singoli monopoli)> o madonnae io che pensavo che si parlasse di software applicativoquesto mi paragona l'open source al Colosseo...> Dove sono, ora, coloro che parlavano di> LINUX come di fenomeno da Centro Sociale,> bollandolo come "sinistro" tout-court ?> sempre a fare polemica eh?> O meglio: se l'Open Source è DI PARTE, è> solo perché costoro non hanno a cuore la RES> PUBLICA, ma solo la RES LORO> ma che stai a di?qui la valutazione non va fatta se l'open source e' di destra, di sinistra o moderato!!!!sei uguale a quelli che dicono che e' da centro sociale allora!qui bisogna capire come e in che misura l'open source puo' rimpiazzare il software ESISTENTE nei vari ministeri.A che costi e fare un confronto con altre soluzionipunto.Altrimenti, se la valutazione prescinde dal merito e da dati reali, e' semrpe e comunque di parte!sveglia!ciaoAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è OK
- Scritto da: maks> > > Così han creduto di poter fare, relegando> > l'Open SOurce a un fenomeno esclusivamente> > desiderato dall'ala progressista o> sinistra> > del Paese.> > > > male per chi ci e' cascatooppure bene per chi li voleva strumntalizzare> > Anche se un po' tardiva (rispetto ai passi> > mossi da altri partner europei come> Francia,> > Germania, Regno Unito) questa mossa svela> > quello che molti andavano dicendo da anni> e> > cioè che l'Open Source> > e DI TUTTI, è RES PUBLICA, un bene di> tutti> > (o almeno di tutti coloro che non abbiano> a> > cuore SOLO interessi di singoli monopoli)> > > > o madonna> e io che pensavo che si parlasse di software> applicativo> questo mi paragona l'open source al> Colosseo...e lo ribadisco. > > Dove sono, ora, coloro che parlavano di> > LINUX come di fenomeno da Centro Sociale,> > bollandolo come "sinistro" tout-court ?> > > > sempre a fare polemica eh? una chiamata di responsabilità (per chi ha il coraggio di sostenere le proprie idee)> > O meglio: se l'Open Source è DI PARTE, è> > solo perché costoro non hanno a cuore la> RES> > PUBLICA, ma solo la RES LORO> > > > ma che stai a di?ho cominciato un thread, se non te ne sei accorto.> qui la valutazione non va fatta se l'open> source e' di destra, di sinistra o> moderato!!!!e allora non avevei alcun motivo di rispondere al mio messaggio, perché è di QUESTO che parlavo.Sei fuori argomento in questo thread.(O vuoi far polemica?)AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è OK
> > qui la valutazione non va fatta se l'open> > source e' di destra, di sinistra o> > moderato!!!!> > e allora non avevei alcun motivo di> rispondere al mio messaggio, perché è di> QUESTO che parlavo.> ma se hai tirato fuori addirittura machiavelli!> Sei fuori argomento in questo thread.> > (O vuoi far polemica?)ihihihiihihifai riderefaccio come temi appello all'articolo 21 della costituzione!cos'e' fai come ai tempi d stalin?non mi vuoi permettere di esprimere la mia opinione?e il mio diritto a fare polemica? :)AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
- Scritto da: maks> ma che stai a di?ma che stai a di te?> qui la valutazione non va fatta se l'open> source e' di destra, di sinistra o> moderato!!!!qui dove? lui ha espresso un giudizio sulle cazzate tese a screditare il fenomeno del software libero, tutto qui.> sei uguale a quelli che dicono che e' da> centro sociale allora!> qui bisogna capire come e in che misura> l'open source puo' rimpiazzare il software> ESISTENTE nei vari ministeri.> A che costi e fare un confronto con altre> soluzioni> punto.> Altrimenti, se la valutazione prescinde dal> merito e da dati reali, e' sempre e comunque> di parte!NO non e' una questione tecnico/economica, lo sarebbe se la PA fosse un azienda; io esigo che con i soldi delle mie tasse vengano sviluppate soluzioni che garantiscano la massima trasparenza e che mi permettano di usare a mia volta (nel caso ne avessi bisogno) tali soluzioni (dato che le ho pagate anche io). > sveglia!esatto sveglia!! la PA non e' una ditta privata lo capisci? Non puoi applicare una mera analisi costi benefici sotto il profilo tecnico/economico come faresti in un azienda.> > ciaoAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
> NO non e' una questione tecnico/economica,> lo sarebbe se la PA fosse un azienda; io> esigo che con i soldi delle mie tasse> vengano sviluppate soluzioni che> garantiscano la massima trasparenza e che mi> permettano di usare a mia volta (nel caso ne> avessi bisogno) tali soluzioni (dato che le> ho pagate anche io).> tu non puoi esigere nulla!ecco dove sta il vero problema!tu esigi eleggendo il governo, che poi mette nelle PA i responsabili!altrimenti dovrebbero chiederti ogni volta se sei d'accordoquesta e' la repubblica...quella che dici tu e' la democrazia, che non esistenella realta'> > sveglia!> esatto sveglia!! la PA non e' una ditta> privata lo capisci? Non puoi applicare una> mera analisi costi benefici sotto il profilo> tecnico/economico come faresti in un> azienda.ah no?cosi' facciamo come negli oispedali dove fino a 5 anni fa pagavano lo spezzatino quanto il filetto?e quello non e' spreco?suvvia!le PA devono essere efficenti e interoperanticome non mi interessaci vuole un progetto, non questo o quel software!!!ciaoAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
- Scritto da: maks> o madonna> e io che pensavo che si parlasse di software> applicativo> questo mi paragona l'open source al> Colosseo...Guarda che è stata Microsoft la prima a voler usare mezzi politici, come la campagna di pressioni che ha condotto nei confronti di politici di destra e di sinistra per spingerli ad approvare le leggi che facevano comodo in primo luogo a lei. Mi sembra impossibile che ci sia ancora qualcuno che creda al prodotto proprietario come migliore alternativa per l'amministrazione pubblica, dove le esigenze di contenimento dei costi e libertà nel gestire le licenze sopravanzano di gran lunga la necessità di software particolarmente potenti o specializzati. Fino a quando non è esistita alcuna cultura informatica nella classe dirigente ci siamo affidati ciecamente a una multinazionale americana, oggi esistono dei mezzi per ridurre la nostra dipendenza e nell'inseguire un simile obiettivo non ci vedo nulla di strano. Il software proprietario nella P.A. è battuto in partenza e non per i suoi meriti o demeriti ma proprio per la sua filosofia. Poi, sei libero di chiamarla politica se vuoi ma è un semplice legame di causa-effetto.Alberto ScalaAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
Basta, zap! devi tacere! devi stare zitto! le cose che dici sono molto pericolose per noi del monopolio, se la gente ti dovesse ascoltare potremmo perdere il controllo degli utenti! Come sarebbe tranquilla la vita se non ci fossero i dissidenti come Zap, che con grande coraggio si espongono in prima persona per denunciare il MONOPOLIO del MONOPOLISTA! Possiamo comprare presidenti, giudici e processi, ma ZAP the untouchable e' l'ultimo avamposto dell'onesta' intellettuale! Zap, per pieta', limita la tua foga di giustizia e dacci ancora pochi giorni di tempo! Stiamo infatti preparando i sorgenti sotto gpl di Office e Windows XP, in modo da poterli donare alla buona comunita' degli hacker che potranno poi farne il debug! Ti imploriamo, ancora qualche giorno, giusto il tempo di finire la fusione con REDHAT, grande paladino della giustizia!Anonimo*** TROLL DETECTED ***
AnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
- Scritto da: Monopolista...niente di commentabile, in quanto non inerente al theadfose questo sig. è interessato a leggere la nota Istituzione della commissionehttp://www.mininnovazione.it/ita/comunicati/2002_11_08.shtmlAnonimoRe: Morale: per la RES PUBLICA, Open Source è MEGL
- Scritto da: zap> http://www.mininnovazione.it/ita/comunicati/2Zap quando sei cosi' laconico e determinato ci spaventi ancora di piu'. MICROSOFT ha veramente PAURA.(delle persone idealiste ma ignoranti...)AnonimoBello!
Un buon inizio!Non c'e` altro da dire!!!----Non ho notato post di ZioBill.. E` evidente che non ha argomenti seri contro l'open source (come sempre, del resto..)AnonimoRe: Bello!
S.L.,sei quel Luca che scrive su PI?Se cosi' fosse mi pentirei profondamente di aver firmato la petizione.AnonimoRe: Bello!
- Scritto da: Lol> > > S.L.,sei quel Luca che scrive su PI?> Se cosi' fosse mi pentirei profondamente di> aver firmato la petizione.No. E io me la prendevo solo con uno che non argomenta MAI tutti sui discorsi anti-Open Source. Lo so, era fuori luogo, ma ogni tanto ce vo!!! Sai qui e` pieno di gente che spara senza basare su un ragionamento serio quel che dice.. Es. "Il tal sistema fa schifo!" e poi non ti spiega il perche di tal pensiero, anzi, magari non l'ha mai usato (e lo dice!). Saro` esagerato.. ma mi pare il minino, qualunque cosa si stia discutendo.Ciao!AnonimoIl grande prof. Meo gets it!
Il prof. Meo a capo della commissione?!?Incredibile, non avrebbero potuto scegliere meglio. Ho assistito a due o tre sue presentazioni sul Free Software, e oltre a essere divertentissimo, dimostra una comprensione della materia, anzi direi un'empatia con motivazioni e scopi del fenomeno, assolutamente fuori dal comune.Ripeto, incredibile.AnonimoRe: Il grande prof. Meo gets it!
- Scritto da: tekNico> Il prof. Meo a capo della commissione?!?è proprio così. Quando l'ho letto non ci volevo credere :-) > Incredibile, non avrebbero potuto scegliere> meglio. o peggio (per altri)> Ho assistito a due o tre sue presentazioni> sul Free Software, e oltre a essere> divertentissimo, dimostra una comprensione> della materia, anzi direi un'empatia con> motivazioni e scopi del fenomeno,> assolutamente fuori dal comune.> > Ripeto, incredibile.ne vedremo delle BELLE, fra tre mesiAnonimolibero software
"libero software in libero stato".. bella frase.è proprio ora di smetterla, di pagare milioni in licenze per prodotti che potrebbero facilmente essere sostituiti con prodotti open. e in particolare con prodotti non-microsoft, visto che il mercato è dominato da questa società.nonstante, ad esempio, il prodotto ms-office sia migliore delle alternative open, imho è stupido spendere per comprarne licenze per ogni macchina.perchè la stragrande maggioranza degli impiegati non sa e non avrà mai bisogno di usare le funzioni "avanzate" che questo prodotto può vantare sulla concorrenza. allora perchè spendere di più, e perchè dipendere da un'unica azienda?è ora che anche lo stato si "liberi" dalla dipendenza ms.Anonimopiccolezze
non ho letto tutti i commenti, sono troppiPremesso opensource <> GPLprimo caso:Ti fornisco il programma opensource, ma nella licenza ti proibisco di darlo a ditte esterne se non con mio permesso, cosi tu hai i sorgenti ma devi sempre passare da me.secondo caso:Ti do i sorgenti ma i programmi registrano in un formato proprietario (mio), se uno vuole modificare questo programma ed usare il mio formato deve pagare la mia ditta oppure cambia formato di registrazione.Altra osservazione:Esistono programmi opensource per la PA?Non è che il programma se prima costava 100 con i sorgenti viene a costare 300 o piu', dopotutto la ditta deve difendere i suoi interessi nel caso in cui il cliente va a farsi modificare il programma da un'altro.AnonimoRe: piccolezze
- Scritto da: pippo75> non ho letto tutti i commenti, sono troppi> > Premesso opensource <> GPL> > primo caso:> Ti fornisco il programma opensource, ma> nella licenza ti proibisco di darlo a ditte> esterne se non con mio permesso, cosi tu hai> i sorgenti ma devi sempre passare da me.soluzione: l'appalto sia per programma con licenza che non pone restrizioni di questo tipo (ad esempio sia sotto GPL)> secondo caso:> Ti do i sorgenti ma i programmi registrano> in un formato proprietario (mio), se uno> vuole modificare questo programma ed usare> il mio formato deve pagare la mia ditta> oppure cambia formato di registrazione.soluzione: l'appalto sia per programma che gestisca i dati in un formato libero> Altra osservazione:> Esistono programmi opensource per la PA?> Non è che il programma se prima costava 100> con i sorgenti viene a costare 300 o piu',> dopotutto la ditta deve difendere i suoi> interessi nel caso in cui il cliente va a> farsi modificare il programma da un'altro.soluzione: l'appalto viene dato alla azienda che chiede di menoAnonimoRe: piccolezze
- Scritto da: zap> > > - Scritto da: pippo75> > non ho letto tutti i commenti, sono troppi> > > > Premesso opensource <> GPL> > > > primo caso:> > Ti fornisco il programma opensource, ma> > nella licenza ti proibisco di darlo a> ditte> > esterne se non con mio permesso, cosi tu> hai> > i sorgenti ma devi sempre passare da me.> > soluzione: l'appalto sia per programma con> licenza che non pone restrizioni di questo> tipo (ad esempio sia sotto GPL)> E per tutti i programmi che devono mantenere la compatibilità con quello che è gia presente, magari database oracle, Db2 o altri proprietari, bisogna fare un misto, ma questo misto che tolleranza ha?un programma che usa delle librerie che deve essere open source, quste liberie devono essere con o senza sorgente.e se invece delle libererie si parlasse di un interprete di linguaggio, questo interprete deve dare i sorgenti oppure no.ciaoAnonimoRe: piccolezze
- Scritto da: pippo75> > > - Scritto da: zap> > > > > > - Scritto da: pippo75> > > non ho letto tutti i commenti, sono> troppi> > > > > > Premesso opensource <> GPL> > > > > > primo caso:> > > Ti fornisco il programma opensource, ma> > > nella licenza ti proibisco di darlo a> > ditte> > > esterne se non con mio permesso, cosi> tu> > hai> > > i sorgenti ma devi sempre passare da> me.> > > > soluzione: l'appalto sia per programma con> > licenza che non pone restrizioni di questo> > tipo (ad esempio sia sotto GPL)> > > > E per tutti i programmi che devono mantenere> la compatibilità con quello che è gia> presente, magari database oracle, Db2 o> altri proprietari, bisogna fare un misto, misto? tra sviluppato in OS e database esterno proprietario?non c'è problema se il database è supportato (e in genere le è) > un programma che usa delle librerie che deve> essere open source, quste liberie devono> essere con o senza sorgente.un programma OS può effettuare chiamate ad altri programmi (o a librerie) che non lo sono senza che comporti per questi alcuna conseguenza Le conseguenze compaiono quando qualcuno incorpora codice GPL in un suo programma, non quando un programma effettua genericamente chiamate ad altri applicativi> e se invece delle libererie si parlasse di> un interprete di linguaggio, questo> interprete deve dare i sorgenti oppure no.non necessariamente.Leggere:www.gnu.orgAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 11 nov 2002Ti potrebbe interessare