Roma – Siamo degli idioti. Tutte le volte che leggo notizie come quella sugli ultimi sviluppi della ormai annosa battaglia di domini fra Giorgio Armani e Luca Armani non riesco a non pensare che tutti noi siamo degli idioti. Per la precisione qualche milione di idioti.
Quando mi do e vi do dell’idiota non alludo al comune epiteto gergale ma alla radice greca della parola. Ho aperto un vocabolario per trovarla e recita così:
Dal greco Idiotes , “persona privata, semplice cittadino, quindi inesperto ignorante zotico.”
La nostra caratura di idioti da quando esiste Internet è aumentata in maniera formidabile. Da dietro le tastiere di questi computer fra loro collegati lo siamo, se possibile, molto più di un tempo. Magari nemmeno ce ne accorgiamo. Se volessi rincarare la dose forse potrei dire che in Italia lo siamo ancora più che altrove. Idioti alla ennesima potenza.
In una Internet collegata, fisicamente coesa da giganteschi fasci di bit siamo soli, inesperti , ignoranti e privati cittadini. Incapaci di qualsiasi tipo di azione comune. E’ questo dunque il ritratto di una straordinaria debolezza. Possedere fra le mani uno strumento tanto potente e usarlo in maniera così sciocca ed egoista. Come scavare un tunnel sotto una montagna per farci passare attraverso le biglie dei nostri giochi da spiaggia. A turno, in silenzio. Ognuno con le proprie palline.
Le nostre comunicazioni in rete sono controllate da soggetti terzi. Ogni giorno di più. Dicono sia per il nostro bene. Nel nostro calendario è ormai ogni giorno il giorno dopo l’undici settembre. La nostra privacy ridicolizzata da ragioni di polizia e (assai più spesso) di marketing, le nostre comunicazioni di posta elettronica intasate da messaggi non richiesti. I nostri spazi di confronto sottoposti a tentativi di normalizzazione, i siti web incanalati dentro assurde normative professionali. L’espressione del pensiero negli spazi elettronici sottoposta ormai con costante regolarità al delirio querulomane dei soggetti più vari. O di quelli più potenti che non devono pagarsi un avvocato perchè di avvocati ne stipendiano già a sufficienza. Le normative sui brevetti e sui marchi o le licenze di utilizzo del software o la possibilità di disporre legittimamente del pubblico dominio o di quanto si acquista, ogni giorno sottoposte a nuove più stringenti normative. Potenti lobby si scrivono da sole i testi da approvare in Parlamento e poveri politici interessati, o semplicemente assenti, le firmano. E noi qui, sempre da soli, dietro questi PC nell’illusione di essere finalmente all’interno di un sistema di comunicazione liberato dai flussi soliti dei vecchi media. La rivoluzione di Internet.
Ma quando mai.
Paghiamo prima per reati di pirateria informatica che magari non commetteremo. Ci è stato detto che è l’unica maniera per far quadrare i conti. Versiamo il nostro obolo quando acquistiamo un substrato di archiviazione. Tranne poi essere eventualmente perseguiti per le medesime ragioni che giustificano la tassa. Che abbiamo dodici anni o si sia ormai canuti settantenni. La legge non ammette distinzioni. E il dio denaro ancor meno. Perchè i bit scambiati in rete non sono quasi mai di quelli consentiti. E noi siamo quindi dei ladri. Senza troppi giri di parole. Siamo ladri anche se cantiamo “Buon Compleanno” ad una cena in un ristorante senza aver pagato le dovute royalties. Ladri senza sensi di colpa ma ladri. Magari col vestito della festa e il sorriso sulle labbra.
Idioti quindi. Semplici cittadini, ignoranti , perchè non consci dei nostri diritti e incapaci di percepire il controllo che li avvolge. E svogliati quando si tratterebbe di opporsi ai troppi che ci tirano elettronicamente la giacchetta. Così che la nostra misera giacchetta è ormai ridotta uno straccio impresentabile.
La Internet italiana ha ormai dieci anni e non esiste una sola seria associazione che tuteli gli interessi dei suoi utenti. Nessuna che ne dia una seppur minima numerica rappresentanza ogni qualvolta i controllori di Internet rivoltano Internet a loro piacimento. Ci sono stati, negli anni, esperimenti fallimentari in questo senso. Falliti perchè tutti noi siamo stati incapaci di animarli. Persone troppo private per capirne l’importanza. Zotici . Poi esistono le associazioni finte (inutile far nomi, basta una occhiata per riconoscerle) o le associazioni generiche dei consumatori dai nomi che conosciamo. Gente che non sa nulla dei grandi problemi della rete. Capaci di chiedere ingenuamente alla Procura di Roma la chiusura di rotten.com, come fece una di queste qualche tempo fa, ma del tutto inadatte a comprendere il nuovo universo digitale e le sue mille trappole.
Siamo seduti su di uno strumento di aggregazione potentissimo, incapaci di percepirne le possibilità. Magari impegnati, come facciamo da troppi anni, a cianciare di libertà digitali e diritto alla libera espressione del pensiero. Meglio se in un contraddittorio con i soliti noti che ci dicono che no, Internet è un pericolo per i nostri figli, e le chat, e la pedofilia e i terroristi che nascondono messaggi in codice dentro le foto porno e tutto il resto. Solite questioni. Pensieri piccoli, parziali, incapaci di descrivere il tutto.
Siamo persone private, semplici cittadini, zotici e ignoranti . Crediamo di navigare fra le onde dell’oceano e invece galleggiamo nella vasca da bagno di casa nostra. Di quello che accade di là dal bordo non sappiamo nulla. E soprattutto – quello che è peggio – non ci interessa. A meno che un giudice condanni il proprietario di un piccolo timbrificio a rifondere le spese legali ad uno degli uomini più ricchi del paese. Uno con il suo stesso identico cognome. Piccole storie in grado di smuoverci per qualche minuto e di farci pensare come potrebbe essere se davvero qualche decina di migliaia di persone fosse in grado di impegnare una piccola parte delle proprie energie per qualche buona causa come questa. Ma è inutile illudersi: tutto cio’ non accade e ognuno di noi se ne sta a mollo nella propria vasca, in attesa che qualcuno fra i tanti pretendenti venga a togliere il tappo. Ed allora di tutti i nostri sogni non resterà – e tocca dirlo, “finalmente” – più nulla. Magari non è la maniera migliore per chiudere un anno. Oppure forse sì. Siamo degli idioti. Buon anno a tutti.
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filtri bayesani
Da quando utilizzo il filtro bayesano di spamprobe mi sono lasciato alle spalle i miei problemi di spam (circa 100/150 mail di spam nelle 24 ore). g.AnonimoRe: filtri bayesani
sarebbe?AnonimoRe: filtri bayesani
Guarda qua: http://email.about.com/cs/bayesianfilters/a/bayesian_filter.htmAnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> sarebbe?Si usa la statistica per stabilire se una mail è spam. Praticamente il programma analizza le parole presenti e per ogni parola sospetta viene associatà una percentuale di spam. Se la somma totale della percentuale supera il 100% l'email viene filtrata. Se il programma sbaglia, l'utente segnala la cosa al programma e questo "apprende" modificando le percentuali delle parole sospette presenti nel database.Consiglio il freeware SpamihilatorCiao a TuttiAnonimoRe: filtri bayesani
Ottimo, anche,http://keir.net/k9.htmlAnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > sarebbe?> > Si usa la statistica per stabilire se una> mail è spam. Praticamente il programma> analizza le parole presenti e per ogni> parola sospetta viene associatà una> percentuale di spam. Se la somma totale> della percentuale supera il 100% l'email> viene filtrata. Se il programma sbaglia,> l'utente segnala la cosa al programma e> questo "apprende" modificando le percentuali> delle parole sospette presenti nel database.> > Consiglio il freeware Spamihilator> > Ciao a Tutti e io ringrazio sentitissimamente.ci sono filtraggi da mailserver oppure è tutta roba per client?AnonimoMozilla!
- Scritto da: Anonimo> sarebbe?Se ti scarichi firebird (www.mozilla.org) oppure l'intero mozilla, avai un browser velocissimo con tanto di filtro bayesiano.Sandro kensanRe: Mozilla!
- Scritto da: Sandro kensan > Se ti scarichi firebird (www.mozilla.org)ooops thunderbird come ha detto avion...Sandro kensanRe: filtri bayesani
Io uso Thunderbird. 8)AvionRe: filtri bayesani
...Che usa i filtri bayesiani :)Consiglio di usare come appoggio questo minuscolo freeware Http://keir.net per non abbandonare il vostro solito client di posta :)AnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> ...Che usa i filtri bayesiani :)Appunto 8)Sono migrato a Thunderbird perché ormai non avevo nemmeno voglia di scaricarla, la posta. :)Troppo spam. :@AvionRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> ...Che usa i filtri bayesiani :)> > Consiglio di usare come appoggio questo> minuscolo freeware Http://keir.net per non> abbandonare il vostro solito client di postaSe uno non vuole abbandonare il client di posta (se è OE non è un gran dolore) esistono oltre a K9 e il già citato Spamhilator (Bayesiano + vari plugins come BadWord o non-RFC) SpamPal (Free e Open Source) SpamPal lavora con le DNSBL e come plugins ci sono sia il BadWord che il Bayesiano (e anche altri)naturalmente ogni Plugins può essere attivato o disabilitato secondo le proprie esigenze.Le liste DNSBL vedono lo provenienza dello spam ma il programma deve interrogarle ogni volta che riceve un messaggio, i tempi di risposta delle liste possono essere immediati oppure no, queste possono essere sovraccariche o addirittura sotto attacco, da qui il pregio di avere un programma che lavora con diverse tecniche.Il vantaggio del Bayesiano è che non rallenta in nessun modo lo scaricamento della posta e che non interferisce con l'antivirus, molti programmi antispam richiedono infatti una riconfigurazione o la disabilitazione del controllo antivirus della postaLo svantaggio del bayesiano è che va addestrato continuamente e una variazione dello spam costringe a un nuovo training, confermo comunque la grandissima efficacia e funzionalità dell' antispam Bayesiano integrato in Mozilla/ThunderbirdAnonimoRe: filtri bayesani
> Da quando utilizzo il filtro bayesano di> spamprobe mi sono lasciato alle spalle i> miei problemi di spam (circa 100/150 mail di> spam nelle 24 ore). il problema dello spam non e' solo quello della tua mailboxche e' solo la punta dell'iceberg Il problema e' che se tu ricevi 10 mail non sollecitate, sono passati sulla rete n mila byte, che non sarebbero mai dovuti neanche partire.Cio' causa grossi problemi di sovraccarico delle reti, nonostante i dati che passano non siano stati richiesti da nessunoIl problema va risolto alla radiceimpedendo di fatto l'invio dello spamperche' alla fine i filtri baesyan non sono altro che una sorta di euristiche che predicono con una certa percentuale se una email e' o no spamci vuole poco a fregarli...la famosa email "Dear friend, I am the business manager of Nigerian ..."diventa"De ar fri end ..."poi con opportune formattazioni html il testo e' perfettamente leggibile...e il filtro non capisce...e tu devi metterti a cliccare sulla mail e dirgli che e' spame quelli ricambiano il testo e tu a ricliccaree cosi' via...alla fine si torna sempre al fatto che occorre l'intervento umano per queste cose..finche' sara cosi' lo spam non si vince..AnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> il problema dello spam non e' solo quello> della tua mailbox> che e' solo la punta dell'iceberg > Il problema e' che se tu ricevi 10 mail non> sollecitate, sono passati sulla rete n mila> byte, che non sarebbero mai dovuti neanche> partire.Beh, per me e' comunque problematico, forse piu' dell'intasamento della rete. A tal proposito mi sai indicare statistiche in merito? > ci vuole poco a fregarli...> la famosa email > "Dear friend, I am the business manager of> Nigerian ..."> diventa> "De ar fri end ..."> poi con opportune formattazioni html il> testo e' perfettamente leggibile...> > e il filtro non capisce...Dal mio primo post ho ricevuto sino ad ora (11:45) 40 messaggi di spam regolarmente catalogati come tali e solo 1 erroneamente catalogato come buono.Certo, ci ho messo un paio di mesetti di allenamento ad addestrarlo ma ora sono estremamente soddisfatto.g.AnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > il problema dello spam non e' solo quello> > della tua mailbox> > che e' solo la punta dell'iceberg > > Il problema e' che se tu ricevi 10 mail> non> > sollecitate, sono passati sulla rete n> mila> > byte, che non sarebbero mai dovuti neanche> > partire.> > Beh, per me e' comunque problematico, forse> piu' dell'intasamento della rete. A tal> proposito mi sai indicare statistiche in> merito? > > > ci vuole poco a fregarli...> > la famosa email > > "Dear friend, I am the business manager of> > Nigerian ..."> > diventa> > "De ar fri end ..."> > poi con opportune formattazioni html il> > testo e' perfettamente leggibile...> > > > e il filtro non capisce...> > Dal mio primo post ho ricevuto sino ad ora> (11:45) 40 messaggi di spam regolarmente> catalogati come tali e solo 1 erroneamente> catalogato come buono.> > Certo, ci ho messo un paio di mesetti di> allenamento ad addestrarlo ma ora sono> estremamente soddisfatto.> > g.Per quanto ne so spamassassin e i filtribayesiani con le formattazioniHTML, oppure con le parolescritte inframmezzate da spazi o punti(T.I.P.O. C.O.S.I.') non lo freghi. Invece ultimamente sista diffondendo uno spam molto subdolo, in gradodi ingannare i filtri bayesiani. Praticamente tiinviamo un email molto ma molto corta, formattata sia HTML che testo (ovviamente la versione HTML non e' l'esattacopia di quella in testo semplice). Ambeduecontengono un semplice LINK e un'immagineper fare l'auto-bannering. In mezzo delle paroleestratte da un dizionario (es. zebra, coyote, carro, finestra).E questi riescono a fregare i filtri bayesiani. Accidentiqualcuno sa qualche contromossa?Mi sa che tra un po' i filtri antispam dovranno esseredotati di un correttore ortografico e grammaticale...Ciao.AnonimoRe: filtri bayesani
> Dal mio primo post ho ricevuto sino ad ora> (11:45) 40 messaggi di spam regolarmente> catalogati come tali e solo 1 erroneamente> catalogato come buono.> vedi, quell'uno lo hai riconosciuto a occhionon automaticamenteper cui l'uomo e' ancora necessariospecie se non _puoi_ permeterti di perdere neancheuna emailAnonimoRe: filtri bayesani
vero... purtroppo quando l'smtp del caso ti deposita la mail nella tua casella... la battaglia contro lo spam è persa.non importa che i filtri te la nascondano alla vista sul tuo client... il danno maggiore è già stato fatto.lo spam deve venire bloccato alla fonte... e non è facile...a.(cmq i filtri del mozillone lavorano bene...)AnonimoRe: filtri bayesani
- Scritto da: Anonimo> lo spam deve venire bloccato alla fonte... e> non è facile...ma questo è compito delle autorità e dei provider!Finchè questi non intervengono ci si difende come si può :(Io uso Pegasus Mail e dopo un certo apprendistato riesco a filtrare 90% ed oltre, inoltre ho la possibilità di intervenire direttamente sul server pop3 (ad es. per bloccare certi tipi di spam conclamati e persistenti).SmitersonAnonimoSpam, ma perchè i pop-ups?
Spam, Spam ma perchè i pop-ups sono forse da meno? come webmaster la mia email è resa pubblica e devo dire che nella mia casella di posta non manca certo lo spam (minimo una quindicina al giorno), a mio avviso devo ammettere però che trovo molto più invadenti i vari pop-ups che si aprono visitando i vari siti nella rete i quali il più delle volte sono incizzati da siti che poi aprono i famosi Dialer, che se non sei più che veloce a chiudere la finestra ti si ripresentano più volte. Ho inserito nel mio computer da circa un mese un programmino che ovvia a questa incovenienza ebbene ad oggi ne ha bloccati 8742, ora tornando allo Spam 15 messaggi di media al giorno sono al massimo 450 in un mese e non raggiungono ne mai potrebbero raggiungere la quantità e la pericolosità dei pop-ups, quindi per quanto mi riguarda se questa è una guerra ce n'è una ben più importante e più pericolosa da affrontare visto che se non si ha una email pubblica c'è veramente ben poco da temere dallo Spam non credete? Auguri a tutti.AnonimoRe: Spam, ma perchè i pop-ups?
- Scritto da: Anonimo> ammettere però che trovo molto più invadenti> i vari pop-ups che si aprono visitando i> vari siti nella reteBeh, mi pare che questo e' un altro problema. Senz'altro importante, ma interessa piu' l'utente casalingo che naviga che l'utilizzatore di una mailbox per lavoro (inoltre molti browser permettono di bloccarli). Uno dei problemi centrali dello spam e' che rende difficoltose le comunicazioni via email, che sono uno degli assi portanti dell'economia. C'e' un numero enorme di persone che scambia email ogni giorno e che non utilizza il world wide web se non occasionalmente. > tornando allo Spam> 15 messaggi di media al giorno sono al> massimo 450 in un meseVedo numerosi utenti professionali ricevere un volume del genere in un giorno (e io stesso sono tra questi - ovviamente quasi tutto bloccato, il volume lo vedo dai logs).> affrontare visto che se non si ha una email> pubblica c'è veramente ben poco da temere> dallo Spam non credete? No, perche' i trojans raccolgono gli indirizzi all'interno dei PC che hanno infettato e li spediscono agli spammers. Quindi per iniziare a ricevere spam e' sufficiente che un qualunque proprio corrispondente, o qualcuno che riceve una mailing list a cui si partecipa, sia rimasto infettato. A quel punto l'indirizzo e' "andato", indipendentemente dagli sforzi fatti per non farlo apparire pubblicamente.> Auguri a tutti. Altrettanto!furioRe: Spam, ma perchè i pop-ups?
- Scritto da: Anonimo> i vari pop-ups che si aprono visitando i> vari siti nella rete i quali il più delle> volte sono incizzati da siti che poi aprono> i famosi Dialer, che se non sei più che> veloce a chiudere la finestra ti si> ripresentano più volte.Davvero? Incredibile. Com'è che funzionerebbe, sta roba?http://www.mozilla.org/products/mozilla1.x/http://www.mozilla.org/products/firebird/AnonimoRe: Spam, ma perchè i pop-ups?
I pop-up sono un problema ESCLUSIVO di Internet Exploder. Buttalo, scegli un altro browser (Mozilla, Firebird, Opera, Camino, Safari etc.....) e avrai in più Tabbed browsing, Pop-Up blocking, Mouse Gestures e.........sicurezza.AnonimoRe: Spam, ma perchè i pop-ups?
- Scritto da: Anonimo> I pop-up sono un problema ESCLUSIVO di> Internet Exploder. > Buttalo, scegli un altro browser (Mozilla,> Firebird, Opera, Camino, Safari etc.....) e> avrai in più Tabbed browsing, Pop-Up> blocking, Mouse Gestures> e.........sicurezza.A proposito, ho inventato un metodo per trarre in inganno mozilla e derivati a partire dal famoso exploit dello %01@in realtà non inganna tanto il browser quanto l'utente non attentissimo.devo ricordarmi di postarlo sul forum di mozilla: la soluzione semplice è una finestra d'avviso che informa che l'indirizzo contiene una @ e che non c'è la garanzia che si stia visitando il sito dichiarato :sAvionmainsleaze : ma che vordì?
ma che cavolo di parola è? che vuol dire???AnonimoRe: mainsleaze : ma che vordì?
> Domanda in italiano su parola gergale in> inglese, risposta "cerca su google una> parola che ammetto sia incomprensibile,> guarda, ti aiuto, permo io il tastone di> google, ma la risposta comunque te la metto> in inglese e se usi internet datti una mossa> che DEVI imparare l'inglese"Non necessariamente, puoi anche cercare su google chiedendo solo pagine in italiano e trovi subito http://www.collinelli.net/antispam/as0140.htm che fa parte dell'ottima serie di pagine di Leonardo Collinelli.> Ringrazio comunque il sig.Furio perchè molti> del suo calibro non si abbassano a parlare> con i comuni mortali.Beh, non e' questione di "abbassarsi". Se viene da me uno studente e mi chiede qualcosa su argomenti di fisica che insegno, cerco di rispondergli nel modo piu' preciso possibile e mi accerto che capisca. Ma quello e' parte del mio lavoro. Invece nessuno mi paga per fare volontariato antispam, faccio molte cose in questo campo rubando tempo al sonno e alla famiglia, e devo operare delle scelte. Ammetto di mettere la didattica antispam verso il pubblico a una priorita' assai piu' bassa rispetto ad azioni che portano all'eliminazione di spammers, specie quando si tratta di cose che si trovano gia' sul tutorial di Collinelli.furioRe: mainsleaze : ma che vordì?
- Scritto da: furio> > Domanda in italiano su parola gergale in> > inglese, risposta "cerca su google una> > parola che ammetto sia incomprensibile,> > guarda, ti aiuto, permo io il tastone di> > google, ma la risposta comunque te la> metto> > in inglese e se usi internet datti una> mossa> > che DEVI imparare l'inglese"> > Non necessariamente, puoi anche cercare su> google chiedendo solo pagine in italiano e> trovi subito> http://www.collinelli.net/antispam/as0140.htm> > > Ringrazio comunque il sig.Furio perchè> molti> > del suo calibro non si abbassano a parlare> > con i comuni mortali.> > Beh, non e' questione di "abbassarsi". Se> viene da me uno studente e mi chiede> qualcosa su argomenti di fisica che insegno,> cerco di rispondergli nel modo piu' preciso> possibile e mi accerto che capisca. Ma> quello e' parte del mio lavoro. Invece> nessuno mi paga per fare volontariato> antispam, faccio molte cose in questo campo> rubando tempo al sonno e alla famiglia, e> devo operare delle scelte. Ammetto di> mettere la didattica antispam verso il> pubblico a una priorita' assai piu' bassa> rispetto ad azioni che portano> all'eliminazione di spammers, specie quando> si tratta di cose che si trovano gia' sul> tutorial di Collinelli.> mi trovo d'accordo sul fatto che rispondere alla domanda in maniera diretta (dire che cosa significa quel termine) implicava n.1 risposta e otteneva risultato IMMEDIATO, mentre dire dove trovare la risposta implicava sempre n.1 risposta da parte del sig. Furio, ma non dava risultato immediato.Per chi risponde il numero di risposte è sempre lo stesso: non voler dare il risultato immediato è solo una scelta di stile, molto molto usata tra i "detentori del sapere".rispondere direttamente non avrebbe fatto perdere tempo a lei.Devo per altro riconoscere che il commentatore avrebbe tranquillamente potuto andare a cercare con google.devo però nuovamente riconoscere che non avrebbe avuto nulla da cercare se si fosse usata una terminologia meno inutilmente gergale.E devo poi ri riconoscere che il sig. Furio è stato ed è comunque utilissimo, molto gentile a rispondere e sono felice che faccia quel che fa per tutti noi.Saluti a tutti; più voglia di comunicare seriamente, di collaborare, di aiutarsi a tutti! E buon Natale! :)AnonimoRe: mainsleaze : ma che vordì?
> Per chi risponde il numero di risposte è> sempre lo stesso: non voler dare il> risultato immediato è solo una scelta di> stile, molto molto usata tra i "detentori> del sapere".Oppure da chi ne capisce poco e riporta pari pari una risposta alla domanda "sentita in giro da qualche parte" :DNon sara' questo il caso ma moooltissimi fanno cosi', per far credere di sapere.Questi diventano nervosi ed arroganti se trovano qualcuno che fa altre domande per approfondire l'argomento oppure l'argomento lo conosce gia' e vuole verificare la preparazione di chi gli sta di fronte. :DLa maggior parte degli "smanettoni" compie operazioni sul pc senza sapere il perche', a volte, funzionano ed azzardando spiegazioni inframezzando termini tecnici in modo casuale.> rispondere direttamente non avrebbe fatto> perdere tempo a lei.Forum e newsgroup non sono uffici informazioni il piu' delle volte si ottiene la risposta ma altre volte no e di solito non ci si lamenta. :o > Devo per altro riconoscere che il> commentatore avrebbe tranquillamente potuto> andare a cercare con google.Avrebbe trovato la spiegazione in inglese :) > devo però nuovamente riconoscere che non> avrebbe avuto nulla da cercare se si fosse> usata una terminologia meno inutilmente> gergale.ma il gergo fa di un giornalista normale un giornalista scientifico :D > > E devo poi ri riconoscere che il sig. Furio> è stato ed è comunque utilissimo, molto> gentile a rispondere e sono felice che> faccia quel che fa per tutti noi.Rendiamo grazie a furio :D :D> Saluti a tutti; più voglia di comunicare> seriamente, di collaborare, di aiutarsi a> tutti! E buon Natale! :)Mandate soldi... Buone Feste :DAnonimoRe: mainsleaze : ma che vordì?
> un vecchio adagio cinese:> "Se regali un pesce ad un affamato, lo sazi> un giorno.> Se gli regali una canna da pesca, gli salvi> la vita. (ammesso ovviamente che lui> abbia voglia di pescare! :P)"> > > > ps: comunque mainsleaze all'incirca dovrebbe> indicare uno spammer con le gonadi> quadrimensionali.tu sei più saggio del cinese, perchè prima mi dai il pesce e io mangio la cultura di cui avevo fame, e poi mi dai la canna da pesca, quella che non ti ho chiesto ma che potrò imparare ad usare.il fatto è che spesso si danno canne da pesca quando si hanno le tasche piene di pesci ... e questo solo per abitudine "a farla cadere MOLTO dall'alto"Anonimo"enorme problema" dei rimbalzi: quantif.
salve.ho letto spesso di questo "enorme problema" dei rimbalzi.ma possiamo quantificare perchè sarebbe poi ENORME ?AnonimoRe: mainsleaze : ma che vordì?
- Scritto da: Anonimo> salve.> ho letto spesso di questo "enorme problema"> dei rimbalzi.> ma possiamo quantificare perchè sarebbe poi> ENORME ?Grosso modo attualmente qualunque grosso spammer puo' mettere in ginocchio un ISP o un'azienda anche di grosse dimensioni falsificando il suo dominio come mittente e generando centinaia di migliaia di rimbalzi in un arco di tempo ristretto. Sono a conoscenza di molti casi in cui organizzazioni hanno dovuto interrompere l'intero flusso di posta in entrata (agendo sul DNS) per qualche giorno per superare situazioni di crisi innescate da bounce di spam.furiofurio---- me@privacy.net?
- Scritto da: furio> > - Scritto da: Anonimo> > salve.> > ho letto spesso di questo "enorme> problema"> > dei rimbalzi.> > ma possiamo quantificare perchè sarebbe> poi> > ENORME ?> > Grosso modo attualmente qualunque grosso> spammer puo' mettere in ginocchio un ISP o> un'azienda anche di grosse dimensioni> falsificando il suo dominio come mittente e> generando centinaia di migliaia di rimbalzi> in un arco di tempo ristretto. Sono a> conoscenza di molti casi in cui> organizzazioni hanno dovuto interrompere> l'intero flusso di posta in entrata (agendo> sul DNS) per qualche giorno per superare> situazioni di crisi innescate da bounce di> spam.> > furioè da inscriversi in questa categoria il problema generato dall'uso di me@privacy.net?alcuni grossisimi newsprovider lo indicano come ottimo metodo, ma alcuni sostengono che genera troppo traffico ... qual'è la soluzione di chi non vuol esporre il proprio indirizzo?Anonimoopensource blindato: ovvero?
che significa:"E quando questo nuovo sistema diventerà disponibile, le edizioni precedenti potrebbero diventare open source e venire distribuite gratuitamente dopo essere state "blindate". "?AnonimoRe: mainsleaze : ma che vordì?
- Scritto da: Anonimo> che significa:> > "E quando questo nuovo sistema diventerà> disponibile, le edizioni precedenti> potrebbero diventare open source e venire> distribuite gratuitamente dopo essere state> "blindate". "Rese sicure, entro i limiti permessi dal modello di sicurezza utilizzato da Windows. Ad esempio eliminando da browser e outlook la possibilita' di mandare in esecuzione codice scaricato dalla rete.furiosono d'accordo con l'analisi tecnica
Mi scuso di intervenire in modo incoerente, ma non sono d'accordo con l'analisi tecnica che è stata fatta nell?intervista. Windows è un sistema operativo tra i migliori al mondo e naturalmente (come tutti i sistemi operativi in circolazione) ha bisogno di programmi di terze parti per essere completato e controllato al meglio.Ci sono alcune funzionalità su outlook che sono fondamentali e che naturalmente se non controllati e configurati in modo appropriato possono anche essere usati in modo illegittimo. Bisogna informare gli utilizzatori di computer che per ottenere un sistema sicuro bisogna rivolgersi a personale specializzato. Come le automobili che se non vanno portate in officine specializzate per la manutenzione diventano pericolose nel tempo.MIKIAnonimoRe: sono d'accordo con l'analisi tecnica
Non ne hai mai provati altri, vero?paulatzRe: sono d'accordo con l'analisi tecnica
> Windows è un sistema operativo tra i> migliori al mondo e naturalmente (come tutti> i sistemi operativi in circolazione) ha> bisogno di programmi di terze parti per> essere completato e controllato al meglio.Che alcuni siano più completi o alcuni siano più vulnerabili è difronte agli occhi di tutti..> Ci sono alcune funzionalità su outlook che> sono fondamentali e che naturalmente se non> controllati e configurati in modo> appropriato possono anche essere usati in> modo illegittimo. **FONDAMENTALI?** Quali sono queste funzioni fondamentali che mi sfuggono? Sarà che a casa lo uso tutti i giorni, sarà che mi piace usare anche altra roba.. Ma di fondamentale non vedo nulla.. Cosa è fondamentale di outlook che anche altri client non fanno??> Bisogna informare gli utilizzatori di> computer che per ottenere un sistema sicuro> bisogna rivolgersi a personale> specializzato. Mah opinabile. Basta chi sa per bene una cosa la diffonda, non occorre personale specializzato..> Come le automobili che se non> vanno portate in officine specializzate per> la manutenzione diventano pericolose nel> tempo.Windows é *potenzialmente* già pericoloso di suo.. Vedi i controlli ActiveX..opazzParole sante!
- "Il mondo intero sta ora pagando di tasca propria le leggerezze compiute da Microsoft sacrificando la sicurezza sull'altare dei "bells & whistles" "-:@Auguri a tutti.AnonimoRe: Parole sante!
- Scritto da: Anonimo> - "Il mondo intero sta ora pagando di tasca> propria le leggerezze compiute da Microsoft> sacrificando la sicurezza sull'altare dei> "bells & whistles" "-A volte mi fermo a pensare a come sarebbe l'email se non si fosse diffuso l'uso del formato HTML. Ok, se "qualcuno" non l'avesse impostato come default.AnonimoUn buon software antispam per IMAP?
Ciao a tutti.Qualcuno mi sa suggerire un buon software antispam,possibilmente freeware, che supporti caselle IMAP.Ne ho provati diversi, anche validi, ma che supportano solo POP3.Ho provato SPAMIHILATOR che ho trovato davvero bello e supporta IMAP, ma col piccolo difetto che si inchioda ogni 3x2 costringendomi ad invocare il deus ex machina (task manager) per killare il processo...Mi date un aiuto?Grazie.FedrokfedrokGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 23 dic 2003Ti potrebbe interessare