Roma – Dal primo giugno sono calati i prezzi delle chiamate fisso-mobile grazie all’approvazione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della proposta di riduzione presentata da Telecom Italia.
La proposta dell’ex monopolista rientra nelle direttive per il “prezzo massimo” che la stessa Authority aveva emanato lo scorso febbraio e che dovrebbe portare entro il 2005 ad un riduzione intorno al 20 per cento dei costi delle chiamate da fisso a mobile.
Ad applicare la riduzione, insieme a Telecom Italia, partecipano anche Tele2 e Wind, che avrebbero anche potuto evitare di adeguarsi al nuovo listino perché considerate dall’Authority non rilevanti per via della loro relativa incidenza nel mercato nostrano della telefonia fissa.
Le nuove tariffe di Telecom Italia vedono ribassi per le telefonate verso i cellulari TIM e Vodafone, così come richiesto dall’Authority, mentre restano quasi invariate le tariffe verso i telefonini Wind e quelli di 3. Per tutti i gestori lo scatto alla risposta delle chiamate verso i cellulari è passato da 7,9 a 12 centesimi di euro.
La nuova tariffazione Telecom Italia prevede due fasce orarie (intera e ridotta). Per quella ridotta, dalle 18.30 alle 8.00 dei giorni feriali e tutto il giorno il sabato e la domenica, si pagheranno 14,40 centesimi di euro al minuto per le chiamate verso tutti gli operatori di telefonia mobile. Nelle altre ore della giornata, in fascia intera, i prezzi in centesimi di euro al minuto variano a seconda dell’operatore: TIM 22,37; Vodafone 21,90; Wind 31,70; H3G 34,72.