cPC, il dispositivo metà notebook e metà smartphone

cPC, il dispositivo metà notebook e metà smartphone

Il nuovo giochino di DualCor Technologies propone due diverse modalità di utilizzo con un'autonomia massima di 12 ore
Il nuovo giochino di DualCor Technologies propone due diverse modalità di utilizzo con un'autonomia massima di 12 ore


San Francisco (USA) – Il cPC di DualCor Technologies è uno dei gingilli più attesi del CES , la grande fiera dell’elettronica di consumo, che si terrà all’inizio del prossimo mese a Las Vegas.

Il dispositivo in questione è un ibrido tra un notebook e un palmare, misura 16,5 centimetri di larghezza, 8,4 di altezza e 3 di spessore. Ben più spesso di un classico palmare, resta comunque molto meno ingombrante e più leggero di qualsiasi notebook o subnotebook in commercio . Il display è fornito da LG e prevede 200 NITS di luminosità ma, a differenza della totalità di tutti i dispositivi PDA , non è provvisto di tecnologia touchscreen .

Il cPC può essere utilizzato sia come smartphone che come tablet o notebook . È dotato di due sistemi operativi differenti, alternabili in base all’utilizzo. Se si sfruttano le funzioni di smartphone, il dispositivo in questione adotta il sistema operativo Windows Mobile 5.0 Pocket PC Phone Edition. In caso si voglia adoperare il cPC come se fosse un mini-notebook, si ricorre all’altro sistema operativo, Windows XP Tablet Edition.

In base all’utilizzo scelto, il dispositivo impiega diverse componenti hardware.
In modalità smartphone, il cPC conta su di un processore XScale, su di un quantitativo di 128 MB di RAM e su di 1 GB di memoria Flash ROM.
In modalità notebook, invece, il dispositivo funziona grazie ad un processore C7-M, fornito da VIA Technologies , operante alla frequenza di 1,5 GHz e la sua dotazione di memoria RAM è di 1 GB.
La scelta di ricorrere al processore VIA è stata dettata dal basso consumo energetico del processore, solamente 7,5 Watt al carico massimo di lavoro. Inoltre, il basso consumo energetico non incide in maniera eclatante sulle prestazioni. “Avevamo scelto in primis un altro chip di Transmeta ma questo comportava rallentamenti visibili nell’apertura di applicazioni e documenti”, ha dichiarato Steven Hanley, CEO di DualCor Technologies. “Con la CPU di VIA abbiamo raggiunto un ottimo rapporto consumi/prestazioni”.

Entrambi i sistemi operativi, e quindi le due diverse modalità d’uso, condividono un disco fisso da 40 GB. Utilizzando diverse componenti hardware, risulta diverso anche l’apporto energetico richiesto . Infatti, in modalità smartphone, il dispositivo di DualCor Technologies vanta un’autonomia che varia dalle 8 alle 12 ore . 3 o 4 ore, invece, è la durata della batteria nella modalità notebook, che non si discosta di molto dall’autonomia dei classici portatili.

Dispositivi simili sono stati già sviluppati da altre aziende nel corso degli anni ma nessuno ha mai riscontrato particolare successo. Il motivo di questo flop era probabilmente dovuto alla durata della batteria, estremamente limitata, e al prezzo troppo alto. Mentre con il cPC l’autonomia risulta maggiorata, il prezzo, purtroppo, non è ancora tra i più concorrenziali. 1.500 dollari sono infatti un grande disincentivo per chiunque sia interessato ad acquistarne uno.

Dario Panzeri

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Pubblicato il
19 dic 2005
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