CPU/ Duron: economico ma ultra-veloce!

CPU/ Duron: economico ma ultra-veloce!

Fra pochi mesi AMD introdurrà sul mercato Duron, una CPU di fascia bassa che di "basso" ha solo il prezzo. Un chip che "rischia" di fare concorrenza non solo ai Celeron, ma anche ad Athlon e Pentium III
Fra pochi mesi AMD introdurrà sul mercato Duron, una CPU di fascia bassa che di "basso" ha solo il prezzo. Un chip che "rischia" di fare concorrenza non solo ai Celeron, ma anche ad Athlon e Pentium III


AMD ha sempre goduto di buona reputazione nella fascia bassa del mercato, anche quando il suo potenziale tecnologico non era certo a livello di quello attuale. E’ proprio grazie al successo in questo settore, specie con la linea di CPU K6, che AMD ha potuto costruire i presupposti per un attacco ad Intel anche nella fascia più alta del mercato.

La risposta di Intel alla concreta minaccia di perdere la leadership nella fascia consumer del mercato è venuta con il Celeron, un processore che, a partire dall’introduzione di 128 KB di cache L2 integrata, può vantare differenze di performance non certo abissali nei confronti dei Pentium II/III di pari frequenza.

Con il continuo taglio dei prezzi dei Celeron e la loro progressiva salita in frequenza, Intel ha di fatto accelerato l’obsolescenza dei K6, una famiglia di CPU che AMD ha abilmente “riciclato” per il mondo dei notebook.

Dopo l’uscita dell’Athlon, oggi per AMD è giunta l’ora di proporre una nuova linea di CPU di fascia bassa che possa concorrere con i Celeron di Intel sia sul piano prestazionale che su quello dei costi.

Ed è proprio dal suo ultimo nato, l’Athlon, che AMD ha estratto la “costola” attorno a cui è nato Duron, prima conosciuto con il nome in codice di Spitfire. Questa CPU, che dovrebbe essere annunciata da AMD presso il PC Expo di New York del 26 giugno, si rivolge a due distinte fasce di mercato: quella dei PC desktop e quella dei notebook.

I modelli inizialmente previsti saranno quelli da 600 MHz, 650 MHz e 700 MHz, tre CPU a cui sarà affidato il compito di duellare con la seconda generazione di Celeron targati Intel.

Tecnicamente parlando, Duron offre 128 KB di cache L1, 64 KB di cache L2 integrata su chip che gira alla stessa frequenza di clock del processore, un front side bus di 200 MHz ed una versione avanzata delle estensioni multimediali 3DNow! Il chip viene prodotto con un processo a 0,18 micron e interconnessioni al rame, una tecnologia che garantisce più velocità e meno consumo di energia.

Se confrontiamo questi dati con quelli del Celeron possiamo vedere che Duron gli è superiore nella quantità di cache L1 (32 KB in più) e nella frequenza del front side bus (nel Celeron II ancora fermo a 66 MHz), mentre cede qualcosa nella quantità di cache L2 (il Celeron ne ha 128 KB).

Duron utilizzerà esclusivamente il nuovo package Socket A per l’interfacciamento alla scheda madre. Simile nell’aspetto e nella meccanica allo zoccolo Super Socket 7 ZIF, il Socket A farà dunque concorrenza al Socket 370 di Intel ed al pari di questo permetterà di ridurre i costi rispetto ai modelli su slot (Slot A per AMD, Slot 1 per Intel) e consentirà di essere installato anche sui nuovi “smart PC” con fattori di forma molto contenuti.


A ben vedere famiglie di CPU come quelle dei Celeron ed ora dei Duron sono forse il frutto più evidente della rinata concorrenza sul mercato dei processori x86. Dico questo perché sia Intel che AMD non avrebbero avuto nessuna ragione al mondo, in un regime di quasi monopolio come quello di cui godeva Intel diversi anni fa, di progettare CPU più economiche ma con prestazioni tanto elevate.

Con l’introduzione del Celeron Mendocino, che integra 128 KB di cache L2 a piena velocità, Intel trasformò questo chip a basso costo in un pericoloso concorrente dell’allora Pentium II, in grado di tenere testa persino ai primi modelli di Pentium III. Tutto naturalmente si giustifica in quella lotta per l’accaparramento del lucroso mercato di fascia bassa.

Oggi la stessa strategia la applica AMD, che con il suo Duron si ritrova ad offrire al mercato consumer e dei portatili un chip che avrà un prezzo in linea con quello dei Celeron ma che, rispetto a questi, offrirà prestazioni più elevate, non troppo inferiori a quelle di un Athlon.

Come nel caso di Intel, dove il divario prestazionale fra fascia bassa e fascia alta è aumentato con l’arrivo del Pentium III, così in casa AMD crescerà con l’arrivo di Thunderbird, la seconda generazione di Athlon.

Per il momento, godiamoci l’esaltazione che traspare dai primissimi benchmark effettuati su alcuni rarissimi campioni di Duron. Da questi test è risultato che il nuovo nato in casa AMD non sembra granché tagliato per la modestia: la differenza media di prestazioni fra un Duron ed un Athlon di pari frequenza sembra attestarsi sul 2%, una vera inezia. Dove le prestazioni calano di più, ovvero in campo ludico, la colpa sembra da attribuirsi più alla giovinezza di chipset e schede madri che a punti deboli della CPU. Consideriamo poi che è proprio nel campo dei videogiochi 3D e nel multimedia in generale che Duron dovrebbe staccare di netto i Celeron: questi ultimi, come si è detto, conservano ancora un front side bus a 66 MHz contro il bus dual-front da 200 MHz dei Duron; si prevede che i Celeron II colmeranno in parte questo gap con l’arrivo, a fine anno, di modelli con FSB a 100 MHz.

In definitiva questo chipset si pone a mezzo gradino di distanza da CPU, come i Pentium III di pari frequenza, che costeranno più del doppio. Forse, prima di aggiornare il proprio PC, conviene aspettare ancora questi pochi mesi che ci separano dall’arrivo di Duron.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
28 mag 2000
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