Seattle (USA) – Si potrebbe dare per scontato che sarà IBM a varcare per prima il traguardo del petaFLOPS, ma in corsa per questo primato c’è anche una delle sue più vecchie rivali, Cray , che entro la fine dell’anno fornirà all’ Università del Tennessee uno dei più potenti supercomputer al mondo.
Parte di un progetto finanziato da National Science Foundation ( NFS ), il sistemone di Cray servirà per compiere ricerche sui cambiamenti climatici, la prevenzione dei disastri naturali, la complessità del cervello umano, la geofisica e altre materie scientifiche.
Il supercomputer sarà composto da sistemi XT4 di Cray basati su processori Opteron quad-core di AMD . Inizialmente fornirà velocità di calcolo di alcune centinaia di teraFLOPS, ma verso la metà del 2009 è previsto un aggiornamento che ne porterà la potenza complessiva vicino al petaFLOPS.
Va detto che quelle a cui si riferisce Cray sono velocità di elaborazione di picco, e dunque soltanto teoriche: generalmente la potenza massima sostenuta realmente raggiungibile dai sistemi XT4 è circa il 20% inferiore a quella di picco . Anche così, una tale performance sarebbe oggi insuperata: attualmente il supercomputer più potente al mondo è infatti il Blue Gene/L di IBM , accreditato di 478 terafLOPS massimi e 596 teorici.
Big Blue è tuttavia già pronta a varcare l’era petaFLOPS con Blue Gene/P , un supercomputer capace di operare in modo continuato a 1 petaFLOPS e di raggiungere velocità di picco tre volte maggiori. Ad oggi, tuttavia, questo bolide non è ancora mai stato assemblato nella configurazione di massima potenza: ciò spiega perché il predecessore, Blue Gene/L, conservi la testa della classifica stilata da TOP500.Org .
In questa stessa classifica il supercomputer più veloce di Cray è, attualmente, il Red Storm installato presso i Sandia National Laboratories , capace di raggiungere una performance massima di 102 teraFLOPS (127 di picco). Questo sistema è composto da oltre 26mila processori Opteron dual-core, ed alla sua realizzazione ha partecipato anche AMD.
Risollevatasi dalla profonda crisi finanziaria che l’aveva colpita tra il 2005 e il 2006, nell’ultimo anno e mezzo Cray è riuscita ad ottenere alcune importanti commesse , tra le quali quella del Governo britannico per HECToR e quella di DARPA (insieme a IBM) per il progetto HPCS. Verso la fine dello scorso anno l’azienda ha poi presentato un supercomputer di nuova generazione, l’ XT5 , che adotta per la prima volta un’architettura di calcolo ibrida, formata sia da processori vettoriali che da processori scalari.