Cybercrime: Interpol sequestra 130 milioni di dollari

Cybercrime: Interpol sequestra 130 milioni di dollari

Interpol e 30 paesi hanno portato a termine l'operazione HAECHI III, arrestando 975 persone e sequestrando 130 milioni di dollari in asset virtuali.
Cybercrime: Interpol sequestra 130 milioni di dollari
Interpol e 30 paesi hanno portato a termine l'operazione HAECHI III, arrestando 975 persone e sequestrando 130 milioni di dollari in asset virtuali.

Interpol ha comunicato che, al termine di un’operazione internazionale di polizia, sono state arrestate quasi 1.000 persone e sequestrati circa 130 milioni di dollari in asset virtuali. Il denaro è stato guadagnato illecitamente con attività di vario tipo, dal phishing alle truffe. Questo importante risultato dimostra ancora una volta che le transazioni digitali permettono di risalire alle identità dei cybercriminali.

Operatione HAECHI III: collaborazione tra 30 paesi

Gli investigatori hanno lavorano per circa cinque mesi (28 giugno – 23 novembre) per intercettare denaro e asset virtuali collegati a diversi crimini informatici. All’operazione HAECHI III, coordinata dall’Interpol, hanno partecipato 30 paesi: Australia, Austria, Brunei, Cambogia, Costa d’Avorio, Francia, Ghana, Hong Kong, India, Indonesia, Irlanda, Giappone, Corea, Kirghizistan, Laos, Malesia, Maldive, Nigeria, Filippine, Polonia, Romania, Singapore, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Thailandia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti.

Interpol - Operation HAECHI III

L’operazione ha portato all’arresto di 975 persone e permesso di risolvere oltre 1.600 casi. Sono stati inoltre bloccati quasi 2.800 account bancari e di asset virtuali usati dai cybercriminali per le transazioni finanziarie. L’Interpol ha scoperto i “money mule” e chi si occupava del riciclaggio del denaro.

I cybercriminali hanno utilizzato varie tecniche e tattiche per mettere in atto le loro attività illecite, tra cui “truffe romantiche”, impersonificazioni e sextortion. In alcuni casi, le vittime sono state contattate tramite app di messaggistica e convinte ad effettuare un investimento in criptovalute. Due ricercati, arrestati in Grecia e Italia, hanno rubato oltre 28 milioni di euro a circa 2.000 vittime.

Grazie al nuovo Anti-Money Laundering Rapid Response Protocol (ARRP) sono stati recuperati oltre 120 milioni di dollari dal mese di gennaio 2022. Il successo dell’operazione dimostra ancora una volta che il “follow the money” funziona sempre, anche nel mondo digitale.

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Pubblicato il
27 nov 2022
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