Roma – Cos’è il crimine informatico? Come si muove la Polizia Postale? Quali sono i problemi da affrontare? Il rapporto con le imprese? Quello con gli hacker? La privacy degli utenti italiani, le questioni normative e l’affermazione del diritto. Questo il profilo di una prima intervista a tutto campo che Punto Informatico ha realizzato con Domenico Vulpiani , Direttore del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Vulpiani ha ricoperto importanti incarichi nell’ambito dei servizi di sicurezza a tutela di alte cariche dello Stato e nel settore dell’antiterrorismo. Negli ultimi cinque anni è stato il capo della Digos di Roma, occupandosi di indagini di particolare rilievo. Con lui abbiamo avuto l’occasione di spaziare su tutti i fronti dell’attività della PolPost.
Punto Informatico: Di recente è emerso come vi sia da parte delle imprese italiane poca propensione a diffondere notizie relative ad attacchi informatici che hanno subito e dunque a denunciare la cosa. Questo comportamento non rischia di inficiare il contrasto al crimine informatico? È possibile ipotizzare dei dati realistici sulla reale frequenza degli attacchi informatici subiti dalle società italiane?
Domenico Vulpiani: Sicuramente l’omertà relativa alle denunce delle vittime del cybercrime è una variabile negativa nella strategia di prevenzione e repressione dei crimini informatici attuata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Il dato saliente che mi preme sottolineare non è un’accusa alle aziende ma il superamento di tale resistenza attraverso confronti, come il recente incontro avuto all’Università Bocconi, in cui si possa realizzare quella dinamica di “prossimità” tra Polizia di Stato e cittadini auspicata dal Capo della Polizia in tutti i livelli della società civile.
In quanto rappresentante di un’istituzione che deve garantire certezze ai cittadini titolari di diritti, non posso divulgare dati ipotizzati. Tuttavia, posso affermare che la misura statistica del computer crime, quale forma di criminalità emergente, è in procinto di divenire un aspetto dell’attività di contrasto al cybercrime.
PI: Quali sono gli atti criminali più frequenti commessi sulle reti telematiche ai danni delle aziende?
DV: La risposta a questa domanda implica una diversificazione dei soggetti che compiono reati telematici in due categorie: insider e outsider.
Nella prima inserirei una casistica che spazia dall’impiegato in cerca di rivincite nei confronti dell’azienda che lo ha licenziato allo spionaggio industriale.
Nella seconda, immetterei, per rendere il concetto in termini generali, attività di sniffing (rubare password), spoofing (oscurare altri sistemi mascherando la propria identità), attacchi di tipo Denial of Service (interruzione del normale funzionamento di un server web o sistema), mail bombing (intasamento di una casella di posta elettronica), spamming (invio di messaggi pubblicitari), violazioni di codici d’accesso e password ai sistemi informativi e le truffe alle centrali telefoniche.
L’impressione è che nonostante il grande risalto dato a certi casi di violazioni informatiche, le aziende italiane non abbiano ancora sviluppato una solida cultura della sicurezza. Cosa si puo’ fare per cambiare questa situazione?
DV: Dai nostri dati appare evidente che vi sono almeno due profili che scoraggiano le imprese al denunciare i crimini subiti.
Il primo è relativo all’immagine dell’azienda perché si può temere che la concorrenza, specialmente nel settore bancario, possa avvantaggiarsi di certa pubblicità. Ma va detto che tutti gli interventi finora compiuti dalla Polizia Postale sono stati improntati alla massima riservatezza. Occorre rassicurare le aziende su questo fronte.
Il secondo profilo è che non ci si fida delle capacità degli organi investigativi, al punto da affidarsi al privato, come ad hacker che testino i sistemi di sicurezza. Anche qui occorre sottolineare che in questo settore la Polizia Postale è molto specializzata, viene da un decennio di selezione del personale e dispone di strutture operative diffuse sul territorio.
L’invito è quello dunque di avere fiducia nella PolPost, trasmettendo tutte le informazioni relative all’accaduto e tutte quelle di contorno, come informazioni su chi è stato licenziato, su chi può avere motivi di rancore e via dicendo.
PI: La frequenza e la gravità di questi reati aumenta negli anni? Quali sono gli strumenti di una corretta opera di contrasto?
DV: Non voglio invadere un campo d’appartenenza agli analisti che si occupano di verificare gli indicatori di aumento o diminuzione dell’incidenza del computer crime nella comunità virtuale.
Mi limito ad affermare che, secondo le cifre divulgate nel rapporto annuale dell’Istat concernenti lo sviluppo degli utilizzatori di Internet, in Italia vi sono 9 milioni di potenziali vittime del computer crime.
La difesa degli spazi di libertà insiti nel cosiddetto “villaggio globale” è subordinata all’accettazione da parte di enti pubblici e privati di una strategia preventiva che potremmo definire “integrata” in quanto contempla un rapporto sinergico tra operatori della rete Internet e forze di Polizia.
PI: La battaglia contro il “cybercrime” è al centro dei budget della Polizia federale americana e di recente in Europa è passata una direttiva sulla “data retention” pensata per agevolare proprio le azioni di contrasto. Ritiene che il quadro normativo italiano ed europeo sia adeguato al contrasto dei reati commessi con mezzi informatici? E la Polizia Postale puo’ ritenersi soddisfatta degli strumenti, anche tecnologici, che le vengono messi a disposizione?
DV: Il computer crime è un fenomeno criminale anomalo rispetto al crimine tradizionale, implicando attribuiti di a-territorialità e transnazionalità che mettono in crisi le tradizionali categorie giuridiche di spazio e tempo. Tuttavia la comunità internazionale, auspicando una rapida ratifica della Convenzione europea sul Cybercrime, ha da tempo implementato dinamiche di collaborazione tra le forze di polizia che presuppongono contatti permanenti.
Nel nostro paese tale ruolo è svolto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, punto di contatto 24 ore su 24 sette giorni alla settimana.
PI: Proprio in riferimento alla Convenzione, molti si chiedono se l’estensione dei poteri di polizia nel mondo digitale non possa tradursi in un rischio per la privacy dei cittadini. Quanto loro compiono online, le loro comunicazioni elettroniche e via telefonia mobile, le loro relazioni personali non rischiano di “esporli troppo” in un’era in cui vi sono strumenti informatici che lo consentono? Condivide le preoccupazioni espresse di recente dal Garante per la privacy proprio sulla conservazione dei dati personali?
DV: Quale cittadino comprendo il senso di preoccupazione che può attraversare l’opinione pubblica. Tuttavia, per dirimere tale problematica, quale addetto ai lavori, mi limito a ricordare che privacy e sicurezza non sono concetti antitetici ma complementari e come tali devono essere valutati in virtù di azioni istituzionali finalizzate alla tutela della libertà in qualunque forma si manifesti.
Sono la preparazione, la professionalità e la coscienza di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di contrasto al cybercrime, unitamente alle obiezioni mosse da settori della società civile a garantire la tutela delle libertà fondamentali mantenendo vivo il dialogo tra istituzioni e cittadini.
PI: Della presenza di pedopornografia sulla rete si è molto parlato, è un argomento che sempre solleva enorme attenzione. Non si rischia di parlarne troppo rispetto alla reale ampiezza del fenomeno? Proprio nei giorni scorsi una maxi-indagine…
DV: Mi permetta di sottolineare la competenze specifica, sancita dalla Legge 269/1987, della Polizia Postale e delle Comunicazioni in materia di repressione del fenomeno contro cui sono previste dalla legge indagini sotto copertura esclusive della PolPost.
La valutazione globale del fenomeno mi trova d’accordo con le recenti affermazioni del ministro Stanca che ha descritto la pedopornografia on-line “non più soltanto un crimine ma una complessa realtà di psicopatologia pericolosa”.
Tralasciando la dimensione patologica, vorrei inviare ai suoi lettori un messaggio rassicurante dettato dai risultati raggiunti dalla Polizia Postale in termini repressivi. Dall’entrata in vigore della Legge 269 del 1998 al primo trimestre del 2002 abbiamo 83 indagati sottoposti a provvedimenti restrittivi; 993 persone sottoposte ad indagini; 924 perquisizioni e 50.533 siti web monitorati.
PI: Un altro problema ampiamente dibattuto e forse poco approfondito nei fatti è quello delle frodi commesse con carte di credito. MasterCard ha di recente affermato che in Italia sono ridottissime e pari a non più di 70mila euro l’anno di valore. Esiste un problema sicurezza nel mondo del commercio elettronico o certi timori non sono giustificati?
DV: Non esiste un problema commercio ma un fenomeno criminale denominato computer crime che si manifesta nei molteplici settori della finanza e dell’economia in cui la tecnologia informatica è divenuta un fattore di sviluppo.
PI: In questi giorni Punto Informatico si sta occupando di documentare le operazioni della Guardia di Finanza che su mandato della magistratura ha in alcuni casi provveduto al sequestro di alcuni siti (http://www.axtermixsat.com/ l’ultimo). Ritiene che stiano aumentando i casi in cui è necessario ricorrere al sequestro di un sito? Quale tipo di collaborazione ottenete dai provider che in Italia ospitano questi siti?
DV: L’aumento e la diminuzione dei sequestri di siti web si iscrive nella quotidiana attività di monitoraggio della rete internet al fine di conoscere, ove fosse necessario reprimere in termini di legge, fenomeni illeciti.
La collaborazione dei provider è preziosa sia in fase investigativa, con i file di log, sia in quella preventiva, con il controllo e l’eliminazione dei contenuti illeciti.
Non voglio entrare nel merito di dibattiti che attengono a giuristi e addetti del settore, tuttavia mi limito ad una osservazione. L’adozione di codici di autoregolamentazione per i fornitori di servizi internet, aumentando il livello di legalità, eleverebbe il grado di credibilità degli utenti della rete, divenendo fattore di crescita economica importante.
PI: Nei giorni scorsi al TPO di Bologna il mondo dell’hacking italiano si è dato appuntamento per il nuovo Hackmeeting. Che rapporto avete con la “scena hacker” nel nostro paese? Cosa ne pensate? Avete rapporti diretti con hacker italiani?
DV: I rapporti sono di duplice natura.
Quando si tratta di persone che si danno appuntamento in luoghi prestabiliti e, all’interno di reti locali proprietarie, sperimentano nuove tecniche atte a dimostrare la debolezza di sistemi informatici, potrei avere anche una sorta di simpatia intellettuale.
Al contrario se sono soggetti che esulano dalle attribuzioni conferitegli dalla Costituzione violando la normativa penale, non facciamo sconti. Quali tutori della libertà digitale non possiamo e non vogliamo garantire ai criminali spazi di impunibilità.
a cura di Paolo De Andreis
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mai sentito schiavo... anzi!
e` il computer, il mio schiavo.Ed e` troppo utile, non solo a me.Specialmente grazie alla rete. Se molti hanno aperto un po' di piu` gli occhi, in tutto il mondo, lo si deve alla rete. Va be`, l'abuso e` un'altra cosa, comunque... ma allora bisognerebbe prima di tutto distruggere la TV.AnonimoRe: mai sentito schiavo... anzi!
Gia'.. iniziamo col televisore.Anche l'abuso di acqua fa male come tutto.AnonimoRe: mai sentito schiavo... anzi!
Il problema è sempre quello: come in tutte le cose, non dovrebbero lasciar usare il computer a chi non lo sa usare. E' come dare un'auto in mano ad uno senza patente...prima o poi si farà male.AnonimoRe: mai sentito schiavo... anzi!
- Scritto da: mAx> Il problema è sempre quello: come in tutte> le cose, non dovrebbero lasciar usare il> computer a chi non lo sa usare. > E' come dare un'auto in mano ad uno senza> patente...prima o poi si farà male.Per guidare la macchina serve la patente solo legalmente... io direi che serve prima di tutto il buon senso... Ho la patente da quasi 10 anni, quindi vuol dire che posso guidare una jeep in un parco giochi pieno di bambini, a 120 Km/h?La patente non da buon senso, come la ECDL non ti insegna ad usare il PC!AnonimoRe: mai sentito schiavo... anzi!
aaaa che fa fare il troppo tempo libero.......sti luddisti..... mi sembrano come i fanatici dell'open source...lottano per le Utopie... contenti loro........AnonimoSorpresa...
Chissà perchè mi aspettavo che un sito di luddisti fosse in formato solo testo... invece così mi invoglia a tornare a vederlo... c'ho fatto pure lo bookmark...AnonimoRe: Sorpresa...
- Scritto da: almeno due caratteri!> Chissà perchè mi aspettavo che un sito di> luddisti fosse in formato solo testo...> invece così mi invoglia a tornare a> vederlo... c'ho fatto pure lo bookmark...Concordo anch'io con l'autore: imperdibileAnonimoammemiparenastrunzat
ma chi è Enzo Di Frenna? sarebbe interessante saperlo...una rapida ricerca su google mi porta a http://www.scuoladirespiro.com/ e leggo"Il libro di Paolo Cericola "Respirare in Acqua Calda", scritto in collaborazione con il giornalista Enzo Di Frenna..."il sito si occupa di COCCOLOTERAPIA, di REBIRTHING e del respiro del tantra...bella robetta...continuando:il suddetto ha anche scritto un testo fondamentale:ENZO DI FRENNAGuida Sexydella Campaniabreviario dell'erosIndirizzi - Visite guidate - Telefoni - Interviste - Club Privé - Agenzie - Personaggi - Cibo & Amore - Tantra & New AgeEdizioni BabookDicembre 1997praticamente un puttan tour partenopeomica finito:Enzo Di Frenna Sai Baba canta gayatri mantraIl canto della luce Prezzo: E 17,04 47 pagine - Questo libro ci introduce al significato del mantra vedico Gayatri:il suo potere i benefici per chi lo recita le parole di Sai Baba e i lpotere della Legge Eterna. Nel Cd allegato il Maestro canta il mantra vedico un canto di grande armonia che aiuta l'ascoltatore a entrare in se stesso in uno spazio di luce e serenità.ok, capito chi è Di Frenna...AnonimoRe: ammemiparenastrunzat
LOL ^__^AnonimoRe: ammemipare...
- Scritto da: Leonardo> LOL ^__^Ciao.Sono tentato di associarmi... a una risata. Nella pagina di "Aderisci a No_Digital", al fondo, c'è il link dello "Studiodifrenna" che si occupa della costruzione di siti web. Niente di male, per carità. Bi$ogna pur campare...Quello che mi ha strappato un ampio sorriso, è stato leggere che "vi verrà inviata una broschure dettagliata" eccetera.Per della gente che si occupa di "comunicazione efficace e innovativa" è un segnale preoccupante.AnonimoRe: ammemiparenastrunzat
grandissimo Franz, la rete si usa così!! :-)AnonimoRe: ammemiparenastrunzat
Questa si mi ha fatto ridere. Il potere della reteAnonimoIPOCRISIA DIGITALE!
Sono contro l'abuso dei network e mettono su un sito così? Ma ci prendono per il c..o o cosa?Se voglio combattere il digitale faccio un sito in formato testo e poi diffondo il mio pensiero su supporto cartaceo non su sito internet!In pratica per limitare la criminalità giriamo tutti con un mitra e spariamo a chi non ci convince!AnonimoANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
Non vogliono la tecnologia?? ottimo! Che piglino la vanga in mano e giù a sudare, che di lavoro manuale ce n'è sempre + bisogno e meno disponibile. Ma che non vengano a rompere le palle a chi la tecnologia la usa. In + hanno fatto un sito internet??? Har har har! E' come se il WWF x protestare tirasse giu' un albero centenario! Uguale!AnonimoRe: ANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
perfettamente d'accordoAnonimoRe: ANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
Cosa pretendete da chi pone la seguente domanda:"Ritieni che la tua vita stia diventando sempre più una matrice digitale?"Io dico: fatevi meno pippe mentali e non rompete l'anima a chi ama e usa la tecnologia.CheersPS: e secondo me non hanno capito una mazza di quel film...AnonimoRe: ANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
Andare a zappare no!Ma visto che hanno tratto spunti dal film Matrix che se lo rivedano per settimane intere, così capiscono il messaggio del film e non quello che propinano i santoni di turno, di qualsiasi fede religiosa e non..Non sono estremosta, am non sopporto lgi estremisit e le pseudo verità interiori-social-democratiche o presunte tali....La tecnologia sviluppata deve essere usata da tutti, ripeto tutti devono sapere usare o semplicemente capire tutto quello che l'industria l'Hi-tech produce, altrimenti come fare a difenderci, Matrix è un esempio possibile di quello che potrebbe accadere, ma di sicuro non ora, ma se continuiamo così non è da escludere..... La conoscenza rende liberi di capire e scelgiere, senza rompere le balle al prossimo, ma una volta scelto non ci si deve isolare, la conoscenza e l'esperienza sono tutto, se non sfruttiamo queste nostre facoltà presto avremo problemi e chi comanda avrà più mezzi per renderci dei pupazzi.ciao VigerAnonimoRe: ANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
- Scritto da: Yo!> Non vogliono la tecnologia?? ottimo! Che> piglino la vanga in mano e giù a sudare, che> di lavoro manuale ce n'è sempre + bisogno e> meno disponibile. Ma che non vengano a> rompere le palle a chi la tecnologia la usa.> In + hanno fatto un sito internet??? Har har> har! E' come se il WWF x protestare tirasse> giu' un albero centenario! Uguale!La democrazia è sinonimo di libertà. Ognuno esprime le proprie opinioni col mezzo che preferisce. Non siete obbligati ad essere d'accordo... Il veri trogloditi, quindi, siete voi.P.S.A me la tecnologia piace, ma non sono un estremista.AnonimoRe: ANDATE A ZAPPARE TROGLODITI!!!
Ecco, ci mancava la ramanzina del papà saggio e colto. Ma ripigliati che fai ridere i polli.AnonimoErrore
Guardate che i luddisti non sono contro la tecnologia a prescindere, ma contro la dipendenza dell'uomo e della società da essa, e contro gli abusi tipo bambini che stanno 6 ore al giorno in rete.AnonimoRe: Errore
- Scritto da: Misfits> Guardate che i luddisti non sono contro la> tecnologia a prescindere, ma contro la> dipendenza dell'uomo e della società da> essa, e contro gli abusi tipo bambini che> stanno 6 ore al giorno in rete.> Ke mi sembra in linea con l'articolo e con il sito segnalato. L'hai visto?AnonimoRe: Errore
Open Colala prima bevanda open source!by "Virgolette di oggi" Newsletter di P.I.AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHsta cosa dei luddisti mi fa lo stesso effetto, così come i Noglobal.....insomma facciamo il punto della situazione:Noglobal,Nodigital, Nomicrosoft....fra un po' ci saranno i Nomorte che si impegneranno a non morire, oppure i Novìta che si uccideranno perchè la vita fa schifo.....ma fatemi il piacere!!!!AnonimoRe: Errore
- Scritto da: CuCCa> - Scritto da: Misfits> > Guardate che i luddisti non sono contro la> > tecnologia a prescindere, ma contro la> > dipendenza dell'uomo e della società da> > essa, e contro gli abusi tipo bambini che> > stanno 6 ore al giorno in rete.> > > Ke mi sembra in linea con l'articolo e con> il sito segnalato. L'hai visto?Si che l'ho visto, il mio post era in risposta a quelli sotto tipo "trogloditi", "siete contro la tecnologia e poi fate un sito internet", etc...Mi sembrano, giustamente, contro l'abuso della tecnologia, non contro la tecnologia in quanto tale.AnonimoRe: Errore
ma i luddisti non erano quelli che distruggevano le macchine per cucire? o erano i telai?ciaogodzAnonimoMi ricorda un po' la Borromeo...
Vi ricordate quel trollazzo che tre anni fa invase i NG di videogiochi spacciandosi per un'associazione di famiglie cattoliche anti-videogiochi?Per chi non ne avesse mai sentito parlare, www.giuda.it/fenomeni/borromeo.htmlAnonimoVeramente gaurro!
Era da molto che non mi divertivo cosi', leggetevi questo pessimo sito, e' veramente degno di un film comico:"Abbiamo deciso di essere nella Rete (sic!) e ricordare ai navigatori che che la vita reale e' piu' importante di quella digitale" (banner in flash)Lol, esiste una vita digitale? Che grandi!!"Il computer ci allontana da noi stessi.La net-dipendenza è una questione seria. Ho sentito di persone che cadono preda di attacchi epilettici o che passano molte ore davanti a un monitor, stordendo la propria mente. L'era digitale ci può togliere libertà e attenzione. Se il proprio livello di consapevolezza è alto, cioè "stare svegli", allora sei libero. Altrimenti cadi nella rete e dormi..." (opinione di un lettore inviata via mail!)Qui c'e' materiale comico da mandare agli amici per mesi. E' una miniera di comico e patetico, di luoghi comuni e cretinismo.Fate un piacere ai voi stessi, passate al buon umore! Leggete questo sito, e' veramente il massimo del minimo!AnonimoRe: Veramente gaurro!
secondo me è semplicemente divertente, senza bisogno di offendere.Ha una sua logica, ridicola, ma da rispettare.Comunque me li son letti tutti gli articoli, piegato in due dal ridereAnonimoPagliacci !!!!
Luddisti !!! siamo nel 2002!!!!!Comunque, se volete,l'Antartide è grande, e senza tutta la 'tecnologia' che voi non volete.... è tutta per voi !!fa un po' freddino, ma che volete, non sarà una gran perdita .....!Ah Ah Ah Ah...Anonimodrogati tecnologici
non e drogato solo il silicio dei decelebranti aggeggi che usate, lo siete anche voi.Per voi la tragedia peggiore non e perdere un amico o la distruzione delle risorse della terra (risorse uomini e natura distutti per costruire le vostre trappole elettroniche) ma che si è scaricata la batteria del vostro cellulareAnonimoRe: drogati tecnologici
> non e drogato solo il silicio dei> decelebranti aggeggi che usate, lo siete> anche voi.Pervenuta tramite piccione viaggiatoreAnonimoRe: drogati tecnologici - GRAZIE!!!
- Scritto da: scarrrrrica> non e drogato solo il silicio dei> decelebranti aggeggi che usate, lo siete> anche voi.> Per voi la tragedia peggiore non e perdere> un amico o la distruzione delle risorse> della terra (risorse uomini e natura> distutti per costruire le vostre trappole> elettroniche) ma che si è scaricata la> batteria del vostro cellulareAHAHAHAHA !!La tragedia peggiore sei tu, con questi messaggi, cosa ci puo' essere di peggio che leggere simili cose?Ma continua ti prego, scrivi ancora, bisogna ammettere che sei fantastico!! Perdere un amico per il computer AHAHAH! Ma dove l'hai letta! Silicio decelebrato ahahah!! Ma parli seriamente o fai finta? Ma cosa stai usando tu, come l'hai inviato questo messaggio, con un uno schiavo scriba, incidendo su di una pietra o un prezioso papiro oppure con una trappola elettronica che e' stata fatta distruggendo risorse? A proposito di risorse, e la cellulosa? Quanta ne hai sprecata oggi e quanto ne hi risparmiata grazie al computer?Suvvia, ridicolo, cosi' ridicolo che non posso che apprezzare tanta idiozia.Ti prego rispondi che stampo tutti e stasera mi faccio tante risate con i miei tanti amici!!!AnonimoRe: drogati tecnologici
- Scritto da: scarrrrricagia' il nick la dice lunga... ti è per caso venuto un attacco epilettico da overdose di computer mentre premevi la lettera "r"?> Per voi la tragedia peggiore non e perdere> un amico o la distruzione delle risorse> della terra (risorse uomini e natura> distutti per costruire le vostre trappole> elettroniche) ma che si è scaricata la> batteria del vostro cellulareBEEEEPPP!! Ma porc@ miseriaaaaaaaaa !!! il cellulareeeeeeeeeeeeeeeeee :°AnonimoVANOLI è ritornato...
Sarà mica il nuovo sito di Giovanni Paolo Vanoli... con nuovi argomenti:-)AnonimoDA NON PERDERE...
Sempre sul NO DIGITAL, in particolare contro i videogiochi...questa non ve la dovete perdere...Ragazzi sto cappottando dalle risate!!!http://www.giuda.it/fenomeni/post_borromeo/01.htmlAnonimoRe: DA NON PERDERE...
Veramente imperdibile, ho le lacrime agli occhi grazie dell'url!AnonimoRe: DA NON PERDERE... <--VECCHIA MA BUONA
Ovvero il fantomatico caso della associazione borromeo:http://www.giuda.it/fenomeni/borromeo.htmlSono tutti dei falsi ma molto ben fatti e davvero provocanti e divertenti.Fecero scandalo nel 1999 e poi l'autore si confesso' sulle pagine di Computer Interactive, pag 90-91 novembre 1999.Sono falsi, ma da leggere, meritano!AnonimoRe: DA NON PERDERE... <--VECCHIA MA BUONA
anch'io sono per il falso provocatorio. Comunque da morire dal ridereAnonimoE andate a vedere il "sito" del "webmaster" :o
E troverete una simpatica paginetta striminzita sull'importanza della "comunicazione".Non ci posso credere.Sembra una bufala grossa come una balena questa netindipendenza.Ragazzi, sono le 7 e mezza di sabato mattina e siete riusciti a farmi scompisciare dalle risate.Grazie alla Redazione.Anonimomamma mia che manica di teste di cazzo...
...albergano su questo sitino!AnonimoSiamo gente per bene
A chi ha inviato critiche, in seguito all'articolo di Luddist sul nostro sito netdipendenza.it, rispondo che siamo gente per bene. La tentazione di replicare ad alcuni che hanno scritto che, a furia di navigare, si sono rimbeccilliti, è forte. Ma seguo un'altra strada. Non è certo liberale chi, come l'autore di "andate a zappare", ci abbia mandato in tilt la posta elettronica (non sei d'accordo? bene, ma sei io facessi la stessa cosa alla tua casella postale? che ne dici? imbecille?), oppure chi dice che siamo ipocriti, o che prendiamo per il culo. Il tono è basso, dunque alziamolo: la nostra iniziativa è stata presentata a Montecitorio (dove lavorano persone impegnate, non ipocriti), ha spinto il ministro dell'Innovazione Lucio Stanca ad ammettere (attraverso l'Ansa) che la videodipendenza è un problema reale, ha spinto una psicologa, Renata Taddei, ad affiancare la nostra iniziativa (ma non è l'unica), ha spinro un sindacato, la Filcams-Cgil a scendere al nostro fianco nell'organizzazione del 1° convegno nazionale sulla netdipendenza, e ha spinto centinaio di persone (genitori preoccpati, insegnanti, medici, psicologi, anche un prete!) ad aderire alla nostra iniziativa. Siamo tutti dei cretini o, invece, siete voi che vi siete bevuti il cervello? Certo: usiamo il computer. è vero. Ma non siamo contro la tecnologia, ma contro l'eccesso che ci rende automi, macchine di consumo, derelitti depressi e soli. Anche il Ragante della Privacy, Stefano Rodotà, ha lanciato l'allarme che siamo spiati ogni giorno da 300 telecamere, ecome lo ha fatto? Con le telecamere, cioè con una conferenza stampa. Dunque, la gente perbene va avanti.AnonimoRe: Siamo gente per bene
Mi permetta, ma leggendo la sua biografia si fatica a trattenere un sorriso, non se la prenda!!!!AnonimoRe: Siamo gente per bene
- Scritto da: enzo di frenna> A chi ha inviato critiche, in seguito> all'articolo di Luddist sul nostro sito> netdipendenza.it, rispondo che siamo gente> per bene.dipende dai punti di vista. cosa intende, innanzitutto per "gente per bene"? semplicemente che non siete dei criminali? (ci mancherebbe...) che lavorate per il bene dell'umanità? che siete dalla parte giusta della barricata? gradirei un suo chiarimento a questo proposito.> La tentazione di replicare ad> alcuni che hanno scritto che, a furia di> navigare, si sono rimbeccilliti, è forte. Ma> seguo un'altra strada. Non è certo liberale> chi, come l'autore di "andate a zappare", ci> abbia mandato in tilt la posta elettronica> (non sei d'accordo? bene, ma sei io facessi> la stessa cosa alla tua casella postale? che> ne dici? imbecille?), oppure chi dice che> siamo ipocriti, o che prendiamo per il culo.c'è chi esagera (vi hanno addirittura mandato in tilt la casella di e-mail? quando? cosa c'entra l'autore del commento denominato "Andate a zappare"?), ma c'è anche chi, legittimamente, replica con intelligenza o semplicemente (come il sottoscritto) si limita ad ignorarvi. perché, vede, avrei voluto commentare le vostre idee e soprattutto le vostre statistiche (sulla cui affidabilità, me lo consenta, nutro molti dubbi) molto prima di questi suoi interventi. ma ho considerato l'iniziativa stessa del tutto superficiale e campata in aria, nonché diametralmente opposta al mio stile di vita. in parole povere, secondo me vi basate su presupposti del tutto sbagliati o quantomeno esagerati. poi ognuno è libero (per fortuna) di scrivere ciò che vuole, sia chiaro. ma io continuo ad ignorarvi e a giudicarvi ridicoli.> Il tono è basso, dunque alziamolo: la nostra> iniziativa è stata presentata a Montecitorio> (dove lavorano persone impegnate, non> ipocriti), ha spinto il ministro> dell'Innovazione Lucio Stanca ad ammettere> (attraverso l'Ansa) che la videodipendenza è> un problema reale, ha spinto una psicologa,> Renata Taddei, ad affiancare la nostra> iniziativa (ma non è l'unica), ha spinro un> sindacato, la Filcams-Cgil a scendere al> nostro fianco nell'organizzazione del 1°> convegno nazionale sulla netdipendenza, e ha> spinto centinaio di persone (genitori> preoccpati, insegnanti, medici, psicologi,> anche un prete!) ad aderire alla nostra> iniziativa. Siamo tutti dei cretini o,> invece, siete voi che vi siete bevuti il> cervello? Certo: usiamo il computer. È vero.> Ma non siamo contro la tecnologia, ma contro> l'eccesso che ci rende automi, macchine di> consumo, derelitti depressi e soli.la sua opinione (e quella della psicologa che cita) potrebbe anche essere veritiera, ma rimane un'opinione. nessuno è obbligato ad abbracciarla né a supportarla. e poi, cosa contate di fare a Montecitorio? vietare per legge l'uso di Internet fino al compimento della maggiore età? fare un decreto anti-playstation? obbligare la gente a prendere la patente d'uso del computer? l'arresto per aver scaricato troppa posta elettronica? insomma, siamo concreti!> Anche il> Ragante della Privacy, Stefano Rodotà, ha> lanciato l'allarme che siamo spiati ogni> giorno da 300 telecamere, ecome lo ha fatto?> Con le telecamere, cioè con una conferenza> stampa. Dunque, la gente perbene va avanti.la gente perbene come lei, secondo me, dovrebbe imparare a farsi un po' più gli affari propri. senza offesa: nessuno l'ha chiamata a divulgare le sue tesi o quelle del suo movimento, e perdipiù lo ha fatto nel posto più sbagliato. cosa direbbe se io domani entrassi in una chiesa cattolica e cominciassi a predicare la dottrina buddista o, meglio ancora, affiggessi sui muri della stessa chiesa dei manifesti inneggianti all'ateismo?la saluto cordialmente nell'attesa di una sua risposta,godzillaAnonimoRe: Di Frenna a Godzilla
Belle parole. Ma siamo su posizioni divergenti. Non capisci il punto fondamentale. Ti faccio solo alcune domande, ma senza per questo innescare un botta e risposta infinto. Ti sembra giusto che il 60% dei ragazzi americani soffra di insonnia perchè naviga molte ore al computer e usa i videogiochi eccessivamente (American Sleep association, 1999); ti sembra giusto che i bambini italiani trascorrono ogni giorno 5 ore con la tv (Censis); ti sembra giusto che trascorriamo 15 mila ore della nostra vita con il televisore a fare zapping (Focus, giugno 2000); ti sembra giusto che la depressione sia la prima malattia mondiale (Oms, 2001) e che la causa sia da ricercare nell'impoverimento dei rapporti umani?; ti sembra giusto che la tecnologia stia alterando i cibi, il gene umano, il clima della Terra? Con che cosa lo fa? Con un giravite e con il computer? Ti sembra giusto tutto questo? Questo eccesso ti sta bene? A te, dico proprio a te, che usi Godzilla per firmare la tua vera anima. Ti sta bene?AnonimoRe: Di Frenna a Godzilla
- Scritto da: enzo di frenna> ti> sembra giusto che la tecnologia stia> alterando i cibi, il gene umano, il clima> della Terra? Con che cosa lo fa? Con un> giravite e con il computer? Ti sembra giusto> tutto questo? Questo eccesso ti sta bene? Ti vorrei ricordare che e` solo grazie agli eccessi della tecnologia che tu hai la cultura necessaria a porre queste domande. E` soltanto grazie agli eccessi della tecnologia che' tu lo puoi fare per iscritto in un forum pubblico dove tutti lo potranno leggere. Solo la tecnologia portata all'eccesso ti permette di vivere una buona parte della tua vita rimanendo improduttivo e dedicandoti ad attivita` personali di svago o di automiglioramento. Solo gli eccessi della tecnologia ti permettono di prendere dei mezzi che ti possono portare in qualsiasi luogo del mondo in tempi relativamente brevi. E soltanto quegli eccessi che criminalizzi tanto ti permettono di essere informato su cio` quanto dormono i bambini americani con la playstation.La tecnologia ci ha liberato dalla schiavitu` e dalla prevaricazione.E sono proprio gli eccessi della tecnologia che hai demonizzato tu che un giorno elimineranno la fame dal mondo e permetteranno a dei bambini che dovevano nascere ciechi e sordi di vedere i quadri di Munch e di Picasso e di ascoltare il Flauto Magico di Mozart...> A> te, dico proprio a te, che usi Godzilla per> firmare la tua vera anima. Ti sta bene?AnonimoRe: Giusto?????
Mi sembra che il termine "giusto" sia quantomeno fuori luogo.Sarebbe "ingiusto" se ci fossero costrizioni, o interessi coercitivi alle spalle, ma le persone, noi, ci facciamo ipnotizzare dalla rete semplicemente perchè CI PIACE.Se quindi il suo vuole essere un ammonimento, ok, ma non criminalizzi una LIBERA SCELTA delle persone.Il fatto che poi ci siano anche minorenni inconsci, credo non li esponga ad un rischio maggiore di una passeggiata in bicicletta.L'assenza dei genitori è certamente un argomento da discutere, ma è questa assenza da criminalizzare, non l'esistenza della rete.Vorrei mettere la mail ma poi me la intasano, questo ad esempio è un comportamento da criminalizzare e da DENUNCIARE.Anonimogodzilla a Di Frenna
allora, neanch'io voglio generare un botta e risposta infinito, però:- siamo /sicuri/ che la percentuale dei ragazzi americani che non dormono sia davvero così alta (se lo dice proprio l'American Sleep Association permettimi almeno di sospettare che il dato sia "gonfiato" e neppure di poco)- che i bambini trascorrano troppo tempo davanti alla TV non è certo colpa della TV- non credo che sia la TV stessa a "schiavizzarci" quando facciamo zapping per le nostre brave 15.000 ore (a parte il fatto che Focus è una delle riviste più sensazionaliste ed inattendibili che io abbia mai letto)- i rapporti umani si stiano impoverendo non è *necessariamente* colpa della teconologia. semmai, per quanto mi riguarda, è il contrario.- che la tecnologia stia alterando i cibi e il patrimonio genetico umano mi sembra, in sé una cosa buona che potrà apportare molti miglioramenti alla qualità della nostra vita. che poi ci siano persone che usano questa tecnologia in modo scriteriato è un'altro paio di maniche. non credi? e lo stesso (IMHO) vale per chi usa male Internet o la TV.in definitiva, secondo me, non è la tecnologia in sé e per sé a renderci "schiavi". è vero piuttosto che siamo noi stessi a scegliere di esserlo quando stiamo troppo tempo a navigare o chattare, o davanti alla televisione a guardare repliche delle partite di calcio o cartoni animati, ma questi fatti, /in sé/, non pregiudicano proprio niente. infine, chi adotta un nickname (come il mio, "godzilla"), non è detto che lo faccia "per firmare la sua vera anima"! magari lo chiamano già così gli amici, oppure è un personaggio che gli piace. cosa c'è di male? ecco, secondo me è proprio questo tipo di estremismo ignorante e ad oltranza che si deve evitare, altrimenti il vostro movimento rischia di cadere davvero nel ridicolo più di quanto già non lo sia, almeno per il popolo della Rete.a prestogodzillaAnonimoRe: Siamo gente per bene
- Scritto da: enzo di frennaAle', ci ha scritto, temevo di non ridere piu'!> A chi ha inviato critiche, in seguito> all'articolo di Luddist sul nostro sito> netdipendenza.it, rispondo che siamo gente> per bene. La tentazione di replicare ad> alcuni che hanno scritto che, a furia di> navigare, si sono rimbeccilliti, è forte. Ma> seguo un'altra strada. Non è certo liberale> chi, come l'autore di "andate a zappare", ci> abbia mandato in tilt la posta elettronica> (non sei d'accordo? bene, ma sei io facessi> la stessa cosa alla tua casella postale? che> ne dici? imbecille?), oppure chi dice che> siamo ipocriti, o che prendiamo per il culo.> Il tono è basso, dunque alziamolo: la nostra> iniziativa è stata presentata a MontecitorioWow, sono impressionato! Adesso si che penso che abbiate ragione. Il tono subito si alza non appena si scrive "Montecitorio", perbacco!> (dove lavorano persone impegnate, non> ipocriti), ha spinto il ministro> dell'Innovazione Lucio Stanca ad ammettere> (attraverso l'Ansa) che la videodipendenza è> un problema reale, ha spinto una psicologa,> Renata Taddei, ad affiancare la nostra> iniziativa (ma non è l'unica), ha spinro un> sindacato, la Filcams-Cgil a scendere al> nostro fianco nell'organizzazione del 1°> convegno nazionale sulla netdipendenza, e ha> spinto centinaio di persone (genitori> preoccpati, insegnanti, medici, psicologi,> anche un prete!) ad aderire alla nostra> iniziativa.Cosa non si fa per cercare un po' di pubblicita'. dura lex, sed lex.> Siamo tutti dei cretini o,> invece, siete voi che vi siete bevuti il> cervello?Domanda retorica e cattivella. Certo che siamo dei cretini, noi non ci vanatiamo di essere "per bene", per cui evidentemente il cervello nostro ha qualche tara.> Certo: usiamo il computer. È vero."Usate" anche la paura del computer....> Ma non siamo contro la tecnologia, ma contro> l'eccesso che ci rende automi, macchine di> consumo, derelitti depressi e soli.Evidentemente non sapete usarla con la dovuta moderazione quanto sapete usare invece le persone e convincerle alla vostra inutile causa.> Anche il> Ragante della Privacy, Stefano Rodotà, ha> lanciato l'allarme che siamo spiati ogni> giorno da 300 telecamere, ecome lo ha fatto?> Con le telecamere, cioè con una conferenza> stampa. Dunque, la gente perbene va avanti.La gente per bene non si abbassa a scrivere su punto informatico, solo noi tecnofili lo facciamo :))Noi puntoinformatico-dipendenti...AnonimoRe: Siamo gente per bene
- Scritto da: enzo di frenna> Non è certo liberale> chi, come l'autore di "andate a zappare", ci> abbia mandato in tilt la posta elettronica> (non sei d'accordo? bene, ma sei io facessi> la stessa cosa alla tua casella postale? che> ne dici? imbecille?), Il post che diceva "Trogloditi andate a zappare" l'ho scritto io, ma non capisco le tue accuse da dove arrivino...Io ho mandato in tilt la vostra casella di posta? Io? Ma se non ho neppure visitato il vostro sito! Ma sai quel che dici o hai preso 1 colpo di sole?AnonimoPerchè il Frenna a Montecitorio?
Intanto il Frenna si è "intrufolato" in Parlamento, non è così poco furbo purtroppo.AnonimoDi Frenna: ecco la mia storia
Vedo che l'articolo di Luddist ha acceso un fuoco. Bene, bene... Voglio rispondere al navigatore che ha cercato "Di Frenna" in Google, trovando il mio libro sul "Gayatri Mantra (macropost edizioni, per chi lo vuole leggere), oppure la guida sexy ai locali notturni (commissionato da una casa editrice, già, perchè svolgo l'attività di consulente editoriale e scrivo libri su commisione... è un reato?), oppure il libro sulla "Coccoloterapia", scritto insieme con Paolo Cericola, rebirther ospite del Costanzo show e di "Vivere bene" (Maria Teresa Ruta, Rai 1). Bene, caro navigatore, ti arricchisco io la lista:- ho svolto inchieste sul traffico del sangue infetto (Napoli Oggi, 1986) e poi...- inchieste sui rifiuti radioattivi (The European, 1991; Il Mondo 1990)- un libro inchiesta sulle malefatte dell'ex ministro Paolo Cirino Pomicino, ititolato "L'Accordo" (edizioni Pubbliprint)- inchieste sulla ruberie del ministero degli Esteri e della cooperazione allo svlluppo (L'Europeo, 1993)- ho fondato un'agenzia di giornalismo investigativo parlamentare, Watch Dog News, in collaborazione con i Verdi, e siamo stati ospiti fissi di Funari News (Italia 1)- ho svolto inchieste economiche sui potenti della Finanza (Il Mondo, 1992-95)- ho pubblicato un libro inchiesta sulla Mafia Finanziaria delle Assicurazioni Rc auto, (edizioni Stampa Libera, 2000)e potrei continuare...Vuoi darmi la tua lista?AnonimoRe: Di Frenna: ecco la mia storia
Proprio perchè sembra così competente, come può considerare una testimonianza attendibile e significativa questa tratta dal suo sito?"Un paziente mi ha raccontato che le sue prestazioni sessuali si sono notevolmente ridotte dopo aver trascorso molte ore in Internet. Il rapporto con la sua ragazza è andato in crisi, così ora lui crede di essere diventato gay per colpa della rete. Gli ho spiegato che il problema sta nel suo cervello e che farebbe bene a staccarsi un po' dal video Dott. Roberto Rinaldipsicoterapeuta - Napolistoria presentata al 1° convegno nazionale sulla Netdipendenza. "AnonimoRe: Di Frenna: ecco la mia storia
- Scritto da: enzo di frennavisto che mi chiami in causa...> Vedo che l'articolo di Luddist ha acceso un> fuoco.temo che non si tratti di fuoco: direi piuttosto una generale ridarella> Bene, bene... Voglio rispondere al> navigatore che ha cercato "Di Frenna" in> Google, trovando il mio libro sul "Gayatri> Mantra (macropost edizioni, per chi lo vuole> leggere), oppure la guida sexy ai locali> notturni (commissionato da una casa> editrice, già, perchè svolgo l'attività di> consulente editoriale e scrivo libri su> commisione... è un reato?no, non è un reato, assolutamente...come non è un reato aprire un sito, almeno di solito.Nè è un reato (per fortuna sua e mia) esprimere opinioni come quelle che lei esprime.Succede però che quando si "fa" un atto pubblico (e un libro lo è, a meno che non si tratti di un libro scritto per il compleanno della sua signora o di una sua nipotina, così come lo è un sito), ci si espone al sacrosanto (e altrui) diritto di critica nonché, in alcuni casi, all'altrettanto sacrosanto sorriso scettico (sempre altrui).), oppure il libro> sulla "Coccoloterapia", scritto insieme con> Paolo Cericola, rebirther ospite del> Costanzo show e di "Vivere bene" (Maria> Teresa Ruta, Rai 1). bene, posso sorridere di queste sue referenze? posso sghignazzare della coccoloterapia? la signora Ruta è una fine intellettuale o (sbaglio?) quella della "patata che attira"?Il dottor Costanzo è lo stesso ammaestratore di pulci che io vedo in televisione (raramente, a dire il vero... ma sa, noi netdipendenti siamo abituati, più di altri, a leggere, piuttosto che ad ascoltare o a guardare la scatola sul piedistallo) o è un promettente allievo di Vattimo piuttosto che di Emanuele Severino?> Bene, caro navigatore,sicuramente io sono un "navigatore" ma in questa qualifica non vedo la stessa carica offensiva che invece potrei trovare, per dire, nel termine "scribacchino"> ti arricchisco io la lista:> > - ho svolto inchieste sul traffico del> sangue infetto (Napoli Oggi, 1986) e poi...> - inchieste sui rifiuti radioattivi (The> European, 1991; Il Mondo 1990)> - un libro inchiesta sulle malefatte dell'ex> ministro Paolo Cirino Pomicino, ititolato> "L'Accordo" (edizioni Pubbliprint)> - inchieste sulla ruberie del ministero> degli Esteri e della cooperazione allo> svlluppo (L'Europeo, 1993)> - ho fondato un'agenzia di giornalismo> investigativo parlamentare, Watch Dog News,> in collaborazione con i Verdi, e siamo stati> ospiti fissi di Funari News (Italia 1)mi scusi, il nome di Funari mi provoca incontenibili scoppi di diarrea: cosa ne dice, la coccoloterapia può essermi di conforto? o forse è più indicato il rebirthing?> - ho svolto inchieste economiche sui potenti> della Finanza (Il Mondo, 1992-95)> - ho pubblicato un libro inchiesta sulla> Mafia Finanziaria delle Assicurazioni Rc> auto, (edizioni Stampa Libera, 2000)> e potrei continuare...mi congratulo per la sua nutrita lista.come si dice, caro signore, l'italia è un paese di navigatori, di santi e di scrittori...sono molti di più quelli che scrivono di quelli che leggono e le auguro che nel suo caso si sia verificato il contrario e che i suoi libri siano stati letti da un numero maggiore di persone di quante ne sono servite per scriverli. > Vuoi darmi la tua lista?no, temo di non avere nessuna lista sottomano, al momento: appartengo all'altro gruppo, di quelli che scrivono poco e leggono molto (e con buona soddisfazione, devo dire).Eppurtuttavia, mi permetto ancora di sghignazzare della sua iniziativa (nonché di buona parte dei suoi scritti): spero che non me ne voglia per questo e spero che i finanziamenti che senz'altro stanno dietro al sito siano sufficienti a coprire le spese e che le resti anche qualcosina in tasca (il giusto e il legittimo, per carità).Aggiungo, ad usum delphini, che una sinistra che avvalla simili iniziative mi provoca turbe psicosomatiche e, io di sinistra da sempre, mi induce ad astenermi dal voto.Spero di risentirla presto (non attraverso un suo libro, la prego: leggerò anche molto, ma al disotto di De Crescenzo non sono mai andato) e le porgo distinti saluti (che non coinvolgono sentimenti più complessi come la stima o l'ammirazione).AnonimoRe: da Di Frenna: Franz sei simpatico
Va bene, ancora un breve scambio. Ho letto la tua risposta alla mia opinione: sei simpatico. Sul serio, non lo dico con ironia. Credo che anche tu, in fondo, sei un deluso. Avrai i tuoi ideali infranti e pure la sinistra è fra questi. Comunque, la libertà di opinione è un dono, e in questo momento lo stiamo esercitando. Anche se scrivo; ora, al computer, per risponderti, non mi, dimentico che nella mia vita ila relazione umana è più importante, come gli alberi del mio giardino di frutta che curo, oppure i miei amici e familiari, la mia gatta, e più in generale la solidarietà, il rispetto per la natura e gli animali, ecc. Capisci la differenza? Si può usare il computer e non dimenticare queste cose, oppure usarlo molte ore e diventare depresso (ti puoi vedere una ricerca dell'università di Pittsbourgh sul rapporto internet-depressione, Usa, sul nostro sito). Mi incuriosisce il fatto che, nella tua risposta, ha di nuovo focalizzato la tua attenzione sulla "coccoloterapia" (ti interessa? se vuoi, ti metto in contatto con Cericola: è interessante, lo si fa con belle ragazze in acqua calda, giuro!) ecc, ma non hai visto il resto. Come dire: vedi il bicchiere sul tavolo, ma non il piatto di pasta. Le risorse per fare il nostro sito sono tutte personali (tolte dal proprio portafoglio, insomma) e ciò che ci spinge (siamo davvero in tanti, giuro ancora) è il desiderio di inviare un "messaggio" diverso in rete, cioè prima l'uomo e non la macchina. Sarai d'accordo anche tu che viviamo in un mondo di merda, di guerre tra movimenti e multinazionali, guerre di superpotenze e palestinesi senza una terra, guerra tra l'uomo e il clima che si riscalda, guerre transgeniche, ecc. Cosa ci ha portato a questo? Il buon senso? La libertà? Oppure un senso di onnipotenza, cioè un credere che l'uomo è dio e può tutto (compreso distruggere il pianeta) perchè ormai è un uomo-macchina? Lo dico sempre: ridere fa bene. Sono contento per te: meglio che piangere... non credi?Anonimoquanti ignoranti in Rete!
Eh sì, è proprio vero: quando una persona si identifica in qualcosa è proprio difficile farlo staccare da quella immagine del mondo che si è creato inconsapevolemente dentro di sè. Come quando uno va da un comunista o un nazista e gli dice: il comunismo/nazismo hanno fatto milioni di vittime. Quello cosa fa? Spalanca gli occhi, si sente offeso, e attacca. In realtà gli hai toccato una idea a cui si è aggrappato inconsciamente. Ma non ha mai riflettuto veramente e consapevolmente su cosa è stato il comunismo. Perchè allora comunista non lo sarebbe mai stato. Naturalmente ciò che dico vale per il fascismo, il nazismo, cattolicesimo, islamismo... ovvero di tutte quelle forme di "apprtenenza ideologica" ovvero stupida a qualcosa.La stessa cosa sta accadendo con il lancio di netdipendenza.it. Molti ci attaccano. Perchè diciamo loro: "guardati stai ore e ore davanti ad uno schermo, parli in modo strano, ti chiami con dei nomignoli, ti sei robotizzato, e se non hai un computer davanti stai male".L'uso corretto di psicofarmaci è cosa buona e giusta se finalizzato alla guargione da uno stato depressivo...ma l'uso eccessivo(che porta alla dipendenza) lo è? Pensateci. Conoscete la differenza tra uso e abuso? Certo stare in rete e parlare di netdipendenza ha sicuramente qualcosa di provocazione. Bene, la provocazione serve a svegliare gli stupidi. Chi avesse visto bene il nostro sitoo avrebbe letto che non siamo contro internet ne tantomeno contro la tecnologia. Anzi. Siamo contro un uso/presenza eccessiva di essa nelle nostre vite.E spingiamo a fare un uso più consapevole di essa. Il nostro messaggio è "abbaimo deciso di essere nella rete per ricordare ai navigatori che la vita reale è più importante di quella digitale". E' un bel banner che si trova appena si carica la home. Bastava legggerlo. Come si fa a vedere se una persona è dipendente da qualcosa: quando deve far uso sempre di quella cosa e non ne può fare assolutamente a meno, perchè se no sta male. E' questo che noi combattiamo. La dipendenza, non il semplice utilizzo.E crediamo che di "netdipendenza" - dove per net intendiamo "La Grande Rete della tecnologia" si possa parlare, e i molti articoli e studi che stanno uscendo sui giornali negli ultimi anni lo dimostrino.Vi siete sentiti offesi perchè qualcuno vi ha rottto il giocattolino...beh scusateci...continuate a stare davanti al vostro schermo...ah e quando andate a dormire (alle due di notte dopo 4-5 ore di chattate) date ai vostri schermi una carezza e dite loro che è la carezza del webmaster di netdipendenza.it!Schermo delle mie brame chi è il più dipendente del Retame?AnonimoRe: quanti ignoranti in Rete!
Per certi casi potresti anche avere un pochino infinitesimale di ragione, pero` sono qui a scrivere per ricordarti due fatti oggettivi:1. ti senti un po' troppo superiore agli altri. Dato che tende a succedere anche a me, riconosco un presuntuoso (=della mia stessa specie) quando lo vedo. Scendi, per favore.2. anche tu ti sei aggrappato a una filosofia ideale, e la difendi con la stessa stupidit... ehm... forza.AnonimoRe: quanti ignoranti in Rete!
Ho avuto la tentazione di risponderti in modo approfondito, ma in rete ho imparato a discernere ciò che vale la pena prendere in considerazione, e ciò che andrebbe a discapito della mia "vita reale". PS :Una parte di me spera sia tutta una bufala per farsi 4 risate, sono troppo ottimista?AnonimoRe: quanti webmaster ignoranti in Rete!
- Scritto da: Webmaster > Eh sì, è proprio vero: quando una persona si> identifica in qualcosa è proprio difficile> farlo staccare da quella immagine del mondo> che si è creato inconsapevolemente dentro di> sè.Si e' verissimo. (zip!)> La stessa cosa sta accadendo con il lancio> di netdipendenza.it. Molti ci attaccano.> Perchè diciamo loro: "guardati stai ore e> ore davanti ad uno schermo, parli in modo> strano, ti chiami con dei nomignoli, ti sei> robotizzato, e se non hai un computer> davanti stai male".Ma chi vi attacca! Vi state facendo cosi' male da soli con queste cose che non e' certo necessario, abbiamo ben altro da fare che attaccarvi, al limite vi si puo' ridicolizzare, ma anche a questo ci avete gia' pensato voi.> L'uso corretto di psicofarmaci è cosa buona> e giusta se finalizzato alla guargione da> uno stato depressivo...ma l'uso> eccessivo(che porta alla dipendenza) lo è?> Pensateci.Mumble mumble... guarda un po', esagerare con gli psicofarmaci fa male, meno male che ce lo hai scritto!> Conoscete la differenza tra uso e> abuso?Facciamo un esempio con la mia pazienza:Uso: mi vieni a parlare delle tue idee. Usi la mia pazienza che io generosamente ti fornisco.Abuso: mi rompi le scatole dicendo che io dovrei condividere le tue idee.> Certo stare in rete e parlare di> netdipendenza ha sicuramente qualcosa di> provocazione. Bene, la provocazione serve a> svegliare gli stupidi. La provocazione serve a farsi notare. Nel vostro caso, farvi notare non e' stata un'idea geniale.> Chi avesse visto bene il nostro sitoo> avrebbe letto che non siamo contro internet> ne tantomeno contro la tecnologia. Anzi.> Siamo contro un uso/presenza eccessiva di> essa nelle nostre vite.Casomai nelle VOSTRE vite, pensate ai fatti vostri e non venite a dire al prossimo che usa troppa tecnologia e non vi copriremo di ridicolo.> E spingiamo a fare un uso più consapevole di> essa.Uso consapevole tutto da definire sulle regole di chi? Regole e modi d'uso che spetta a ciascuno di fare per se' stessi. Fatevi gli affari vostri. Se la consapevolezza che ci date e' questa, e' inutile, siete sciatti e poco interesanti.> Il nostro messaggio è "abbaimo deciso> di essere nella rete per ricordare ai> navigatori che la vita reale è più> importante di quella digitale". E' un bel> banner che si trova appena si carica la> home. Bastava legggerlo. Infatti e' quello che ho mandato agli amici per farvi conoscere e per allietare la giornata a tutti. Siamo infatti tutti cosi' ignoranti da non aver saputo fino ad oggi dell'esistenza di una vita digitale oltre a quella reale. Pensavamo di vivere una vita reale, variamente condita di figli, auto, tasse, malattie, feste, tecnologia, affetto, ecc ecc.Ma ecco questo bel banner che ci dice che esiste una "vita digitale". Che ideona! Come sloga e' bello ma non significa nulla. Te ne faccio uno anche io:"abbiamo deciso di essere nella rete per ricordare ai navigatori che la vita reale è piùimportante di quella longitudinale".> Come si fa a vedere se una persona è> dipendente da qualcosa: quando deve far uso> sempre di quella cosa e non ne può fare> assolutamente a meno, perchè se no sta male.E' proprio una definizione da scuola media. A definizione scema, contro-esempio cretino ma logico:io non posso fare a meno di vedere i miei figli. Sono malato? Non posso fare a meno di usare il cibo, evidentemente sono malato.> E' questo che noi combattiamo. La> dipendenza, non il semplice utilizzo.Allora ammettete che combattete, ma non volete essere attaccati. Bella forza. Se tutti gli eserciti potessero scegliere di fare come voi...> E crediamo che di "netdipendenza" - dove per> net intendiamo "La Grande Rete della> tecnologia" si possa parlare, e i molti> articoli e studi che stanno uscendo sui> giornali negli ultimi anni lo dimostrino.Si parla molto anche di dio, degli ufo, e della telepatia, ma parlarne non prova che esistano.> Vi siete sentiti offesi perchè qualcuno vi> ha rottto il giocattolino...beh> scusateci...continuate a stare davanti al> vostro schermo..Che puerile questo webmaster, forse non dovrebbe scrivere, si rende davvero ridicolo. Non hai colto il nodo della questione: non avete rotto nulla. Chi vi calcola?! non contate nulla. Siete semplicemente anacronistici e se non vi piace la vostra cosidetta "vita digitale", spegnete i pc, non venitecelo a dire ed ad insegnare, chi vi ha chiesto nulla?> ah e quando andate a> dormire (alle due di notte dopo 4-5 ore di> chattate) date ai vostri schermi una carezza> e dite loro che è la carezza del webmaster> di netdipendenza.it!Mi guarderei bene, ha gia' dovuto rappresentarmi per qualche minuto la tua opera, penso che sia sufficiente come punizione giornaliera.In ogni caso manchi ancora il punto. Chi ti dice che se chatto 4 ore siano cazzi tuoi? Che ti frega? Che ti importa? Ti fa stare male se chatto una o 10 ore? Ti senti un paladino del benessere altrui? Io odio il fumo ma non rompo le palle agli amici perche' smettano di farlo, sono adulti e consenzienti, la vita e' loro nel bene e nel male.Se vuoi lottare per il benessere altrui combatti alcoolismo e tabagismo con la tua capacita' di fare siti, almeno questi mali esistono e provocano tanti morti. > Schermo delle mie brame chi è il più> dipendente del Retame?Il piu' dipendente non lo so, ma il piu' ridicolo si e' fatto avanti con le trombe ed i tromboni. Grazie di esistere.Migliora, poi riparleremo.AnonimoRe: quanti ignoranti in Rete!
Questo messaggio e' davvero uno dei piu' presuntuosi che abbia letto di questi tempi.- Scritto da: Webmaster > La stessa cosa sta accadendo con il lancio> di netdipendenza.it. Molti ci attaccano.> Perchè diciamo loro: "guardati stai ore e> ore davanti ad uno schermo, parli in modo> strano, ti chiami con dei nomignoli, ti sei> robotizzato, e se non hai un computer> davanti stai male".Davvero dite al prossimo queste cose? Ma perche', chi siete? Che vi importa? "Parli in modo strano" dici e tu? E cosa significa, uno non puo' esprimersi come gli pare e dedicare il proprio tempo come gli pare?Se la cosa vi turba non e' forse solo un vostro problema?> ...Bene, la provocazione serve a> svegliare gli stupidi. Caspita che presunzione...troppi stupidi si sono gia' svegliati, non servivi che ti alzassi anche tu dal tuo letto di ignavia.> Chi avesse visto bene il nostro sitoo> avrebbe letto che non siamo contro internet> ne tantomeno contro la tecnologia. Anzi.> Siamo contro un uso/presenza eccessiva di> essa nelle nostre vite.Beh, problema vostro.> E spingiamo a fare un uso più consapevole di> essa. Il nostro messaggio è "abbaimo deciso> di essere nella rete per ricordare ai> navigatori che la vita reale è più> importante di quella digitale". E' un bel> banner che si trova appena si carica la> home. Bastava legggerlo. E' proprio leggere certe cose che mi rende incerto sulla serieta' della vostra iniziativa.Ma chi credete di dover soccorrere?Che presunzione!> Come si fa a vedere se una persona è> dipendente da qualcosa: quando deve far uso> sempre di quella cosa e non ne può fare> assolutamente a meno, perchè se no sta male.> E' questo che noi combattiamo. La> dipendenza, non il semplice utilizzo.E sapete ovviamente distinguere quando finisce il "semplice utilizzo" ed inizia la dipendenza, basta affidarsi alla formuletta magica: "quando uno deve far uso sempre di quella cosa e non ne può fare assolutamente a meno, perchè se no sta male e' dipendente." Hihihihi che ridicolo semplicismo.> E crediamo che di "netdipendenza" - dove per> net intendiamo "La Grande Rete della> tecnologia" si possa parlare, e i molti> articoli e studi che stanno uscendo sui> giornali negli ultimi anni lo dimostrino.Vediamo fatti e non parole, e poi abbiamo letto come maneggiate le statistiche nei vostri articoli. Vergognatevene anzicche' venire qui su Punto informatico, che e' una rivista seria, ad alzare gli scudi sul vostro squallore contro chi non la pensa come voi.> Vi siete sentiti offesi perchè qualcuno vi> ha rottto il giocattolino...beh> scusateci...continuate a stare davanti al> vostro schermo...ah e quando andate a> dormire (alle due di notte dopo 4-5 ore di> chattate) date ai vostri schermi una carezza> e dite loro che è la carezza del webmaster> di netdipendenza.it!Che paternalismo, che miseria, che mediocrita', che presunzione immensa. Che immagine schifosa che hai del prossimo. Da che altro trono di presunzione ti sogni che qualcuno si turbi per quello che dite o fate? Pensi possa dare fastidio che attacchiate il presunto abuso di utilizzo di tecnologia? Ridicolissimo, veramente infantile e sciocco. Non sei il centro del mondo, anzi non conti nulla. O ci credi cosi' scemi? Non hai un minimo di rispetto per l'intelligenza altrui? Ah dimenticavo che siamo solo cretini da risvegliare. Complimenti. Si vede che sei una persona che gli altri ascolteranno sempre volentieri per il tuo tatto e la tua intelligenza.> Schermo delle mie brame chi è il più> dipendente del Retame?Che fantasia, che stile, ironico e sottile come un carro armato.Se e' uno scherzo e' fantastico.AnonimoRe: quanti ignoranti in Rete!
- Scritto da: Aldo Fronte> O ci credi> cosi' scemi? Non hai un minimo di rispetto> per l'intelligenza altrui? Ah dimenticavo> che siamo solo cretini da risvegliare.Avanzo un'ipotesi: forse e` qualcuno abituato a lavorare in televisione. Ah, no, mi pare che ci fosse anche qualcun'altro abituato a scrivere libri e a fare il grande media saggio che guida il gregge di presunti imbecilli. In questo caso, leggendo queste risposte si spera che egli si renda conto che Internet e` un pochino diversa dai media da cui era abituato a parlare. Vado a vedere il sito: se non ha un forum, confermera` la mia impressione.AnonimoSi`, eccola qui: mentalita` televisiva in pieno!
> ORA PUOI FINALMENTE DIRE LA TUA! > Contribuirai così, insieme con noi, a dare> vita ad un forte dibattito sul tema> dell'eccesso di tecnologia e sul recupero del > valore umano. > Le opinioni più interessanti verranno > pubblicate sul nostro sito e potranno essere > consultate nel link le vostre opinioni E BADATE BENE!SOLO LE OPINIONI SCELTE.SENNO` SI RISCHIA QUELLO CHE SUCCEDE SU UN LIBERO FORUM, COME PER ESEMPIO QUESTO.Anonimonoi netdipendenti
Caro Enzo,hai solleticato la mia "modesta vanità" definendomi simpatico, per cui mi sento autorizzato a scrivere due righe autobiografiche, in cui forse altri (forse molti) si riconsceranno.Ho 40 anni, sono figlio di un contadino del sud (mio padre comprò un trattore, era l'unico nel raggio di centinaia di km ad avere un trattore, negli anni 50), sono persona gioviale, mi piace la buona cucina, il buon vino, la musica classica e il jazz, vado spesso al cinema, a volte a teatro, ho un gatto, ho conosciuto la mia attuale compagna via e-mail (viviamo insieme da oltre 5 anni, con soddisfazione reciproca), viaggio abbastanza (non tantissimo, in verità, quando abbiamo qualche giorno libero andiamo a farci un giretto in qualche città d'arte, io ho una certa passione per l'architettura barocca), quando posso vado da mio padre (il salame fatto in casa, il vino della vigna che abbiamo piantato insieme, l'olio degli ulivi lasciati dal nonno), possediamo un'unica automobile e la usiamo l'indispensabile.Eppure...Eppure vivo di tecnologia, la mattina appena sveglio accendo i miei pc (ne ho più di uno), lavoro finché ne ho voglia (faccio il programmatore, scrivo PHP e Perl), vado a dormire quando ho sonno (di solito molto tardi, ma mi sveglio altrettanto tardi la mattina).Quando ho tempo e voglia curo un mio sito che si occupa di poesia e letteratura dialettale...ah... ho una formazione di tipo umanistico, leggo fluidamente in latino (meno in greco, ahimè) e ho anche una più che discreta attività sessuale.Sono malato?Il mio precedente matrimonio è andato in vacca per via della tecnologia? Sono depresso?No, nulla di tutto questo, almeno mi pare.Sulla pervasività della tecnologia, lasciamelo dire, il problema maggiore è che sta benedetta tecnologia non è accessibile a 3 quarti del pianeta.Ieri sera (o forse la sera precedente, non ricordo bene) ho visto in tv una servizio sull'Etiopia, l'Eritrea: ho visto un contadino arare il suo campo con una pariglia di buoi e con un aratro di legno, a chiodo.Chi ha studiato un po' la storia europea sa che l'avvento del vomero che ribalta le zolle, insieme alla rotazione triennale delle colture, ha decretato la scomparsa, in europa, delle carestie: questo vomero E' TECNOLOGIA (e della migliore) e il contadino di cui sopra soffre la fame ANCHE perché non ha accesso a questa, minima, tecnologia.La libertà di pensiero e di espressione di cui godiamo, oltre ad essere figlia di sacrifici (umani) e di battaglie, è anche figlia della tecnologia.Cioè, a mio, avviso, il problema non è combattere la tecnologia ma DOMINARLA e SUPERARLA.Il luddismo fu solo una pagina buia del movimento operaio, analogo ai movimenti vandeani (ripresi anni or sono da quel campione di democrazia e di progressivismo che rispondeva al nome di monsignor Levebre e dalla signora Pivetti allora in divisa verde e, presumibilmente, ancora vergine): altri teorici (i più accreditati) hanno parlato di "appropriazione dei mezzi di produzione", non di "distruzione dei mezzi di produzione".Dal punto di vista del pensiero, il luddismo è figlio dagli stessi cervelli della "santa ignoranza" e del "si stava meglio quando si stava peggio": se mi permetti, i miei orizzonti sono un po' più ampi.Quanto alla coccoloterapia, se per un verso è interessante l'idea del bagno attorniato da piacevoli fanciulle, per un altro verso ritengo ignobile far pensare a una qualsiasi valenza terapeutica di questo trattamento: l'unica persona che potrebbe trarne giovamento penso sia l'attuale presidente della regione Lombardia.Per finire, ho una naturale avversione per quella vaga e nebulosa ipotesi di pensiero che va sotto il nome di new age, ritenendola, in larga misura, uno dei tanti travestimenti sotto cui si presentano gli emuli più furbi del Mago di Arcella: rispetto chi la professa allo stesso modo in cui rispetto i devoti di Padre Pio, i dianetici e i Testimoni di Geova: con un cortese, ma fermo, "no, grazie".Se ho parlato più volte di coccoloterapia è perché riesco a immaginare di cosa si tratti, contrariamente al rebirthing o al sesso tantrico di cui mi sfugge quasi completamente il senso (ma, ti prego, non cercare di spiegarmelo).Sulle mie "delusioni" ideologiche o generazionali che siano, altre poche parole: si, sono deluso da una sinistra incapace di essere libertaria, che assume come maitre a penser Maurizio Costanzo, che non è in grado di porre la questione morale come irrinunciabile... che non è in grado di assumere delle posizioni chiare e inequivocabili, che si abbassa a discutere delle forbici di quel (dis)onorevole leghista, che ha perso il contatto con le proprie radici e con la propria gente...forse tutto il discorso sta diventando Off Topic, per cui la chiudo qua.AnonimoDi Frenna: Franz: sono d'accordo con te
Caro Franz,sono d'accordo con te: la tecnologia va dominata e superata. Il problema (ma non riguarda te, e se mi consenti, anche me) è che spesso ne siamo invece dominati. Cioè, il monti casi, ci sovrasta e sovrasta le persone che abbiamo intorno. Le persone libere e che pensano (cioè che hanno tempo per fare ciò che piace, impegnarsi attivamente nel sociale, incidere, ecc,) sono sempre meno. Ma chi la domina la tecnologia, caro Franz? I Signori degli Schermi. Cioè le multinazionali dei media che ci impongono modelli di uomo-macchina e non uomo-natura-macchina (penso agli alberi di ulivo della tua casa paterna, anch'io ho alberi di ulivo). Comunque, le tue opinioni "contro" mi interessano e, se la cosa ti fa piacere, ho pensato di pubblicarle sul nostro sito. Se vuoi, (ti piace scrivere?) ti propongo di collaborare con la nostra testata, sempre mantenendo il nick "Franz". Se accetti la "sfida", scrivi alla mia e mail personale (la trovi nella pagina "editoriale"). Ciao e in bocca al lupo per il tuo lavoro e la tua storia d'amore.Enzo.AnonimoRe: noi netdipendenti
Ti prego, fai una newsletter settimanale. Io mi abbonoAnonimoDubbio?!?!?!
Ma Di Frenna di UNIX ci capisce o no?Anonimonetdipendenza.it mi da dipendenza, chiudetelo!
Caro di Frenna, ho un forte problema di netdipendenza, non riesco a staccare gli occhi dal sito www.netdipendenza.itPasso molte ore la notte a leggere e rileggere gli articoli e le opinioni cosi' interessanti. Non posso non accendere il modem e vedere se c'e' qualche novita' ogni mezz'ora. I miei disturbi del sonno si sono aggravati (gia' ero stato avviluppato dai grandiosi contenuti di pippopippo.it) e non sento piu' gli amici tanto sono interessato a questo sito. Sia chiaro, non e' colpa mia, la mia volonta' e' annullata da modem.E' un chiaro caso di netdipendenza, lo so perche' ho letto di casi simili ai miei proprio su questo sito.E' chiaro anche che il mio problema risiede palesemente non in me ma nella troppa tecnologia che mi circonda e che evidentemente mi obbliga ad usarla.Io sto bene, e' la tecnologia che e' eccessiva, e netdipendenza.it ne' uno sfolgorante baluardo.Posso unirmi al vostro movimento di pensiero per farlo chiudere, questo sito, cosi' tecnologico?Posso lottare con voi per limitare la tecnologia, internet e tutto quanto? E' infatti palese che con la fine della tecnologia e con la fine di questo sito, simbolo prestigioso della tecnologia che funziona - anche troppo, visti gli effetti su di me - la la mia incapacita' a rapportarmi con il prossimo sparira': contivero' alberi da frutto, curero' felini indifesi e questo ritorno alla natura mi giovera' assai.Questa e' la soluzione! Lo dicono anche alla TV scienziati come Costanzo e Funari.Che dice, si puo' fare?AnonimoNetSparapalle.it
Ho finalmente avuto il tempo per leggere l'Inchiesta della Settimanadel sito netdipendenza.it. Quella con il titolo "Matrix A Montecarlo",per la precisione.Purtroppo non ho voglia (ma mancherebbe anche il tempo) di farmi ungiro completo del sito in questione. Anche solo leggendo questoarticolo e quello sui bambini nelle chat si nota che gli ideali di cuifa sfoggio il sig. di Frenna sono molto piu` moderate di quelle checampeggiano sul sito.I due articoli, per la maggiore, non fanno altro che cercare ilsensazionalismo quando non restano nel vago preferendo adagiarsinell'onanismo delle statistiche invece di fornire spiegazioni.Per esempio (da ora in poi parlero` solo di Matrix):~ ERRORI ~> dipendenza dalle informazione della rete" veicolate da schermi (in> inglese "net" - appunto - da cui derivano i termini "network> televisivi", "radiofonici", "mediatici", ecc)Curioso. Ero stupidamente convinto che "net" significasse un'altracosa. Pensa che gli inglesi hanno addrittura la parola"net-bag"... questa schermo-dipendenza e` veramente una cosatremenda. Gli inglesi non possono fare a meno di schermi neanche perfare la spesa...>Molto presto, tra l'altro, la tv scomparir? nel computer e dunque> ogni tipo di informazione sar? digitale e in, dunque, rete (net)Che strana costruzione grammaticale...E poi net non vuol mica dire rete!~ GONFIAMENTI PALESI ~> l'assuefazione assume toni drammatici. Non ? mai stata fatta, finora,> una stima delle persone che soffrono di dipendenza da videoschermi, ma> secondo i dati raccolti da Netdipendenza.it sono oltre un centinaio i> casi gravi in Italia. La dipendenza lieve, invece, colpisce oltre 3> mila persone.Addiruttura "centinaia" di persone in tutta italia...> In generale, la maggior parte degli intervistati ha risposto di> trascorrere almeno 6 ore al giorno con il computer, 3 con la tv. Il> cellulare, invece, vienb usato in media per 1,30 ore. Insomma, gli> italiani un popolo di videodipendenti?'Sti cazzi! Addirittura 3 ore con la tv!!! Ma questi si guardano unfilm tutte le sere! E rincarano la dose con due TG!!! Mio dio... doveandremo a finire.Per non parlare di 6 ore al computer!!! E` mostruoso!!! Pero` doveteallargare i vostri orizzonti. Pensate alla dipendenza da macchine dascrivere delle segretarie old-style! Oppure alla dipendenza daautomobili dei rappresentanti...>>tre ragazzi di Citt? di Castello (Perugia) che, dopo aver navigato>per 48 ore in Internet - con pause solo per mangiare e andare in>bagno - hanno sviluppato una "psicosi confusionale acuta", secondo la>diagnosi formulata dal medico che li ha visitati, il dottor Fabrizio>Ciappi, direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl>locale.Be' dopo due giorni di veglia al computer vorrei anche vedere. Ma cheesempio del piffero e`? Piglia una bicicletta e pedala per 2 giorni difila, poi mi racconti...>>A Napoli, infine, un bambino di quattro anni si ? rifiutato di andare>a scuola perch? voleva giocare al computer (la storia ? stata>rivelata dall'insegnate Carmela Bove e riportata nei lavori del>convegno), con la conseguente disperazione della madreOoooohhh (espressione stupita).Ma tutto cio` e` sconvolgente... Madonnnnnaaaa...~ OMISSIONI ~> "Qualche tempo fa ho avuto in cura un paziente malato di e mail",> rivela a Netdipendenza.it la psicoterapeuta romana Renata Taddei.Questa dipendenza da email aleggia come uno spettro su tuttol'articolo. Ovviamente non si capisce che cosa possa mai essere. Masoprattutto: che cosa succede ad uno che ha una dipendenza dallelettere?E ancora piu` allucinante e` la risposta della psicoterapeuta:> "Beh, all'inizio ho dovuto inviargli una e-mail, e lentamente> riportarlo alla realt?"E che significa?> E ancora: sempre secondo i dati pubblicati dal Censis, i bambini> italiani passano alla tv oltre 15 mila ore all'anno, in un'et?> compresa tra i 3 e 7 anni. Il 30% guarda la tv per 2-3 ore al giorno,> il 21,2% pre 3-4 ore, e solo il 2% non guarda affatto il piccolo> schermo.Vogliamo scommettere che riesco a fare una statistica con cui dimostroche quel 2% di bambini che non guarda la TV sta peggio degli altri?Questo dimostra in modo lampante che guardare la TV migliora il tenoredi vita (e questo e` il modo in cui VOI trattate le statistiche).>>Dopo qualche mese, un ragazzo di Torino ? stato ricoverato>nell'ospedale psichiatrico perch?, dopo aver giocato due giorni di>seguito con un videogioco, era convinto di essere "Ken" e dunque ha>aggredito il padre.Cascate male. Questa l'avevo gia` sentita sullo schermo. Il ragazzoera gia` mentalmente instabile.~ SPARSI ~> "In America c'? un test scherzoso tra gli psicologi - afferma Furlan> - che chiede se passate pi? tempo col computer aperto sulle ginocchia> o con vostro figlio chiuso nello scompartimento per i bagagli? Se> siete del primo gruppo, allora soffrite di netdipendenza"Saro` scemo ma io quella dello "scompartimento per i bagagli" non l'hocapita. Se qualcuno gentilmente me la spiegasse...~~~Bah... Insomma. Oggi non avevo niente da fare, cosi` mi sono divertitoun po'. Mandate altri pupazzi che fanno ridere tanto.AnonimoRe: NetSparapalle.it
NET non vuol dire rete???!!!!!!!Bestemmiatore, ti scomunico!!!!!!!!AnonimoRe: NetSparapalle.it
- Scritto da: Andrea> NET non vuol dire rete???!!!!!!!> > Bestemmiatore, ti scomunico!!!!!!!!Non hai letto bene. Guarda qualche riga sopra.AnonimoRe: NetSparapalle.it
E questa?"Migliaia di persone trascorrono ogni giorno fino a 9 ore con la tv, oppure 8 ore con il computer, 2 ore con il cellulare. Totale: una media di 9-10 ore al giorno con uno schermo digitale."Atroci le due ore col cellulare e il suo micidiale "schermo digitale" (a proposito. Ma se uno ha uno schermo analogico? Si salva dalla netdipendenza?).AnonimoN etDipendenza e schermofobia
Dopo aver finalmente appreso che "net" vol dire schermo, che il cellulare ha uno schermo, e che quindi se passo due ore al cellulare sono "NetDipendente", mi stavo cominciando a chiedere CHE CA7_7_O C'HA CONTRO GLI SCHERMI 'STO TIPO QUA?"Diffondere la cultura degli schermi vuol dire assoggettare la mente degli italiani, che inconsapevolmente sono spinti a fare scelte dettate dalla passività e dalla "sonnolenza mentale"In sintesi: mettersi di fronte ad uno schermo ci rende tutti dei deficienti lobotomizzati. Cioè, LO SCHERMO ci rende tali!!!!Non è contemplato il caso di uno che attraverso lo schermo lavora, studia o solo si diverte, senza trasformarsi in un'ameba ...Anonimol'insonnia e il web
soffro di disturbi d'ansia, un tempo ne soffrivo in maniera piuttosto grave, e in effetti a questa è associata l'insonnia.occupo buona parte del tempo leggendo, visitando siti, o chattando con nottambuli come me.MA non è che se il web non fosse esistito allora io avrei dormito.Probabilmente dei geni avrebbero dato la colpa alla luce elettrica.Non è che non abbia provato a mettermi sotto le coperte con la luce spenta tapparelle chiuse e tappi nelle orecchie.... e sono stanco, ma non mi addormento._____________un'altro discorso è la dipendenza da chat.ho iniziato a prendere gusto nella chat per varie ragioni, ma non nascondo che i miei 'problemi' hanno contribuito molto a farlo diventare prima il mio canale privilegiato per le amicizie, e dopo quello esclusivo.dopo che i miei 'problemi' si sono ridimensionati (grazie esclusivamente al sostegno delle mie amicizie "virtuali"), cosa dovevo fare, mandare a f*****o tutti e buttare via il pc??? no. chiaramente la chat occupa un grosso spazio nella mia vita anche adesso._______________a me queste persone terrorizzate mi fanno sorridere, dalla loro stupidità. come se i problemi psicologici non esistevano prima dell'invenzione della televisione, della luce, o della scrittura.. o della scoperta del fuoco.il vostro affezionato avvelenato nottambuloavvelenatoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 giu 2002Ti potrebbe interessare