Da nemici ad alleati: Warner Music e Udio lanciano servizio AI

Da nemici ad alleati: Warner Music e Udio lanciano servizio AI

Warner Music Group risolve la causa per copyright contro Udio e firma l'accordo di licenza per una piattaforma musicale AI.
Da nemici ad alleati: Warner Music e Udio lanciano servizio AI
Warner Music Group risolve la causa per copyright contro Udio e firma l'accordo di licenza per una piattaforma musicale AI.

Se c’è una cosa che l’industria musicale sa fare bene, è trasformare i nemici in partner commerciali quando c’è puzza di soldi nell’aria. Warner Music Group, che solo pochi mesi fa faceva causa a Udio per violazione del copyright insieme a Universal e Sony, ha appena annunciato di aver risolto la controversia e, sorpresa sorpresa, ha pure firmato un accordo di licenza con la startup AI per lanciare insieme una piattaforma musicale nel 2026.

Warner Music risolve la causa con Udio AI e lancia la piattaforma musicale AI

Mercoledì Warner ha dichiarato che la nuova piattaforma di creazione, ascolto e scoperta musicale di nuova generazione sarà alimentata da modelli di intelligenza artificiale generativa addestrati su musica concessa in licenza e autorizzata. In pratica, invece di permettere a Udio di saccheggiare liberamente il catalogo Warner per addestrare i suoi algoritmi, adesso c’è un contratto che garantisce che Warner abbia la sua parte ogni volta che qualcuno usa l’AI per creare una canzone con le voci di Lady Gaga o dei Coldplay.

Il servizio in abbonamento permetterà agli utenti di fare remix, cover e creare nuove canzoni usando le voci degli artisti e le composizioni dei cantautori che sceglieranno di partecipare. Quella frase finale è importante: “che sceglieranno di partecipare“. Non tutti gli artisti sotto contratto con Warner saranno automaticamente disponibili per essere clonati digitalmente.

Warner promette che la piattaforma creerà nuove fonti di guadagno per artisti e cantautori, garantendo al contempo la protezione delle loro opere. Ma quanto guadagneranno effettivamente gli artisti quando qualche teenager userà l’AI per creare una cover trap di “Poker Face” con la voce clonata di Lady Gaga? I dettagli economici non sono stati rivelati, ma possiamo scommettere che Warner si prenderà la sua bella percentuale prima che i soldi arrivino nelle tasche degli artisti.

Udio ha capito che se avesse continuato a operare senza accordi, sarebbe finita male con le major, quindi ha accettato di pagare e giocare secondo le regole. Warner dal canto suo vuole spacciarsi per etichetta illuminata che abbraccia il futuro invece di combatterlo come Don Chisciotte contro i mulini a vento. Ma la verità è che ha capito che la generazione di musica AI è inevitabile, quindi meglio controllarne lo sviluppo e monetizzarlo piuttosto che rimanere ai margini a guardare startup senza scrupoli farsi i soldi sulla loro musica.

Universal e Sony seguono l’esempio

Questo accordo segna un cambiamento significativo nell’approccio dell’industria musicale all’intelligenza artificiale. Warner, Universal e Sony avevano fatto causa a Udio e alla piattaforma rivale Suno lo scorso anno per violazione del copyright, accusandole di addestrare i loro modelli su musica protetta senza permesso. Ora Universal e Sony sono a quanto pare in trattative per concedere in licenza il loro lavoro a entrambe le piattaforme. Insomma, da “vi facciamo causa” a “facciamo affari” il passo è stato breve…

Suno raccoglie 250 milioni di dollari

A conferma che gli investitori credono fortemente nella musica generata da intelligenza artificiale, Suno ha appena annunciato di aver raccolto 250 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie C. Il round è stato guidato da Menlo Ventures con la partecipazione della divisione venture capital di Nvidia, NVentures, oltre a Hallwood Media, Lightspeed e Matrix.

Gli investitori stanno scommettendo che l’AI musicale non è una moda passeggera ma il futuro dell’industria. E con Warner, Universal e Sony che si stanno allineando per fornire cataloghi autorizzati, sembra che abbiano ragione.

La piattaforma Warner-Udio arriverà nel 2026, il che significa che abbiamo ancora un anno abbondante per prepararci psicologicamente a un mondo dove chiunque può creare una canzone trap con la voce di The Weeknd semplicemente digitando un prompt.

Fonte: PR Newswire
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Pubblicato il
20 nov 2025
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