Dagli USA un'antenna per captare la luce

Dagli USA un'antenna per captare la luce

Si tratta di un'antenna composta da nanotubi di carbonio che, invece delle onde radio, è in grado di intercettare la luce dello spettro visibile. Si aprono le porte alla TV ottica?
Si tratta di un'antenna composta da nanotubi di carbonio che, invece delle onde radio, è in grado di intercettare la luce dello spettro visibile. Si aprono le porte alla TV ottica?

Boston – Un’antenna capace di operare in modo analogo a quelle tradizionali ma che, invece di onde radio, capta la luce visibile. È quanto hanno messo a punto alcuni ricercatori americani del Boston College servendosi di nanotubi in carbonio, uno dei materiali più promettenti nel settore delle nanotecnologie.

In un articolo apparso sul Physics News Update , una pubblicazione dell’ American Institute of Physics , il team di scienziati ha spiegato che l’antenna di nuova concezione potrebbe essere utilizzata, in futuro, per la trasmissione ottica di contenuti broadcast, come la TV digitale, o per convertire la luce in energia elettrica in modo più efficiente dei metodi oggi conosciuti.

Una matrice di nanotubi in carbonio capaci di funzionare come una sorta di antenna radio per captare la luce visibile “La dimensione di un’antenna radio, tranne alcune eccezioni, è uguale alla lunghezza d’onda dell’onda radio ricevuta o ad una sua giusta frazione: dato che in genere le onde radio utilizzate per le trasmissioni radio e TV hanno lunghezze d’onda nell’ordine dei metri, la costruzione di antenne adatte alla la loro ricezione non rappresenta un problema”, ha spiegato Yang Wang, uno dei ricercatori impegnati nel progetto. “Le lunghezza d’onda della luce sono invece nell’ordine delle centinaia di nanometri, e pertanto costruire un’antenna efficiente ed economica capace di captarle è tutt’altro che semplice”.

Gli scienziati americani sostengono che la risposta a questo problema è data dalla costruzione di antenne costituite da una matrice di nanotubi in carbonio nei quali la luce in ingresso genera flebili correnti elettriche che possono poi essere amplificate.

Come si è anticipato, fra le prime applicazioni pratiche proposte dai ricercatori del Boston College vi è la trasmissione di segnali TV attraverso l’utilizzo di un fascio laser trasmesso per mezzo di fibre ottiche e demodulato da una matrice di nanotubi installati presso l’abitazione dell’utente. Questa soluzione, secondo gli scienziati, potrebbe risultare più economica rispetto all’impiego di altre tecnologie e consentirebbe la trasmissione di un elevato numero di canali ad alta o altissima definizione.

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Pubblicato il
21 set 2004
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