Dal Libano con amore

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Un'agente CIA, ex FBI, è una spia libanese. Aveva falsificato matrimonio, cittadinanza e credenziali per accedere a dati riservati
Un'agente CIA, ex FBI, è una spia libanese. Aveva falsificato matrimonio, cittadinanza e credenziali per accedere a dati riservati

Colpevole di cospirazione, accesso a dati riservati e immigrazione illegale. Era riuscita ad ingannare tutti Nada Nadim Prouty, cittadina libanese residente negli USA, persino il poligrafo ( la macchina della verità ). Ora rischia fino a 16 anni di carcere e una multa da 400mila euro .

La storia di Nada comincia nel 1989: arriva negli USA con un visto da studente, e si sistema a casa della sorella nel Michingan. Allo scadere del permesso non lascia il paese: piuttosto paga un cittadino statunitense, disoccupato, per fingere un matrimonio con lei e farle evitare l’espulsione. Nel 1994 Nada ottiene la cittadinanza, avendo dichiarato il falso, cioè di essere sposata e vivere con suo marito. Nel 1999 riesce addirittura a farsi assumere all’FBI : le indagini svolte dai federali sul suo conto non svelano l’imbroglio, e la giovane inizia a prestare servizio come agente speciale a Washington.

Nel 2003 Nada lascia l’FBI e passa alla CIA : anche questa volta nessun problema. Ora le autorità sostengono che all’epoca per la sua valutazione si erano basati sul nulla osta FBI: Nada aveva superato con successo anche la prova della macchina della verità, non sembrava ci fossero problemi.

Problemi che, evidentemente, non mancavano: non solo l’agente Prouty era immigrata illegalmente, ma nel frattempo aveva avuto accesso al database federale e della CIA per verificare le informazioni in possesso delle due agenzie su di lei, i suoi familiari e l’organizzazione libanese Hezbollah. In seguito alle indagini, le autorità hanno scoperto che nel frattempo la sorella e il cognato di Nada erano diventati militanti Hezbollah: l’ipotesi che la loro congiunta passasse informazioni su quanto sapeva il governo statunitense non appare troppo remota. Al momento, comunque, la CIA non conferma questa versione.

La vicenda suona come un campanello d’allarme per il governo statunitense: certo, Nada era stata assunta prima del 2001 e quindi non aveva dovuto subire i controlli a cui vengono sottoposti oggi gli aspiranti agenti. Tuttavia, si tratta del primo caso di una infiltrazione di questo tipo negli organismi federali: come analista CIA, l’agente Prouty aveva accesso ad una quantità incredibile di informazioni segrete, e potenzialmente avrebbe potuto causare grossi problemi alla sicurezza nazionale .

Ora Nada ha accettato di collaborare con l’inchiesta, probabilmente allo scopo di alleggerire la propria posizione processuale. La sorella e il cognato sono tuttora ricercati dal governo USA .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
15 nov 2007
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