Danimarca, accesso vietato alla Baia per gli utenti Tele2

Danimarca, accesso vietato alla Baia per gli utenti Tele2

Nel tentativo di mettere alle strette The Pirate Bay, le major strappano ad un tribunale una decisione epocale
Nel tentativo di mettere alle strette The Pirate Bay, le major strappano ad un tribunale una decisione epocale

Non bastasse il grattacapo del procedimento legale in madrepatria , la Baia dei pirati torrentisti svedesi deve anche vedersela con i filtri imposti dai tribunali . Succede in Danimarca, dove una causa dell’organizzazione dei discografici IFPI che risale un anno fa ha ora portato alla decisione di obbligare l’operatore Tele2 a filtrare l’accesso al portale.

IFPI aveva trascinato Tele2 davanti alla fogderetten , la corte specializzata danese dopoché l’ISP aveva rifiutato di bloccare l’accesso a The Pirate Bay, o a qualsiasi altro sito inviso alle major, in assenza di un ordine esplicito dell’autorità giudiziaria. Quell’ordine è ora arrivato, ragion per cui nei prossimi giorni sarà impossibile per molti utenti danesi accedere ad uno dei più popolari siti web. I discografici cantano naturalmente vittoria, e si aspettano che anche il resto dei provider segua l’esempio di Tele2.

Durissima la replica della Baia. Brokep, uno dei gestori, si chiede se gli aficionado del torrent in Danimarca capiranno la gravità di quanto sta accadendo. Inoltre, dice, “questo costituirà un cattivo precedente per il resto dell’Unione Europea, e spero che tutti vorranno opporsi alla decisione della corte”. Come sempre la Baia non si limita alle sole parole, e nello stile tipico dei pirati svedesi sta già provvedendo alla controffensiva .

I domini, prima di tutto: il team di TPB è attualmente alle prese con la registrazione di nuovi nomi di dominio in terra danese , per assicurare agli utenti del motore di ricerca del portale un accesso senza intoppi o tempi morti ai torrent ivi disponibili. Ci sarebbe in verità anche l’opzione dei proxy oltre confine, di cui parla ZeroPaid e che assicurerebbe l’assoluta trasparenza della connessione per gli sfortunati utenti di Tele2.

Infine la politica: assieme alla lobby danese pro-P2P Piratgruppen , Brokep e soci hanno intenzione di lanciare una campagna contro la decisione del giudice . “Il verdetto è assurdo – ha dichiarato il portavoce del gruppo Sebastian Gjerding – Bloccherà l’accesso degli utenti danesi al più grande distributore al mondo di cultura e conoscenza, sia essa protetta da copyright o meno. È vero che è possibile accedere a materiale protetto da copyright attraverso The Pirate Bay, ma è altrettanto vero per Google o Rapidshare. Dovrebbero essere bloccati anche questi due siti?”.

Se in Turchia e in Cina è lo stato a decidere quali informazioni sono accessibili dai cittadini, in Danimarca la censura è opera dell’industria musicale , taglia corto Gjerding. Il paese non è tra l’altro nuovo a censure del genere, basti ricordare la sentenza sul discusso caso AllofMp3.com che interessò proprio Tele2 e la costrinse a filtrare il celebre sito russo di MP3 a prezzi stracciati. In un caso successivo, proprio The Pirate Bay si mosse contro un ulteriore blocco , questa volta a opera del provider Perspektiv , minacciando azioni di ritorsione e “blocco al contrario” per l’accesso ai suoi server da parte dei clienti dell’ISP.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 feb 2008
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