Las Vegas (USA) – Tra le novità, gli odori, i rumori ed i clamori del raduno hacker più famoso che ci sia, il Defcon di Las Vegas , si è fatto vedere nelle scorse ore anche un curioso robottino che ha attirato le attenzioni di tutti.
I suoi padroni, ingegneri ed inventori dello Shmoo Group , hanno dimostrato come con le sue due ruote sia capace di andare in giro a caccia di reti wi-fi, le reti wireless basate sui protocolli 802.11x che stanno conoscendo negli USA, in Italia e in altri paesi una rapida diffusione.
La caccia è effettivamente tale. Il robot è infatti studiato non solo per verificare l’esistenza delle reti ma anche per capire se la rete è dotata di protocolli di sicurezza. “La caratteristica di un robot hacker – ha spiegato uno degli inventori del due-ruote intelligente, Paul Holman – è quello di essere un droide hacker autonomo, capace di avvicinarsi ad una rete. A quel punto può essere utilizzato per attaccare, ad esempio per finalità di spionaggio industriale o politico, oppure per difendere, quindi per verificare il grado di sicurezza della rete”.
Il robot si muove ad una velocità simile a quella del passo di un uomo, e lo può fare per tre ore prima di doversi dare una ricaricata. Pesa quasi 25 chilogrammi ed è comandato a distanza, naturalmente via wi-fi, grazie al montaggio di due schede dedicate, una per il comando remoto e l’altra per l’accesso alle reti di terzi.
Gli autori del robot hanno spiegato che al momento l’hacker robot può sniffare password inviate tramite POP o Telnet pur soffrendo di numerose limitazioni “logistiche”, come la scarsa dimestichezza con gli oggetti che ne intralciano il cammino. In effetti, comunque, il robottino costituisce un’ottima sponda per parlare della sicurezza delle reti wi-fi, una questione che probabilmente rappresenta, al momento, il problema numero uno per questi network.
Da segnalare, infine, che proprio al Defcon si terrà il primo Wi-fi Shootout , un contest che sarà vinto da chi riuscirà a spingere il proprio wi-fi sulla maggiore distanza.