Deliri e minacce per una mail omofoba

Deliri e minacce per una mail omofoba

Succede ad una società americana dalla singolare policy anti-gay che non si è resa conto dell'effetto che un messaggio casuale può avere su quell'Internet che collega (quasi) tutti a quasi tutti gli altri
Succede ad una società americana dalla singolare policy anti-gay che non si è resa conto dell'effetto che un messaggio casuale può avere su quell'Internet che collega (quasi) tutti a quasi tutti gli altri

Houston – Un cliente omosessuale di una società di giardinaggio americana si è visto rispondere via email che l’azienda non aveva intenzione di far affari con lui perché gay. E ha così deciso di condividere quel messaggio con amici e conoscenti, generando una catena che in breve tempo ha fatto infuriare mezza America, trascinando la ditta Garden Guy di Houston, in Texas, in un vortice di indignazione, recriminazioni e infine persino minacce di morte.

Stando a quanto riportato da Reuters , nel messaggio un funzionario della società spiegava: “Devo dirvi che non possiamo incontrarla perché abbiamo scelto di non lavorare per omosessuali”. Una scelta peraltro ribadita anche dalle pagine del sito dell’azienda, in cui si spiega, tra le altre cose, che l’istituzione del matrimonio legata a Dio è sotto attacco in tutto il paese” e in cui si invitano gli utenti a “dare una mano” e “darsi da fare” recandosi sul sito omofobo nogaymarriage.com .

Uno dei gestori dell’azienda ha fatto sapere di aver ricevuto minacce di morte: ” L’email che abbiamo inviato era intesa per il cliente, non volevamo farne uno statement politico rivolto al Mondo. Siamo molto spiacenti per il dolore che ha causato, non intendevamo fomentare odio”. “Sentiamo – ha anche detto – che sia nostro diritto come piccola imprese americana fare business con chi decidiamo noi”.

Ma, come ha fatto notare il direttore esecutivo dell’ Electronic Privacy Information Center , Marc Rotenberg, credere che un’email business sia destinata a rimanere confidenziale come quelle tra un avvocato e i propri clienti, o tra un medico e i propri pazienti, è ingenuo.

Un lungo articolo sulla vicenda è stato pubblicato da LA Times .

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Pubblicato il 10 nov 2006
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