Dell, Intel e Novell divise da Linux

Dell, Intel e Novell divise da Linux

Il fondatore di Dell è lapidario: il Pinguino sul desktop non ha passato né presente, forse neppure futuro. Gli altri due big invece ne parlano come di una minaccia per Windows
Il fondatore di Dell è lapidario: il Pinguino sul desktop non ha passato né presente, forse neppure futuro. Gli altri due big invece ne parlano come di una minaccia per Windows


Roma – C’è un Pinguino che separa strategie e visioni di alcune delle più importanti società dell’Information Technology: alle parole di Intel e Novell , che vedono Linux sempre più come un avversario di Windows su tutte le piattaforme, si contrappongono quelle di Dell , che invece vede pressoché solo Windows sul desktop.

Dopo aver investito quasi 100 milioni di dollari in Red Hat , uno dei più significativi player Linux, il fondatore della più importante fabbrica di computer del Mondo, Micheal Dell, ha voluto prendere le distanze da certe “facili conclusioni” in un intervento davanti ad investitori nella city londinese.

“Il mercato Linux – ha dichiarato – è nato sui server ed è rimasto sui server. Su tutti i nostri computer desktop può girare Linux se uno vuole, ma lo vediamo più come una questione di garantire questa possibilità che di rispondere ad una richiesta reale”. Il concetto, cioè, è che se è vero che Linux può girare sui desktop Dell è anche vero che l’azienda continua nelle proprie promozioni a consigliare ufficialmente Windows XP .

Secondo Dell, d’altra parte, l’industria non può far molto per promuovere Linux come alternativa reale sul desktop. “Abbiamo circa 150 configurazioni di prodotto – ha insistito Dell – Dovremmo forse realizzare e creare driver Linux per ogni modello che produciamo? Supportare così ogni singola configurazione, ogni modello? No, siamo un’azienda a scopo di lucro”.

E sull’investimento in Red Hat? Dell non è l’ultimo arrivato, è anzi uno dei businessman più ricchi del mondo, e ha semplicemente spiegato che l’investimento lo fatto la società che cura i suoi interessi: “Non sapevo che l’avessero fatto, in genere non parliamo di queste cose”.

Di tutt’altro avviso però Intel e Novell. In una conferenza stampa in Brasile, Oscar Clarke di Intel ha parlato di Linux come di un sistema destinato ad erodere quote del mercato di Windows a tutti i livelli. “Si sentirà parlare sempre più spesso di software libero, Linux, soprattutto in ambiti governativi ed aziendali, e sempre meno di Windows”. Secondo Clarke si tratta di “una tendenza inesorabile”.

Il Brasile è d’altra parte terra fertile per Linux visto il grande interesse che ormai da anni il Pinguino riscuote nel paese con le sue promesse di costi più contenuti e formati aperti. Non è un caso che Microsoft proponga anche in Brasile la sua versione leggera di Windows, la Starter Edition .

Sulla stessa linea di Intel anche Novell, ormai da tempo un nome di estremo rilievo nel software libero, sua è SuSE Linux , che proprio in Brasile ha presentato il suo Novell Linux Desktop che, com’è ovvio, si pone in diretta concorrenza proprio con le varie incarnazioni desktop di Windows.

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Pubblicato il 18 mag 2005
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