Digital divide, battaglia internazionale

Digital divide, battaglia internazionale

ONU, Unesco, OCCAM contro l'infopoverty, contro il gap nell'accesso alle nuove tecnologie, contro il digital divide che crea nuovi baratri tra i paesi
ONU, Unesco, OCCAM contro l'infopoverty, contro il gap nell'accesso alle nuove tecnologie, contro il digital divide che crea nuovi baratri tra i paesi


Roma – L’attuale evoluzione delle tecnologie e delle telecomunicazioni accresce il gap tra le popolazioni che possono utilizzare la rivoluzione digitale per lo sviluppo della propria società e quelle che ne sono private. Compito dell’Unesco, di Occam e delle Nazioni Unite è quello di combattere questo fenomeno dell’Infopovertà, attivando tutte le risorse possibili, mobilitando i governi e gli enti per soluzioni che possano ridurre questo divario.

Questo il quadro di cui si è parlato nel convegno che si è tenuto ieri a Milano, promosso dall’Occam e dall’Università Cattolica di Milano, un convegno in parternariato con il Parlamento Europeo e con istituzioni internazionali, nazionali e locali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

ONU, Unesco e Occam e altre istituzioni internazionali hanno promosso iniziative di formazione culturale digitale, con la creazione di un fondo di solidarietà internazionale, in economie e culture nei Paesi in via di sviluppo. In particolare, l’esperienza dell’Honduras e dei suoi villaggi solar.net, condotta utilizzando la più avanzata tecnologia con risultati molto positivi, merita di essere sottoposta all’analisi di un più vasto pubblico internazionale, insieme a valutazioni globali sulla fattibilità applicativa su larga scala di questa e di altri esempi positivi.

Forti le necessità emerse nel convegno di lanciare un’azione coordinata tra tutti i soggetti attivi nel campo per predisporre nuovi strumenti produttivi, tecnologici, multilinguistici e finanziari “in grado di vincere questa battaglia che la rivoluzione digitale impone, prima che il divario diventi incolmabile”.

Tra i vari interventi anche quello di Donna Armida de Lopez Contreras, vice Presidente della Repubblica di Honduras, il cui governo considera di estrema importanza per lo sviluppo delle comunità rurali la realizzazione di un nuovo programma chiamato Communitec (fase più avanzata, quest’ultima, del progetto originale di solar.net village), che intende promuovere la tecnologia, l’accesso alle energie alternative, la comunicazione satellitare senza fili, l’uso dei computer, la connessione a Internet, a vantaggio di popolazioni isolate. Questo progetto mira a diffondere l’educazione a distanza, la telemedicina, il commercio elettronico e altre possibilità per migliorare la qualità della vita.

L’impegno della Banca Centro Americana esposto dal direttore Eduardo Membreno contribuisce a rendere fattibili questi progetti, non solamente in Honduras, ma anche negli altri Paesi dell’area Centro Americana. A questo si aggiunge il continuo e crescente sostegno da parte dell’Unione Europea a cui, attraverso la Banca Centro Americana, viene attribuito un ruolo significativo nella realizzazione dei progetti.

Nella tavola rotonda finale del Convegno è stata discussa e approvata una risoluzione finale che individua una strategia globale nella lotta all’Infopovertà, strategia che mira a formare un’alleanza operativa tra le istituzioni internazionali, i governi e gli enti locali, le corporation e le organizzazioni non governative impegnate in questo ambito. L’auspicio è che la risoluzione finale possa costituire la base per una discussione nel prossimo Summit America Latina – Europa, che si svolgerà a Madrid il 17 e il 18 maggio, così come sarà ampiamente analizzato nel corso della World Telecommunication Conference che l’ITU organizzerà a Ginevra nel 2003.

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Pubblicato il
14 mag 2002
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