Disabili, le tecnologie ci sono

Disabili, le tecnologie ci sono

Ma costano: parla un utente alle prese ormai da lungo tempo con i sistemi assistivi, quelli che spesso costano moltissimo e che di rado vengono rimborsati
Ma costano: parla un utente alle prese ormai da lungo tempo con i sistemi assistivi, quelli che spesso costano moltissimo e che di rado vengono rimborsati


Roma – Care amiche e cari amici partecipanti alla prima Conferenza Italiana sulla Comunicazione Aumentativa ed Alternativa (CAA) , circa dieci anni fa, grazie ad una trombosi alla arteria basilare destra, sono diventato un disabile molto grave, precisamente un locked-in, una mummia muta, ma pensante! Col tempo e con della terapia, ho praticamente solo riacquistato un sufficiente controllo della testa e, in virtù di ciò, posso gestire un computer e navigare in Internet , tramite un HeadMouse con relativa tastiera a video SofType e mouse virtuale Dragger.

Posso in tal modo informarmi e comunicare unicamente in maniera virtuale, e questa email ne è la prova. Sto scrivendo il presente intervento con la mia cara e vecchia SofType, compatibile con Windows 98, pur avendo io, dal gennaio scorso, l’ultima versione di Windows XP. Mi spiego: da tempo volevo abbandonare Windows 98 ma, ogni volta che provavo una successiva versione del sistema operativo sorgevano dei problemi con la mia vecchia SofType. Non solo, ogni venti minuti circa il computer si “resettava” automaticamente, vanificando spesso il mio lavoro: cosa che non dovrebbe mai accadere a me, per ovvi motivi. Pertanto, ero costretto a ritornare sempre al primo disco rigido con Windows 98 che, ormai, era diventato una sorta di prigione, per il sottoscritto. La ditta fornitrice dei miei ausili informatici, infatti, mi assicurava che la mia versione della SofType, nonostante fosse datata, era compatibile pure con Windows XP. Eppure, non era così. Provai le demos di altre tastiere a video: esse si che erano del tutto compatibili con questo ultimo sistema operativo. Ne scelsi una: costava ben 500 euro, ma poco mi importava, perché, nell’ottobre scorso, mi “donarono” 2000 euro per le mie future spese informatiche.

Tramite una ditta italiana diversa di ausili informatici, acquistai così una tastiera virtuale, di nome WiViK: con Windows xp, avrei continuato a scrivere con la SofType e, per le altre funzioni, avrei sopperito con la WiViK. Ma come eliminare il fastidioso e grave “reset” automatico e periodico, quando passavo al secondo disco rigido con xp e lavoravo con esso? Forse, regalandomi un computer nuovo coi restanti 1500 euro. E così feci. E di colpo questo grave inconveniente svanì, unitamente alla quasi totalità dei miei altri problemi informatici. Dopo anni, quindi, potei finalmente abbandonare Windows 98 e passare a Windows xp!
A questo punto, la mia richiesta, conseguente a tale suddetta esperienza:

– che le Regioni, o chi per esse, rimborsino tutte, e sottolineo tutte, le spese informatiche dei disabili, soprattutto gravi, cioè: ogni tot anni (non certo 6, come per una sedia elettronica, ma penso a 3) che rimborsino il non normodotato per l’acquisto di un nuovo computer e non solo della tastiera a video. Infatti, un computer connesso a Internet è veramente importante per un disabile, soprattutto se grave: ripeto che, per me, è l’unico mezzo per informarmi e comunicare; e, nei casi meno gravi, esso può voler dire pure telescuola, teleformazione e telelavoro per i non normodotati. Di conseguenza, che il rimborso riguardi anche l’acquisto di quei software che aiutano non poco il disabile a superare determinati ostacoli.

Chiarisco questa seconda richiesta con un esempio personale: prima della trombosi, la mia vista era già imperfetta e, con la malattia, essa è peggiorata . Ragion per cui, nel febbraio del 2000, mi procurai il software Adobe Acrobat 4: infatti, stampo quasi tutte le pagine web e i documenti scritti (comprese le email) con Acrobat Distiller; e poi, le/li visualizzo, alla grandezza a me necessaria, con il lettore/ingranditore Adobe Acrobat e posso leggerli/le.

Quindi, oltre a tutti i “mezzi” informatici, le Regioni devono anche “passare” questo software ai disabili pure ipovedenti come il sottoscritto.

Severino Mingroni

PS, due notizie “autobiografiche” per la cronaca:
nel gennaio scorso, provai la demo della nuova versione della SofType con Dragger col mio Windows XP: è perfettamente compatibile con tale sistema operativo. Ma io ho acquistato la WiViK.
Il mio tecnico locale, mi dice che forse sarà possibile collegare il decoder di SKY al computer, così da vedere anche i canali criptati di SKY sul mio desktop. Forse, ripeto.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
30 mag 2005
Link copiato negli appunti