Murray Hill (USA) – Ci sono riusciti. Un gruppo di ricercatori dei Bell Labs hanno dimostrato come sia possibile utilizzare il DNA per scopi elettronici. Hanno così dato vita a una piccola pinza motorizzata ricavata utilizzando un sistema che sfrutta molecole di DNA sintetico.
Con queste pinzette, in sostanza, viene dimostrato che è possibile utilizzare uno schema molecolare per trasportare energia e quindi per costruire macchine che eseguono compiti codificati (computer) in spazi ridottissimi (molecole).
“Visto che il DNA funge anche da carburante per la pinza motorizzata, questa risulta essere anche completamente autosufficiente”, ha detto Bernard Yurke ( foto ), fisico ai Bell Labs di Lucent .
Il pù noto fisico Andrew Turberfield (dell’università di Oxford), ha aggiunto che “l’intera famiglia composta da 30 miliardi di miliardi di pinzette, in poche gocce di soluzione, possono essere ripetutamente aperte e chiuse semplicemente aggiungendo carburante “.
La tecnologia di domani sarà, quindi, fino a 100mila volte più piccola di quella attuale.