Milano – E ‘ vero. I domini .com/.net/.org di 3 lettere sono effettivamente quasi completamente esauriti. Ragioniamo ovviamente su domini composti da parole o lettere, più “utilizzabili” di quelli composti esclusivamente da numeri: la situazione, aggiornata a ieri sera, era di 27 domini liberi con estensione .net e 788 invece con .org.
Il timore che i domini .it siano già finiti è sicuramente non rispondente alla realtà: ad oggi sono stati registrati in Italia poco più di 164.000 domini .it, mentre altre nazioni come Germania o Inghilterra sono riusciti a “trovare” nomi a dominio utilizzabili in misura anche 10 volte superiore.
Per esempio in Germania ci sono ad oggi circa 1.700.000 domini registrati e in Inghilterra sfiorano il milione ( per consultare le statistiche ). Non è credibile che siano tutti nomi di fantasia…
Inoltre, e non è una differenza da poco, mentre i domini tedeschi possono essere registrati solo direttamente sotto .de (nomedominio.de), in Italia è possibile sia la registrazione diretta sotto .it (nomedominio.it) sia la registrazione sotto la sigla, o il suo nome per esteso, di una provincia (nomedominio.to.it, oppure nomedominio.torino.it), rendendo di fatto moltiplicato per 100 o più il numero di domini disponibili.
E se è vero poi che un dominio “corto” è più immediato e facilmente memorizzabile di un dominio lungo, è anche vero che proprio le sigle delle province permettono di ottenere nomi a dominio molto interessanti anche per gli anglofoni. Probabilmente il signor Smith di Londra non sa che “IS” è la sigla di Isernia o che “TO” è quella di Torino, ma di sicuro ricorda con facilità un dominio come “fiat.is.it” o “going.to.it”, oppure nomealbergo.venezia.it, o altre combinazioni ancora.
Tutto questo deve farci riflettere, ma soprattutto, deve spingere in particolare le piccole aziende ad affrettarsi a registrare il nome dell’azienda e quello dei marchi registrati, per evitare di trovarsi tra un anno senza la possibilità di scelta.
Bruno Piarulli (Presidente di Register.it )