Roma – Da pochi giorni e fino al primo giugno i professionisti di tutto il mondo possono registrare un dominio.pro. Da quella data in poi, invece, lo potranno fare solo i professionisti americani.
Questo è quanto sta accadendo con il registrar ufficiale di questo genere di estensioni, RegistryPro , che fino al primo giugno consente la registrazione a tutti coloro che detengono un trademark. Si tratta del cosiddetto “sunrise period” già adottato da altri registrar e pensato per tenere a freno i fenomeni di cybersquatting, cioè di accaparramento a fini speculativi di domini internet corrispondenti a trademark altrui.
Il problema sorge dal primo giugno in poi, quando per la mancanza dei necessari accordi RegistryPro non accetterà richieste di registrazione che non siano made in USA.
Nella peculiarità del tipo di dominio,.pro, risiedono tutti i problemi. Poiché vuole essere una estensione affidata esclusivamente a chi è accreditato come facente parte di categorie professionali, RegistryPro deve mettersi nella condizione di verificare che chi vuole registrare quel dominio abbia le giuste credenziali, dunque deve poter accedere alle diverse organizzazioni nazionali.
L’idea è quella di far sì che chi scriverà ad un medico dotato di email “.med.pro” non debba aver dubbi sul fatto che proprio di medico si tratta. Un obiettivo complesso, che richiede tempo, nel quale gli americani potranno trarre vantaggi sul fronte della registrazione dei domini. Gli altri per chissà quanto tempo dovranno accontentarsi di guardare.