San Francisco (USA) – DoubleClick all’attacco. La più grande concessionaria di pubblicità sulla Rete, protagonista di un trimestre che sul piano finanziario non eccelle, è intervenuta per dire agli inserzionisti di tutto il Mondo che investire in banner fa bene al business.
Secondo DoubleClick, i cui banner sono ancora sotto accusa perché dotati di tecnologie che secondo alcuni sono invasive della privacy degli utenti Internet, il banner è la forma più tradizionale di advertising in Rete e funziona.
A dirlo è stato il Chief Financial Officer dell’azienda, Stephen Collins, secondo cui è vero che in questo momento il mercato della pubblicità in Rete è sofferente ma che si tratta di un periodo negativo come ce ne sono sempre su qualsiasi medium. Collins ha insistito sul fatto che la pubblicità in Rete c’è e ci sarà.
“I nostri clienti – ha spiegato – non stanno cancellando le prenotazioni perché convinti che questo modello pubblicitario non funziona. Non stanno aumentando le cancellazioni. Credo che da parte di qualcuno sia stato ed è un errore ritenere che l’advertising in Rete non funzioni a dovere. Perché in effetti funziona”.
Va detto però che una delle “funzionalità” a cui aspirano di più gli inserzionisti, il click dell’utente sul banner pubblicitario, va sempre meno “di moda”. Recenti studi della Nielsen-Netratings, infatti, sembrano dimostrare come l’utente medio del Web non ci pensa proprio a cliccare su un banner pubblicitario.