DRM, vogliono (ri)craccare quello di Apple

DRM, vogliono (ri)craccare quello di Apple

La società californiana Navio intende seguire l'esempio di RealNetworks e craccare FairPlay di Apple, la sola tecnologia di DRM supportata da iPod. Ecco perché
La società californiana Navio intende seguire l'esempio di RealNetworks e craccare FairPlay di Apple, la sola tecnologia di DRM supportata da iPod. Ecco perché


Cupertino (USA) – Dopo DVD Jon e RealNetworks , a prendere di mira la tecnologia di digital rights management (DRM) di Apple è Navio , società specializzata in soluzioni per la gestione delle proprietà intellettuali. L’azienda, che guarda caso ha sede nella stessa città della Mela, ha deciso di fare il reverse engineering del sistema di codifica FairPlay che Apple usa per proteggere le canzoni dell’iTunes Music Store (iTMS).

Con questa mossa Navio intende offrire ad altri negozi on-line di musica la possibilità di vendere brani che, oltre a poter essere riprodotti su iPod, siano anche protetti dalle copie non autorizzate: normalmente questo non sarebbe attuabile dal momento che iPod supporta esclusivamente il formato di DRM FairPlay, di cui Apple non concede licenze.

“In genere stringiamo accordi e lavoriamo insieme ai fornitori di tecnologie DRM, ma l’intransigente chiusura di Apple non ci dà altra scelta che seguire l’esempio di RealNetworks”, ha affermato Ray Schaaf, CEO di Navio.

Come molti ricorderanno, lo scorso anno RealNetworks introdusse una tecnologia, chiamata Harmony, che le consente di vendere musica protetta compatibile con iPod. Apple bollò questa mossa definendola degna dell’etica di un cracker e, successivamente, rilasciò un aggiornamento al firmware di iPod che chiudeva le porte alla tecnologia di RealNetworks. La scorsa primavera l’indomita rivale ha però ripristinato la compatibilità di Harmony con FairPlay e, da allora, il sistema ha continuato a funzionare senza altre interruzioni. Questa apparente resa di Apple deve aver persuaso Navio a percorrere le stesse orme di RealNetwork e sviluppare, come ha fatto quest’ultima, una sorta di traduttore di formati DRM.

“La nostra soluzione – ha spiegato Schaaf – permetterà ai nostri clienti di codificare la musica utilizzando Helix, WMA, FairPlay o qualsiasi altro formato audio digitale protetto”.

Navio conta di commercializzare il frutto del reverse engineering di FairPlay all’inizio del prossimo anno. Tra gli attuali clienti dell’azienda figurano studios cinematografici, etichette discografiche, produttori di dispositivi elettronici di consumo, fornitori di contenuti, società di e-commerce e operatori di telefonia.

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Pubblicato il 23 nov 2005
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