Dropbox, più social che mai

Dropbox, più social che mai

Il servizio di cloud storage si aggiorna con funzionalità di condivisione e anteprime online, mentre il CEO di Microsoft lo attacca definendolo una "piccola start-up" senza futuro
Il servizio di cloud storage si aggiorna con funzionalità di condivisione e anteprime online, mentre il CEO di Microsoft lo attacca definendolo una "piccola start-up" senza futuro

Cambio di rotta in vista per Dropbox, il servizio di storage fra le nuvole telematiche che si aggiorna per stare al passo con le ultime tendenze e restare competitivo in un mercato in continuo cambiamento. Perché il futuro dell’archiviazione dati è “social”, a quanto pare.

Dropbox vuole diventare qualcosa di più di un semplice archivio online di documenti, e in tal senso si sta attrezzando per rifocalizzare il servizio sulla gestione dei “contenuti” dell’utente piuttosto che dei suoi “file”. Prima fase di questa transizione: una funzionalità di anteprima per i documenti e una di sharing per le immagini.

L’anteprima dei documenti visualizza il contenuto in un pop-up direttamente nella pagina web di Dropbox, al momento supporta i formati PDF, Doc, Docx e PowerPoint e verrà esteso a tutti gli utenti nel corso dei prossimi mesi.

Più articolata la funzione di condivisione di foto e immagini, un tipo di servizio nato dalla recente acquisizione di Snapjoy e pensato per astrarre le gallerie condivise dall’utente rispetto ai file veri e propri: l’utente può creare tutti gli album “virtuali” che vuole, le immagini incluse resteranno nell’album indipendentemente dalla posizione dei file corrispondenti all’interno del file system virtuale di Dropbox.

Uno dei servizi di storage telematico più noti si attrezza per continuare a stare al passo coi tempi e con le tendenze consumer del mercato IT, ma c’è chi sul futuro di Dropbox non è disposto a scommettere grandi somme.
Steve Ballmer, CEO di Microsoft, definisce la società “una piccola start-up” senza avvenire e paragona il numero di utenti di Dropbox (100 milioni) con i 200 milioni di utenti SkyDrive e il numero decisamente più consistente di chi usa Office. L’ultima versione della suite di produttività di Redmond è pensata per lavorare a stretto contatto con SkyDrive, e Ballmer è evidentemente convinto del fatto che sia la ricetta per un successo sicuro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 1 feb 2013
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