La Commissione europea ha pubblicato i risultati preliminari delle indagini avviate nei confronti di TikTok e Meta, confermando tre violazioni del Digital Services Act (DSA). Riguardano l’accesso ai dati pubblici, i meccanismi di notifica dei contenuti illegali e la contestazione delle decisioni di moderazione. Entrambe le aziende possono comunicare eventuali rimedi per evitare sanzioni.
Accesso ai dati
La prima violazione è relativa all’obbligo di trasparenza. Le indagini nei confronti di TikTok e Meta erano state avviate il 19 febbraio e 30 aprile 2024, rispettivamente (Meta doveva inoltre rispondere ad una successiva richiesta di informazioni).
Secondo la Commissione europea, le due aziende hanno implementato procedure e strumenti che ostacolano l’accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori. È possibile ottenere solo dati parziali o inaffidabili, compromettendo la loro capacità di condurre ricerche, ad esempio se gli utenti sono esposti a contenuti illegali o dannosi.
Meccanismi di segnalazione
La seconda violazione riguarda Facebook e Instagram. Meta non offre un meccanismo facilmente accessibile per consentire agli utenti di segnalare contenuti illegali. Sono necessari diversi passaggi inutili e richieste aggiuntive. Sembra quindi che l’azienda di Menlo Park utilizzi i cosiddetti “dark patterns”, ovvero design ingannevoli che rendono inefficaci tali meccanismi.
Appelli alle decisioni di moderazione
Anche la terza violazione riguarda Facebook e Instagram. I meccanismi offerti da Meta per contestare le decisioni di moderazione (ad esempio l’eliminazione di contenuti o la sospensione degli account) non consentono agli utenti di fornire spiegazioni o prove a sostegno dei loro ricorsi.
TikTok e Meta possono ora esaminare la documentazione, rispondere per iscritto alle contestazioni e adottare eventuali rimedi. In caso di conferma delle violazioni, la Commissione europea può infliggere sanzioni fino al 6% delle entrate globali annuali.
Aggiornamento 1
Questa la dichiarazione fornita da un portavoce di Meta:
Non concordiamo con affermazioni secondo cui avremmo violato il DSA e continuiamo a dialogare con la Commissione europea su questi temi. Nell’Unione europea abbiamo introdotto modifiche alle opzioni di segnalazione dei contenuti, ai processi di ricorso e agli strumenti di accesso ai dati da quando il DSA è entrato in vigore. Siamo fiduciosi che queste soluzioni siano pienamente conformi a quanto richiesto dalla legge europea.
Aggiornamento 2
Questa è la dichiarazione fornita da un portavoce di TikTok:
Stiamo esaminando le conclusioni della Commissione europea, ma i requisiti che impongono una riduzione delle misure di protezione dei dati mettono in conflitto DSA e GDPR. Se non fosse possibile rispettare pienamente entrambi, esortiamo le autorità di regolamentazione a fornire indicazioni su come conciliare questi obblighi.