DSL, negli USA problema sicurezza

DSL, negli USA problema sicurezza

Le tecnologie DSL a banda larga, secondo un numero crescente di esperti statunitensi, possono rappresentare un rischio per la sicurezza degli utenti. Molto dipende dal provider
Le tecnologie DSL a banda larga, secondo un numero crescente di esperti statunitensi, possono rappresentare un rischio per la sicurezza degli utenti. Molto dipende dal provider


New York (USA) – Un computer con IP statico collegato alla rete 24 ore su 24 e gestito non da un esperto di sicurezza ma da un utente internet “qualunque”, senza competenze specifiche: questo è probabilmente il sogno di qualunque smanettone che voglia approfittarne. Per utilizzare il computer della “vittima”, per inviare messaggi a terzi, per prelevare dati di ogni genere e altro ancora. Questo scenario, sostengono alcuni analisti americani, si sta rivelando sempre più concreto con la diffusione delle tecnologie di connettività DSL, come l’ADSL.

Negli States queste tecnologie sono offerte al pubblico da molto tempo anche se soltanto di recente hanno iniziato un cammino di diffusione esponenziale. E questo le ha portate al centro dell’attenzione degli esperti che mettono in guardia sul rischio sicurezza. Negli States 2,2 milioni di case dispongono di questo genere di accesso e nei prossimi due anni il Giga Information Group prevede una crescita fino a 10 milioni di utenti DSL.

“C’è gente lì fuori -ha spiegato ad Associated Press Milo Medin, direttore tecnico di Excite@Home, provider via cavo- e non ci sono dubbi, che scansiona gli indirizzi internet dei fornitori di connettività via cavo e DSL, cercando nei computer connessi una qualche porta di accesso attraverso cui entrare nei sistemi. Con questa tecnologia si ha un accesso permanente alla rete, con conseguenti opportunità per l’utente ma anche con maggiori possibilità per crackers di vario genere di entrare nel sistema”.

Come ha spiegato ad AP David Remnitz, direttore di un’azienda di sicurezza di New York, “l’utente domestico è più facilmente attaccabile da qualcuno che voglia rubare informazioni dal suo computer. Questi potrebbe monitorare i messaggi in arrivo e in uscita e individuare dati bancari, password e via dicendo”.

Negli States, a fronte di preoccupazioni crescenti ed episodi riscontrati quà e là dagli utenti, sta crescendo la pressione sui fornitori di accesso DSL. Sono loro, infatti, a dover avvertire l’utente, a fornire a questi le informazioni necessarie e anche i mezzi di difesa per proteggere, per quanto possibile, il computer collegato alla rete.

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Pubblicato il
24 feb 2000
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