Roma – Il Governo è pronto a rinviare di due anni lo switch-off , ovvero lo spegnimento della televisione analogica in favore di quella digitale: lo deciderà con ogni probabilità il Consiglio dei ministri di oggi. Una novità che da sola basta a smontare dalle fondamenta l’intera strategia governativa sulla Televisione digitale terrestre (DTT).
“La televisione digitale è giunta sulla Terra” recita uno degli slogan che compaiono in milioni di manifesti pubblicitari pagati dal Governo e sparsi sul territorio Italiano: milioni, come 220 sono i milioni di euro che in questi anni sono stati spesi per finanziare l’acquisto dei decoder della Tv digitale terrestre da parte degli italiani. Soldi, come si ricorderà, sottratti all’allargamento della copertura della banda larga.
Ma sono pochi, circa tre milioni e mezzo, gli italiani che si sono portati a casa un set-top box capace di ricevere il DTT, che oggi si traduce nella possibilità di vedere in digitale una manciata di canali , tutti riconducibili ai grandi oligarchi del mercato televisivo italiano.
Nella corsa italiota al DTT si sono persi molti elementi chiave del progetto: su tutti l’ interattività , morta sul nascere , il coinvolgimento diffuso delle pubbliche amministrazioni , rimasto un sogno , e le capacità di investimento delle nuove emittenti , oggi desaparecide con pochissime eccezioni.
Ma a dare il colpo di grazia al DTT e a spingere il Governo a rimandare alla fine del 2008 lo switch-off, (una data comunque anticipata rispetto al resto d’Europa e dunque ulteriormente rinviabile), non sono state le sfuriate di Renato Soru , le accuse di ignobili giochini sui decoder o le polemiche sui diritti del calcio e i reali interessi dietro all’operazione DTT. No, a colpire ed affondare il DTT all’italiana sono stati innanzitutto il prevedibile, e previsto, sviluppo tecnologico , poi la tiepida accoglienza da parte del pubblico e infine la scarsa dinamicità degli amministratori pubblici, persino di quelli che da lungo tempo riempiono ossessivamente bocche e convegni di paroloni come t-government , il “governo televisivo”.
Come da anni ammonivano gli esperti delle cose della rete, c’è la televisione su IP che corre , quella IPTV di cui da tempo parla Punto Informatico e che oggi Telecom Italia lancia in grande stile; c’è appunto la banda larga , quel veicolo di sviluppo sul quale il Governo ha deciso di investire meno, un terzo per la precisione, rispetto a quanto ha investito nel DTT, e che oggi chiede il conto: lega sempre di più al computer e ad internet il concetto stesso di contenuto multimediale ed interattivo , lontano dalla televisione tradizionale almeno quanto lontano dal DTT.
Come sorprendersi se Valle d’Aosta e Sardegna, le due regioni che avrebbero dovuto fare da cavia e abbandonare la televisione analogica alla fine del prossimo gennaio, hanno deciso di stornare gli investimenti previsti per il DTT in progetti più utili, come l’informatizzazione della Sanità locale?
Due giorni fa, riporta il Corriere della Sera , il ministro alle Comunicazioni Mario Landolfi ha difeso il DTT sostenendo che “non è affatto un’ ossessione italiana ma un obiettivo europeo”. A suo dire “consentirà l’e-government, la formazione a distanza e una serie di possibilità che vanno dalla prenotazione di una visita specialistica al pagamento di una bolletta”. Obiettivi di alto profilo, tutti già ottenibili, percorribili e veicolabili tramite Internet o attraverso un DTT vero , fatto di progetti condivisi, di un mercato interessato e di consumatori disponibili, tutte condizioni assenti oggi nel nostro paese.
Se, come appare scontato e come già si sapeva nell’ambiente, oggi il Governo effettivamente confermerà il rinvio dello switch-off allora ci aspettano altri anni di chiacchiere e polemiche . Nella speranza che bastino a cancellare i ricordi del grande inganno perpetrato ai danni (e con i soldi) degli italiani.
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Gradirei sapere...
Quanto ci ha guadagnato un certo imprenditore prestato alla politica, in tessere-calcio vendute.Qualcuno ha qualche cifra?AnonimoPeccato che SIP sia già obsoleto...
SIP è un protocollo nato "monco" non potendo attraversare i NAT:http://www.networkworld.com/news/tech/2005/041105techupdate.htmlAnche con la "pezza" STUN da mille problemi:http://www.voiploop.com/blogs/overcoming-nat-issues---is-ice-the-answer--2.htmFose IAX 2 potrebbe migliorare la situazione:http://www.voip-info.org/wiki/view/IAX+versus+SIPPer ora, per quanto riguarda gli utenti normali, Skype è l'unico VoIP che funziona, il che spiega anche perchè con 68 milioni di utenti si sta affermando come standard "de-facto".AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
skype fa cagareAnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
beh, che dire... sua signoria, lei ha il dono della sintesi ;)AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
- Scritto da: Anonimo> skype fa cagareIn che senso?Tecnicamente non posso esprimere un giudizio, da utente ti assicuro che funziona bene quando converso da PC a PC e a livello di una qualsiasi telefonata intercontinentale quando chiamo dal Brasile all'Italia.Magari qualche dettaglio in più su quanto affermi non guasterebbe.Santos-DumontRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
- Scritto da: Santos-Dumont> > - Scritto da: Anonimo> > skype fa cagare> > In che senso?> Tecnicamente non posso esprimere un giudizio, da> utente ti assicuro che funziona bene quando> converso da PC a PC e a livello di una qualsiasi> telefonata intercontinentale quando chiamo dal> Brasile all'Italia.> Magari qualche dettaglio in più su quanto affermi> non guasterebbe.e grazie! da pc a pc funziona bene pure netmeeting!prova ad usarlo da o verso telefoni fissi o cellulari poi ti renderai conto che con un secondo e mezzo di ritardo ed audio intermittente non capisci un bel niente e parlare è impossibile.sicuramente il SIP andrebbe aggiornato, ma attualemente è il protocollo che da minori problemi quando si usa il voip da/verso rete fissa o mobile.per la cronaca un protocollo deve necessariamente essere aperto, alrtimenti sarebbe come dire che il TCP/IP fosse proprietà si una sola azienda e nessun altro potesse sviluppare niente che comunichi in TCP/IP, assurdo...AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
- Scritto da: Anonimo> > SIP è un protocollo nato "monco" E' quello che ho detto anche io ieri: mi hanno mangiato vivo.Questi cantinari prestati alla politica non sanno neanche di cosa parlano. IL SIP E' MORTO!W SKYPE !AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
- Scritto da: Anonimo> > > - Scritto da: Anonimo> > > > SIP è un protocollo nato "monco" > > E' quello che ho detto anche io ieri: mi hanno> mangiato vivo.> > Questi cantinari prestati alla politica non sanno> neanche di cosa parlano. IL SIP E' MORTO!> > W SKYPE !> Skype per ora non puo' essere usato in maniera intensiva come il sip, e' poco scalabile, visto e considerato che skype e' una applicazione e non un protocollo.Sarebbe come dire che icq e' una buona soluzione groupware...Quindi quando si vedra' una richiesta di standardizzazione verso l'iso o come minimo l'azienda skype comincera' a vendere soluzioni server allora si potra' parlare di standard de facto, ma non risolverebbe il problema sulla immediatezza di utilizzo.Dovrebbero comiciare a fare telefoni skype indipendenti con tastierino alfanumerico...AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
> Skype per ora non puo' essere usato in maniera> intensiva come il sip, e' poco scalabile E' poco scalabile? AHAHAHHAAHH! Ha già 68 milioni di utenti e raddoppia ogni anno! Ma dove le hai lette certe cavolate?AnonimoRe: Peccato che SIP sia già obsoleto...
What protocol does ENUM use for Internet Telephony?ENUM itself is "protocol agnostic" because it is application agnostic. It does not specify what applications a particular number is associated with, but instead provides a unified way of discovering resources associated with it. It can, for example, work with either H.323 or SIP. - Scritto da: Anonimo> > SIP è un protocollo nato "monco" non potendo> attraversare i NAT:> http://www.networkworld.com/news/tech/2005/041105t> > Anche con la "pezza" STUN da mille problemi:> http://www.voiploop.com/blogs/overcoming-nat-issue> > Fose IAX 2 potrebbe migliorare la situazione:> http://www.voip-info.org/wiki/view/IAX+versus+SIP> > Per ora, per quanto riguarda gli utenti normali,> Skype è l'unico VoIP che funziona, il che spiega> anche perchè con 68 milioni di utenti si sta> affermando come standard "de-facto".Anonimodomanda:se l'ENUM è un DNS l'IP è static
Se l'Enum come spiegano da VOIPex è un registro di DNS, dove un bel server DNS ENUM associa ciascun ENUM ad un IP, questo IP deve essere statico. Giusto?Se è statico quindi si eliminano i problemi di "nommadismo" dell'utenza di cui aveva paura landolfi?AnonimoRe: domanda:se l'ENUM è un DNS l'IP è st
- Scritto da: Anonimo> Se l'Enum come spiegano da VOIPex è un registro> di DNS, dove un bel server DNS ENUM associa> ciascun ENUM ad un IP, questo IP deve essere> statico. Giusto?> Se è statico quindi si eliminano i problemi di> "nommadismo" dell'utenza di cui aveva paura> landolfi? ENUM associa un numero del sistema internazionale di numerazione ad una serie di servizi, Ex.: se cerchi +390121845678 ti rispondera con un elenco di recapiti:VOIP (tizio@voipprovider.it) , EMAIL (tizio@emailprovider.it , JABBER (tizio@improvider.it)... etc etcE' simile al dns ma non e' cosi' strettamente legatoAlphaCRe: domanda:se l'ENUM è un DNS l'IP è st
ma non è un IP?AnonimoIo ho paura della democrazia
...perché democrazia significa, anche, possibile accesso anche a imprenditori improvvisati, ad imbonitori, a persone che di Tlc non ne capiscono nulla ma sono dei semplici smanettoni.Insomma vi ricordate i primi provider degli inizi d'internet: i più giopvani non sanno nemmeno di cosa parlo, ma i più anziani, come me, se li ricordano eccome: sorgevano provider come funghi e con altrettanta facilità fallivano.Beh! non vorrei che Enum desse la possibilità a questo sottobosco di ritornare perché sarebbe ritornare al buio. Io preferisco - se questo è il futuro - rimanere con l'incumbent Telecom, che però investe enormi risorse nella ricerca e nella manutenzione di una rete che funziona 360 giorni su 365, con Wind che fa della pubblicità ingannevole ma assicura un servizio efficiente, con Tiscali che è diventata una realtà pur essendo partita quasi da zero (è l'eccezione che conferma la regola).marcelRe: Io ho paura della democrazia
Bravo, tietti la Telecom del tuo amico Tronchettiello!Fatti spennare da quegli incapaci che Internet non sapevano nemmeno cosa fosse fino a 8 anni fa!Io resto con la mia bella adsl mclink e se un giorno vuoi vedere come è fatta una banda larga vera invece delle minchiate pubblicizzate da veline e calciatori, passa a trovarmi.AnonimoRe: Io ho paura della democrazia
- Scritto da: marcel> ...perché democrazia significa, anche, possibile> accesso anche a imprenditori improvvisati, ad> imbonitori, a persone che di Tlc non ne capiscono> nulla ma sono dei semplici smanettoni.Questa gente direi che c'è sempre, democrazia o no...xander2kRe: Io ho paura della democrazia
- Scritto da: marcel> ...perché democrazia significa, anche, possibile> accesso anche a imprenditori improvvisati, ad> imbonitori, a persone che di Tlc non ne capiscono> nulla ma sono dei semplici smanettoni.Certo che sei una cima ... e allora che ci fai ancora in Europa! Vai in Asia che alcuni regimi ancora esistono.> Insomma vi ricordate i primi provider degli inizi> d'internet: i più giopvani non sanno nemmeno di> cosa parlo, ma i più anziani, come me, se li> ricordano eccome: sorgevano provider come funghi> e con altrettanta facilità fallivano.Sarai anche anziano, come tu dici, ma dalla vita proprio non hai imparato e campito nulla se non e solo trollare.Gli allora ISP erano dei pionieri che a sua volta sono stati anche tartassati e strumentalizzati da un sistema politico che, come sempre, predicava bene (liberalizzazioni nelle TLC) ma razzolava male prediligendo sempre e comunque sempre la stessa e unica societa' tenuta in considerazione dai politici. Sveglia!> Beh! non vorrei che Enum desse la possibilità a> questo sottobosco di ritornare perché sarebbe> ritornare al buio. Il buio semmai lo crea gente del tuo pari che pieni di s'e' non fanno altro che predicare ignoranza.>Io preferisco - se questo è il> futuro - rimanere con l'incumbent Telecom, che> però investe enormi risorse nella ricerca e nella> manutenzione di una rete che funziona 360 giorni> su 365, Questo dimostra non solo la tua ignoranza del mercato ma quanto stai trollando.> con Wind che fa della pubblicità> ingannevole ma assicura un servizio efficiente,> con Tiscali che è diventata una realtà pur> essendo partita quasi da zero (è l'eccezione che> conferma la regola).Sei veramente misero e piccolo. Auguri.AnonimoServizio Universale
Chi ha fatto l'articolo sa cosa significa servizio universale?Leggendolo mi sembra di no. Il concetto di servizio universale è un concetto squisitamente politico, non è un concetto tecnico.Cito dal codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs 1 agosto 2003, n. 259)"un insieme minimo di servizi di una qualità determinata, accessibili a tutti gli utenti a prescindere dalla loro ubicazione geografica e, tenuto conto delle condizioni nazionali specifiche, offerti ad un prezzo accessibile"Quindi il servizio è universale perchè è accessibile e disponibile a tutti, non perchè è interoperabile.Da voi non me lo sarei aspettato...gimuzRe: Servizio Universale
Secondo la regolamentazione è quello che dici il servizio universale, ma com'è chiaro leggendo l'articolo, non è quello il significato di "servizio universale" di cui stiamo parlando qui. E' universale non perché dev'essere disponibile ovunque m perché è aperto a 360 gradi. Non c'è equivoco a meno che non ci si limiti a leggere il titoloAlexguattariOK , ma le porte ?
Non ho capito bene come si distinguerebbe un servizio da un altro tipo , server WEB e VOIP, le porte continuano ad esistere ?pacionetRe: OK , ma le porte ?
se, come ho capito, funziona come un DNS i servizi e le porte associate non dovrebbero cambiare, solo si sa chi è online, in quale ip si trova e quali dei servizi interessati ha attiviMRTRe: OK , ma le porte ?
Documentazione per riferimenti e FAQhttp://www.ietf.org/rfc/rfc2916.txthttp://www.enum.org/information/faq.cfmIn pratica è stato registrato un particolare root domain (e164.arpa.), quando si scrive un numero enum, il client compatibile fa una query del numero a questo particolare dominio, usando il numero di telefono come se fosse una serie di hostnameEs: 12345 è in realtà un nome di dominio 1.2.3.4.5il servizio DNS fa più o meno il restolocalhostRe: OK , ma le porte ?
- Scritto da: localhost> Documentazione per riferimenti e FAQ> > http://www.ietf.org/rfc/rfc2916.txt> > http://www.enum.org/information/faq.cfm> > In pratica è stato registrato un particolare root> domain (e164.arpa.), quando si scrive un numero> enum, il client compatibile fa una query del> numero a questo particolare dominio, usando il> numero di telefono come se fosse una serie di> hostname> > Es: 12345 è in realtà un nome di dominio 1.2.3.4.5> > il servizio DNS fa più o meno il resto> Se le porte vengono filtrate come fa libero, sentirete solo lamentele e scoreggi :PAnonimoChe bello ragazzi...
Cosi' potranno spammarvi su tutti i servizi.Gia' adesso cominciano a fare pubblicita' telefonica utilizzando un registratore che chiama numeri telefonici in sequenza e fa ascoltare la pubblicita' all'utente di turno.Pensate poi con un computer e numeri di vari "servizi" a disposizione pensate che manna per gli spammoni. :@AnonimoSarà anche gratis ma poi...
Ho provato ad andare sul sito e164.org, ho scelto di creare da solo un account per avere un numero telefonico per VOIP, selezionendo sulla voce "create yourself an E164.org account and register your phone number!", ma quando ho premuto il pulsante "Add me" mi viene evidenziata la seguente scritta: "Due to the potential for our service to be abused we require that you must use the Email address given to you by your ISP, 'free' email services such as hotmail.com are currently banned.".Tradotta significa che non posso inserire e-mail fittizie come quelle che hanno estensione hotmail.com.Bene la mia e-mail ha estensione "tiscali.it" perché non la prende? Volete sapere un paradosso? ho inserito le stesse informazioni con l'estensione @pesce.it e l'ha presa?!?!?!?Mi chiedo a chi devo segnalare la cosa? e potrei avere una risposta da qualcuno per questo paradosso?Attendo notizie anche da punto informatico direttamente, sarebbero più che gradite.Un saluto a tutti ed auguri per le imminenti festività.AnonimoRe: Sarà anche gratis ma poi...
semplicemente, quel sistema di filtraggio vede quale indirizzo inserisci, quindi devi avere un indirizzo email diciamo preso da un sito non molto popolare, ad esempio io registro un account con ginopino@freelabs.it e lui me l'accetta, in quanto www.freelabs.it dà email gratuite, ma non è un sito che dà SOLO email. Quest oper evitare registrazioni inutili.AnonimoUna pacchia per la privacy...
Che bello l'Enum!Così un bastardo che sta perseguitando una persona (stalking), basta che trova il suo numero telefonico e quello vale per tutto...Dopo può perseguitarlo/perseguitarla:1) sul il telefono di casa2) sul telefonino3) per E-mail4) anche col Fax5) Skype... E oltre l'infinito6) Nuove tecnologie di messaging ancora da venire...Sapete che vi dico?ENUM? No, grazie.Preferisco continuare a tenerrmi 3 o 4 fra numeri telefonici, indirizzi e-mail e pastrocchiate varie, perdermeli magari, e darli agli amici in ordine sparso, secondo la simpatia che provo per ciascuno, così se mi devo cambiare un solo numero, singolarmente per motivi miei, o di privacy, o perché voglio roba nuova senza rinunciare ai vecchi collegamenti, posso farlo in libertà.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 2 dic 2005Ti potrebbe interessare