Londra – Al parlamento britannico è arrivato un testo di legge fatto a pezzi e mancante di quelle norme che nei mesi scorsi avevano scatenato violentissime polemiche da parte dei gruppi pro-diritti civili. Dalla legge sull’E-commerce, infatti, sono state tolte tutte le misure che avrebbero consentito ai cybercops inglesi di entrare nella posta elettronica e nei file di chiunque.
Ma la prima bozza della legge era stata contestata, anche perché imponeva a chiunque di fornire le proprie chiavi di crittazione quando richiesto dalle autorità. In caso di rifiuto la legge prevedeva una condanna automatica e addirittura il carcere. Oppure, come aveva affermato uno degli esponenti del movimento per i diritti civili, “si sarebbe mandato in carcere chi si fosse dimenticato un PIN”.
Il testo arrivato in Parlamento è stato ampiamente rivisto e quelle norme sono state demandate ad una ipotesi legislativa che non potrà procedere senza un vasto consenso. Poiché la revisione è stata voluta dal governo, inoltre, un passaggio di queste norme ad altra legge appare quantomai improbabile. Per il momento.