E' morto Amos E. Joel Jr, padre della telefonia mobile

E' morto Amos E. Joel Jr, padre della telefonia mobile

A lui sono attribuite numerose invenzioni: la più importante, quella che ha permesso di utilizzare il telefonino anche in movimento
A lui sono attribuite numerose invenzioni: la più importante, quella che ha permesso di utilizzare il telefonino anche in movimento

Si è spento all’età di 90 anni Amos Edward Joel Jr , uno dei pionieri del telefonino. A confermarlo è stata sua figlia Stephanie. Nato nel 1918 a Philadelphia, Joel ha passato parte della sua vita a New York, dimostrando sin da piccolo di subire il fascino della tecnologia, in particolare quella applicata alle comunicazioni.

“Da ragazzino, ha cablato un intero sistema di comunicazione per sé e per i propri amici, usando vecchi telefoni trovati in appartamenti disabitati” racconta Stephanie. “Tutto ciò per costruire un rudimentale centralino i cui interruttori erano dei semplici coltelli, finendo poi per essere scoperto da un operaio della manutenzione”.

Degli oltre 70 brevetti ottenuti, quello per cui Joel verrà ricordato è sicuramente il numero 3,663,762 , grazie al quale è stato possibile usare il telefono cellulare in movimento: il sistema ideato da Joel è stato il primo in grado di mantenere una connessione stabile della chiamata nonostante il continuo cambiamento della cella cui il terminale è agganciato.

Laureato al Massachusetts Institute of Technology ( MIT ), Joel ha trascorso ben 43 anni di carriera in Bell Labs , laboratorio di ricerca e sviluppo noto a molti per aver scoperto alcune delle pietre miliari della tecnologia, quali la radio astronomia, il transistor, il laser, il sistema operativo UNIX, nonché i linguaggi di programmazione C e C++.

Numerosi i riconoscimenti attribuiti a Joel, tra cui il Kyoto Prize ricevuto nell’89 e la National Medal of tecnology , risalente al ’93. Ma non solo: a Joel è stato anche attribuito il premio di inventore dell’anno da parte dell’ Institute of Electrical and Electronics Engineers ( IEEE ), ottenendo la Medal of Honor, massima onorificenza concessa dal prestigioso istituto internazionale.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il 29 ott 2008
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