E' morto il papà di Fortran

E' morto il papà di Fortran

La rete piange la scomparsa di uno sviluppatore IBM che ha dato molto alla storia dell'informatica, realizzando quello che viene considerato il primo linguaggio di programmazione ad imporsi a livello internazionale
La rete piange la scomparsa di uno sviluppatore IBM che ha dato molto alla storia dell'informatica, realizzando quello che viene considerato il primo linguaggio di programmazione ad imporsi a livello internazionale

John W. Backus si è spento sabato scorso a 82 anni. L’annuncio della morte da parte della famiglia sta facendo rapidamente il giro della rete. Non sorprende, vista l’importanza capitale del suo lavoro come sviluppatore e team leader in IBM. Il suo traguardo più noto risale al 1957, quando il suo team diede vita a Fortran , celebrato come il primo linguaggio di programmazione che, per le sue caratteristiche innovative, si è imposto all’attenzione dei developer in tutto il Mondo.

Fortran, abbreviazione di Formula Translator , come si ricorda su molti blog, non è un linguaggio scomparso nella memoria dei programmatori, sono molti coloro che ancora lo utilizzano. “Quando guardi le previsioni del tempo su un giornale – scrive qualcuno – o vedi una previsione del tempo, è possibile che tu stia guardando i risultati di simulazioni complesse sviluppate da computer che utilizzano versioni moderne del linguaggio originale realizzato da Backus”.

Il grande informatico “Fortran – si legge sul ricordo di Backus pubblicato dal NYTimes – era molto efficiente, capace di far girare programmi alla stessa velocità di quelli realizzati a mano dagli sviluppatori dell’epoca. Un traguardo considerato impossibile in precedenza. Raggiunto grazie al design straordinario del compilatore Fortran”.

In una pagina dedicata IBM racconta i successi di Backus, parlando di Fortran come del “papà dei sistemi di programmazione”. Premiato in più occasioni per il suo lavoro dell’epoca e per gli sviluppi successivi.

Negli ultimi tempi Backus lavorava su nuovi concetti della programmazione. “I linguaggi di programmazione tradizionali, incluso Fortran, – aveva recentemente dichiarato – sono linguaggi poco abili nel dire ai computer cosa fare, e questo perché con essi non si può dir molto. Il tipo di linguaggi che ora sto studiando sono del tutto diversi. È tutto molto entusiasmante per me, perché mi ricorda com’era nei primi giorni all’epoca di Fortran. È cioè un campo del tutto nuovo, con tutta una nuova specie di domande a cui rispondere”.

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Pubblicato il 22 mar 2007
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