Ecco cosa dicono i neonati

Ecco cosa dicono i neonati

Ricercatori giapponesi si dicono sicuri che il nuovo dispositivo sappia tradurre la comunicazione infantile. Pianti, strilli e sorrisi insoliti - dicono - non avranno più segreti
Ricercatori giapponesi si dicono sicuri che il nuovo dispositivo sappia tradurre la comunicazione infantile. Pianti, strilli e sorrisi insoliti - dicono - non avranno più segreti


Tokyo – La vita moderna non lascia tempo libero. Vale sopratutto per chi deve svolgere il mestiere più delicato e spesso assai faticoso: il genitore . Dopo il traduttore per gatti e per cani , sviluppati dall’azienda giapponese Takara, l’industria high-tech nipponica è nuovamente pronta a stupire.

Un team di ricercatori dell’Università di Nagasaki, diretti dal prof. Kazuyuki Shinohara, sta lavorando su un dispositivo per tradurre il variegato linguaggio non verbale dei neonati. “Stiamo tentando di interpretarne le emozioni e le sensazioni grazie ad un apposito gadget”, ha dichiarato Shinohara in una intervista ad AFP . “Utilizzando schemi interpretativi, saremo in grado di leggere le espressioni facciali e lo sguardo dei bebè”.

Il dispositivo verrà commercializzato entro l’anno prossimo ed è pensato ufficialmente “per applicazioni domestiche e professionali”. Avrà un costo attorno ai 75 euro. I genitori impacciati, fin qui costretti a traballanti ipotesi per cercare di cogliere il senso di un pianto, potranno così contare sul sostegno di un aiutante elettronico . Ma funzionerà? Molti esperti sono scettici sulle potenzialità dell’apparecchio: psicologi infantili ed esperti di pedagogia hanno immediatamente stroncato il babytraduttore , che non può in alcun modo “sostituire i sensi dei genitori”.

Tuttavia Shinohara è convinto che in Giappone il prodotto sarà una manna dal cielo per le giovani famiglie: “Molte neomamme si trovano smarrite di fronte a bebè che piangono e strillano: i mariti tornano a casa tardi e devono affrontare da sole la nuova esperienza”. In questi casi, il traduttore potrà supplire alle incapacità dei genitori, diventando un vero aiutante elettronico.

Secondo gli sviluppatori, l’apparecchio potrà essere utilizzato anche dai pediatri per capire meglio i sintomi precoci di condizioni come autismo e mutismo. Ma molte famiglie sono convinte che questo traduttore sarà semplicemente un simpatico giocattolino con cui divertirsi in famiglia. Per saperlo bisognerà sborsare i 75 euro del suo prezzo…

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 10 mag 2005
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