La chiamano l??ultima stagione del PC?. Quel complicatissimo e polveroso aggeggio che ognuno di noi tiene sopra o sotto la scrivania e che sbuffa, pigola, ruggisce, gracchia o d?improvviso zittisce; quell?aborto di tecnologia che alle volte assume le sembianze di un mini-grattacielo e tua figlia ci vorrebbe giocare a mo? di casa della Barbie; quell?imbarazzante scatola grigia che tua moglie ogni tanto prende a calci per affilarsi i tacchi? sparirà. Puff! Il PC non c?è più. Una mattina ti alzerai e ritroverai al suo posto un?elegante elettrodomestico che non arrugginirà, non avrà complicati cavi da attaccare con l?aiuto di una torcia elettrica, non emetterà nessun rumore sgradevole, profumerà di nuovo e sarà il punto di riferimento di tutta la famiglia. E del resto se la Playstation 2 contenesse un word processor, un?organizer ed un foglio di calcolo, in quanti avrebbero ancora bisogno di un PC a casa? Forse non poi molti. Trasformare i PC e i Mac in scatolotti aggraziati e multicolore è stata un?idea, ma di sicuro il futuro vedrà entrare nelle case set top-box molto più simili alle attuali console da gioco, spesso senza tastiera né dischi, ed in grado di scaricare OS e software applicativi direttamente dalla Rete. Oracle, con il suo Network Computer, ci aveva visto giusto oltre 5 anni or sono, ma per quei tempi l?idea fu troppo azzardata: in fondo Intel e Microsoft non erano ancora pronte ad un salto del genere e pensare di scalfire il loro duopolio con un?architettura proprietaria era un?idea semplicemente folle. Oggi, forse, lo è di meno: riprendendo l?esempio di Sony, non è difficile pensare ad una Playstation 4 o 5 in grado di far girare, sulla sua architettura proprietaria, applicativi di ogni genere, magari open source, dunque compatibili con decine di altre piattaforme. E non è neppure difficile pensare a come Microsoft, con la sua Xbox, abbia in fin dei conti previsto tutto questo. Il mercato dei videogiochi è di certo appetibile per il big di Redmond, ma è questo il suo vero obiettivo? O la morte del PC così come lo conosciamo, almeno per quel che riguarda il mercato consumer, è davvero alle porte?
Una curiosità: l?home computing nacque col Basic, lo stesso linguaggio che oggi Sony ha messo sul CD della PS2. Che sia un auspicio?
Alessandro Del Rosso